"Ogni qualvolta si vara un nuovo giornale, le aspettative come le incertezze la fanno da padroni. Sono tante le incognite, perché in fin dei conti nessun direttore artistico o editore sa realmente cosa il lettore desidera." Così inizia l'introduzione di Dario Maria Gulli, curatore della nuova antologia di fumetti Strike, edita da Star Comics.

Il primo numero di questo mensile, in edicola da marzo, propone una vasta gamma di storie, il cui genere varia dal thriller alla fantascienza, dal noir al fantasy; autori famosi condividono lo spazio con nuove promesse, in una sorta di luogo di ritrovo per appassionati del fumetto. Ben dieci i diversi fumetti che appaiono su questo numero 1 di Strike: alcuni sono primi episodi di serie che si svilupperanno nel corso delle uscite, altre storie invece sono brevi e autoconclusive.Per quanto riguarda i generi a noi più vicini citiamo, nel primo numero, Il Predatore Naturale, di Luigi Cavenago, breve storia di una caccia molto particolare; Entangled, di Ade Capone, mostra come a volte ci possono essere collegamenti stretti tra cose o persone separate da infinite distanze; Maledizione Divina, di Napoli, Dicierbi e Frattini, ci mostra le conseguenze di una bramosia eccessiva. L'episodio che chiude il volume è della serie Jonathan Steele, di Federico Memola e Marco Checchetto, che ci trasporta nel plausibile futuro di un'ambientazione fantasy, in cui gli umani convivono con gli elfi e la magia è un potere usato da tutti (compresa la polizia).

Questo primo numero è sicuramente una buona lettura e vale senza dubbio la spesa di 2,50 euro. Molte le storie, anche non fantasy o fantascienza, da leggere e ammirare. Come disse Tolkien a proposito del Signore degli Anelli, questo magazine ha un grosso difetto: è troppo corto.