Il 21 Aprile 2017 a Milano, in occasione della fiera Tempo di Libri, si è tenuto un incontro sul tema dell’arte fantasy italiana, dal titolo L’Arte Fantasy italiana: lo stato dell’arte. Copertine, illustrazione editoriale, creazione di mondi. Ha condotto Emanuele Vietina, direttore di Lucca Comics & Games, insieme a Cosimo Lorenzo Pancini, e come ospiti di eccezione erano presenti Paolo Barbieri e Angelo Montanini.

Si è parlato del ruolo dell’Italia nel panorama mondiale dell’illustrazione, ponendo l’accento sul fatto che ancora manca la coscienza di questo settore da parte del grande pubblico, nonostante l’evoluzione degli ultimi anni.

Il film Il Signore degli Anelli è stato un po’ uno spartiacque, ha fatto vedere il fantasy al grande pubblico, ha affermato Paolo Barbieri. Poi c’è stato lo scoppio si saghe come Harry Potter  finalmente al fantasy è stata data la sua importanza.

Sullo sfondo degli schermi della sala sono state fatte scorrere immagini e opere dei disegnatori, alcune delle quali parte del Calendario 2016 de Il Signore degli Anelli curato da Angelo Montanini, che ci ha raccontato la sua esperienza dal suo prima calendario sul tema, del 1999-2000, fino a oggi.

Paolo Barbieri, Emanuele Vietina, Angelo Montanini e Cosimo Lorenzo Pancini
Paolo Barbieri, Emanuele Vietina, Angelo Montanini e Cosimo Lorenzo Pancini

Sono considerato il capostipite dell’illustrazione tolkeniana, mentre Paolo di quella fantasy in genere, ha raccontato Montanini. Mi sono accostato al mondo dell’editoria nel 1996, realizzando illustrazioni per il gioco di carte Middle-earth – The wizards. Da qui ho cominciato la mia carriera di illustratore fantasy. Il calendario 1999-2000 nasceva dalla volontà dell’Associazione Tolkeniana Italiana di portare tali esperienze in Italia. Dopo l’uscita del film, però, mi dissi che non avrei più disegnato personaggi de Il Signore degli Anelli, perché ormai Aragorn è Viggo Mortensen, e così gli altri personaggi. Poi però Paolo mi disse: “perché anche in questo settore noi italiani non possiamo dire la nostra?”. E così, con il contributo di Lucca Comics & Games e con l’aiuto di sei colleghi, ho deciso di provare con il nuovo calendario 2016, ma con un nostro stile, senza copiare il film. Ognuno di noi ha usato il suo stile personale, e al di là del successo del calendario, questa è stata una grande esperienza.

Lucca Comics & Games in questi anni ha provato a portare i grandi dell’illustrazione internazionale in Italia, e allo stesso tempo di fare in Italia qualcosa con un respiro internazionale.

Io ho vissuto l’avvento del fantasy da nerd sfigato, ha detto Pancini, mentre ora il fantasy ha conquistato i fumetti, il cinema e anche il videogioco. Lucca vuole difendere e promuovere gli autori, farli conoscere al pubblico, mostrare il loro lavoro. Disegnare è un atto magico che noi abbiamo sempre rispettato. Da anni a Lucca mostriamo gli illustratori fantasy al lavoro. In pochi giorni gli autori creano opere che poi vengono vendute e il ricavato devoluto a scopi benefici. Basti pensare al nostro progetto OverLuk.

Anche a Tempo di Libri infatti Lucca Comics & Games ha allestito un piccolo corner di pittura dal vivo con Montanini, i visitatori possono vederlo all’opera.

Ma in un mondo in cui il fantasy guadagna importanza, qual è il ruolo dell’illustratore?

Ho sempre pensato che il momento più bello, al termine dell’opera, sia il confronto con gli altri autori, dice Barbieri. Nel padiglione Games questo è possibile, e sono contento che Michael Whelan venga a Lucca quest’anno. Secondo me gli autori italiani non sono inferiori a quelli statunitensi, è un problema di “risonanza”.

Le convention in questo incontro-confronto svolgono un ruolo chiave, sono un po’ le moderne agorà dove vengono costruiti i ponti per le collaborazioni.

Angelo Montanini ha raccontato la sua esperienza di collaborazione con gli altri autori per creare il calendario de Il Signore degli Anelli 2016. È stata una cavalcata meravigliosa, ha affermato. Riguardo ai cambiamenti degli ultimi anni, poi, io li ho vissuti. A Lucca Comics & Games venti anni fa c’erano i nerd sfigati, ora la cosa si è rovesciata. Vogliamo creare uno spazio per i sognatori di oggi, questi nerd che non sono più sfigati.

Parlando dei nuovi orizzonti dell’arte fantasy, si è posto l’accento sulla presenza femminile, il numero delle illustratrici sta aumentando.

Riassumendo, le nuove frontiere guardano alla contaminazione dei generi e a trovare nuovi media, all’interesse a portare queste performance artistiche in ambiti diversi. Lucca, afferma Emanuele Vietina, nel suo piccolo continuerà a dare agli illustratori spazi come ha fatto e sta facendo a Tempo di Libri. I nostri eroi sono il nostro pubblico, che ogni volta che viene a Lucca torna a casa un po’ cambiato.

Intervista esclusiva: due parole per Fantasy Magazine con Angelo Montanini e Paolo Barbieri

Montanini ha già parlato estesamente durante l’incontro e durante il breve colloquio ha ribadito l’importanza della contaminazione tra generi.

Può farci qualche esempio concreto?

Insegno fashion design, ha spiegato Montanini. Ho notato che ci sono importanti associazioni tra il mondo della moda e il mondo del fantasy, basti pensare al recente videogioco Final Fantasy XV, dove c’è una scena in cui Lunafreya indossa un abito da sposa. E comunque molti dei costumi dei moderni videogiochi sono curati dal punto di vista della moda, e al contrario alcune collezioni attuali sono influenzati da elementi fantasy. Pensiamo poi al genere steampunk, che si basa su un’attenta ricostruzioni di abiti caratteristici. A volte, durante le sfilate di moda, mi sembra di vedere molti cosplayers.

Quali sono i suoi progetti futuri?

Beh, non posso sbilanciarmi troppo, è ancora un progetto non ufficiale. Vi anticipo però che mi sto occupando delle illustrazioni per un gioco di ruolo che fa parte dell’universo di Savage World.

Riguardo i progetti di Paolo Barbieri, l’illustratore li condivide tutti sui suoi canali social, Paolo Barbieri Art e su facebook.

Tra le sue opere, a quali si sente più legato? Quali sono i temi che vuole esplorare?

Sono in continua evoluzione, dice Barbieri, così il mio stimolo è continuo. Essere curiosi è una cosa fondamentale. Quando prendo in mano il libro appena pubblicato, mi sembra già vecchio e guardo avanti. Con i miei lavori vorrei far capire che il fantasy non è la piccola cerchia della letteratura di genere, ma è un universo più vasto, che comprende anche le antiche mitologie, come quella greca, il mondo dantesco e  molto altro. Cerco di divertirmi, illustrando con il mio stile quelle storie, e il fatto che il fantasy non è solo uno scaffale nelle biblioteca.