Qual è l'aspettativa di un appassionato di storie a una mostra d'arte?

Da un punto di vista emozionale, l'unico approccio che in tutta franchezza ho nei confronti delle arti figurative, sono convinto che anche un quadro sia una narrazione.

Se era vero in periodi storici in cui la diffusione della lettura non era quella odierna, quando non esisteva un consumo di massa di narrazioni, può rimanere vero ancora oggi?

A mia modesta opinione se c'è un artista che possa raccontare qualcosa è proprio M.C. Escher, che in molti suoi lavori è un autentico creatore di universi.

La mostra che rimarrà aperta a Palazzo Reale di Milano fino al 22 gennaio 2017, realizzata da Escher Foundation e Arthemisia Group, si propone come la prima a Milano dedicata a questo artista.

La mostra, lo spiega Domenico Piraina, direttore del Palazzo Reale, vuole essere una retrospettiva pressocché completa,  per consentire ai visitatori di "seguire, passo dopo passo, tutta la produzione estetica escheriana.

Il percorso quindi, in ordine cronologico, parte dagli anni della formazione, nella quale le permanenza in Italia tanta parte hanno avuto, passando per il momento centrale della visita all'Alhambra di Granada, gli studi sulle piastrellature, la monumentale Metaformosi, e la scoperta delle geometrie paradossali.

Il corredo testuale, l'audioguida della mostra, non indaga a fondo sugli aspetti matematici, neanche in forma divulgativa, mentre tanta parte dedica alla biografia, alle peculiarità della tecnica con le quale Escher realizzava le incisioni su legno che servivano per le sue xilografie.

Sul catalogo un articolo del matematico Piergiorgio Odifreddi colma in parte questa lacuna.

Interattività

Molta dell'esperienza di visione è legata alla possibilità di giocare con le opere di Escher, con un effetto immersivo estraniante. 

Non solo tutte le opere più famose, ma anche costrutti fisici ispirati al mondo escheriano, come le sculture di Luca Patella, e altro ancora, tutti da scoprire.

Uno dei pochi a nell'approfondimento matematico è la dimostrazione interattiva, del completamento matematico di Galleria di Stampe, nella quale è possibile immergersi. Una dimostrazione interattiva del lavoro dei due matematici di Dresda H. Lenstra e B. de Smit, che scoprirono che le superfici inventate da Escher erano superifici con un loro rigore formale, sia pur incomplete, delle mappe che, seppure deformate, mantengono inalterati i loro angoli.

Escher e le storie

Una stanza dalla quale non riuscivo senz'altro a uscire è quella delle narrazioni direttamente ispirate ai surreali mondi escheriani.

Copertine di libri narrativi e scientifici, di fumetti come Mickey Mouse e Martin Mystére, spezzoni di film, come il finale di Labyrinth, copertine di dischi. A dimostrazione di quanto seminale sia stato Escher per l'immaginario visivo. 

Sono convinto che solo per motivi cronologici, ossia perché il film Doctor Strange non era ancora uscito al momento della inaugurazione della mostra, che sequenze dell'ultimo film Marvel non siano in questa stanza.

Le parole, con artisti di così grande forza visiva, sono riduttive. Se siete a Milano o dovete passare di lì entro il 22 gennaio 2017, il consiglio è di non perdere questa mostra.