La cittadina di Rose Creek corre un grave pericolo da quando Bartholomew Bogue, un magnate senza scrupoli, ha messo gli occhi sull’oro della miniera poco distante dal paese. Pur di far sloggiare in fretta i contadini che invece vogliono rimanere nella loro terra, non manca di usare pistoleri, sceriffi corrotti e di uccidere a sangue freddo chi si oppone a lui anche solo a parole. Emma Cullen, che si è vista uccidere dagli uomini di Bogue il marito sotto gli occhi, è decisa a tutto pur di avere giustizia e per questo assolda Sam Chisolm, una sorta di cacciatore di taglie che decide di aiutarla, reclutando per l’impresa altri sei pistoleri tra i peggio assortiti che il west abbia mai visto.

Denzel Washington e Chris Pratt in I Magnifici 7
Denzel Washington e Chris Pratt in I Magnifici 7

Solo in teoria remake del film del 1960 di John Sturges, questa nuova versione de I magnifici sette ha poco a che vedere con l’originale se non nel plot. Difficile persino dire che si tratti di un vero e proprio western se pure l’ambientazione è quella americana di quell’epoca storica, perché risulta più un taglia e cuci di elementi provenienti da tutti i generi. Denzel Washington a capo del gruppo è fotocopiato dal Django di Quentin Tarantino, alcune scene d’azione arrivano direttamente da Il Signore degli Anelli, e la scelta dei sette protagonisti tra cui, oltre ad un uomo di colore, si aggiungono un pellerossa e un orientale, fa sembrare il cast quello della plancia dell’Enterprise.

I magnifici 7
I magnifici 7

Antoine Fuqua dimostra che il cinema moderno difficilmente riesce ad avere lo sguardo e lo stile propri del western classico, rientrando oggi in quel macro genere che sono i film d’avventura. L’epicità è stata sostituita dall’esoticità e qualsiasi pistolettata, che si svolga su di un pianeta lontano lontano o nell’America ottocentesca, ha una messa in scena praticamente identica.

Per questo I magnifici sette del 2016 è senz’altro un buon film retto da un ottimo cast (oltre a Denzel Washington ci sono Chris Pratt, Ethan Hawke, Vincent D'Onofrio, Lee Byung-Hun), da una buona colonna sonora e da eccellenti scene d’azione, ma che lascia ad altri la questione su come affrontare oggi un mito del passato.