Roger Corman da regista e sceneggiatore ha realizzato una lunga serie di film in cui la modalità a basso costo si coniugava in maniera inedita con principi di qualità e popolarità, riuscendo a reinventare grazie al suo sguardo d’autore, il grande universo del cinema di genere, dall’horror alla fantascienza, fino allo splatter. Basti ricordare la serie di grandi film tratta dai racconti di Edgar Allan Poe o il capolavoro La piccola bottega degli orrori (1960), girato in due giorni e una notte ma destinato a lunga vita. Epopee che hanno lanciato sullo schermo attori come Jack Nicholson, Charles Bronson, Robert De Niro, Sylvester Stallone e Sandra Bullock e, trasformato in icone, Vincent Price, Peter Lorre e Boris Karloff. Grazie alla sua capacità di pensare a un cinema fuori dalle regole viene definito "The Pope of Pop Cinema”, un riferimento per tutta una generazione di cineasti per il suo spirito inventivo e ribelle, oltre che per la sua abilità in qualità di produttore nello scoprire giovani talenti: grazie al suo fiuto sono ad esempio emersi registi come Francis Ford Coppola, Ron Howard, Martin Scorsese, Jonathan Demme e James Cameron.

Sarà proprio questa capacità di pensare a un cinema fuori dai canoni consolidati il fil rouge della “Filmmakers Academy” di quest’anno che, arrivata alla sua quarta edizione, ha ricevuto oltre 290 candidature. Tra i quindici partecipanti selezionati vi saranno anche quest’anno talenti già affermati come Leonor Teles, vincitrice dell’Orso d’oro per il miglior cortometraggio alla Berlinale e giovani promesse che giungono da realtà emergenti come due giovani registe provenienti dall’Etiopia e dal Madagascar; una forte presenza femminile, specchio dell’attuale e importante cambiamento sociale. Tra i partecipanti alla “Filmmakers Academy” che negli anni sono riusciti a distinguersi nel mondo cinematografico: il regista portoghese Marcelo Martinessi e il turco Serhat Karaaslan selezionati per la Résidence Cinéfondation del festival di Cannes, così come la regista keniota Amirah Tajdin e la taiwanese Rina Tsou in concorso al festival di Cannes con i loro cortometraggi. 

Carlo Chatrian, Direttore artistico: Roger Corman è un nome che da solo evoca un modo di intendere e di fare cinema, espressione di libertà e di indipendenza. Le sue produzioni e i suoi film sono un modello produttivo, economico e artistico che ancora oggi ha molto da raccontare. Oltre al piacere personale di accogliere una delle persone che maggiormente hanno influito su una grande stagione di cinema e di mostrare due suoi film poco visti, mi rende orgoglioso il fatto che Corman abbia voluto legare la sua venuta all’incontro con i giovani cineasti della “Filmmakers Academy”, un progetto che è cresciuto enormemente e che bene rappresenta lo spirito del Festival di Locarno

La “Filmmakers Academy” è parte della Locarno Summer Academy, progetto di formazione del Festival del film Locarno rivolto a giovani registi, professionisti, studenti e critici cinematografici, creata nel 2010 con l’intento di aiutare a sviluppare le capacità di talenti emergenti.

L’omaggio che Locarno dedica a Roger Corman sarà accompagnato dalla proiezione di The Intruder (1962) e Masque of the Red Death (1964) e da una Masterclass aperta a tutto il pubblico del Festival.