Il miglior romanzo che abbia mai letto sulla cultura musicale pop nell’America degli anni Sessanta, ha affermato Stephen King parlando di Armageddon Rag di George R.R. Martin. Ai suoi elogi si sono aggiunti quelli di Timothy Leary, che parlando del “selvaggio, melodrammatico, mistico viaggio allucinatorio attraverso gli anni ’60 e ‘70” narrato in queste pagine ha concluso dicendo che si tratta di “un romanzo scritto in modo magnifico” che non riusciva a smettere di leggere. Non sono stati da meno il giallista Tony Hillerman, che ha affermato che la storia, “ricca di nostalgia” e fonte di infinite emozioni è “tesa, intensa, e corre come un fulmine”, il Washington Post, che dopo aver spiegato che l’opera è in grado di far “accapponare la pelle” ne ha parlato come di “un vivido e intenso viaggio nella memoria” e il Chicago Sun-Times, che ha definito il libro “coraggioso” elogiandone la capacità di tratteggiare una generazione cruciale nella cultura americana.

Quanto a premi, nel 1984 Armageddon Rag è arrivato terzo fra i romanzi fantasy al Locus, è stato finalista al World Fantasy Award e ha vinto il Balrog. Ma, nonostante ciò, non lo ha letto quasi nessuno, rischiando di diventare la pietra tombale della carriera di scrittore di Martin.

Lo stesso autore, interrogandosi su quell’insuccesso in un brano autobiografico contenuto in I canti del sogno, ha spiegato che “doveva essere il romanzo di successo che mi avrebbe trasformato in un autore da classifica. Andavo fiero di quel libro, e anche il mio agente e il mio editor ne erano entusiasti. La Poseidon mi aveva pagato un anticipo da capogiro per i diritti, e io mi ero subito precipitato a comprare una casa più grande.

The Armageddon Rag ricevette alcune ottime recensioni. Fui candidato al premio World Fantasy, per poi essere sconfitto dal superbo The Dragon Waiting di John M. Ford. Dopo di che il romanzo cadde nell’oblio. Aveva tutte le qualità di un grosso bestseller salvo una: non lo comprò nessuno. Lungi dal superare il risultato de Il battello del delirio, vendette poco in hardcover e pochissimo in tascabile. Le dimensioni effettive del disastro mi furono chiare solo nel 1985, quando Kirby cercò di vendere il mio quinto romanzo incompiuto, Black and White and Red All Over, scoprendo che né la Poseidon né nessun’altra casa editrice era disposta a fare un’offerta.”

Fra le pochissime persone che hanno letto e apprezzato The Armageddon Rag al momento della sua pubblicazione c’è Phil DeGuere, il creatore e produttore esecutivo della serie televisiva poliziesca Simon & Simon. Dopo aver provato invano a convincere vari studi cinematografici a realizzare un adattamento del romanzo, DeGuere ha fatto entrare Martin nel gruppo di sceneggiatori impegnati nella nuova edizione di Ai confini della realtà. The Armageddon Rag quindi segna la fine di una fase della carriera di Martin e l’inizio di una nuova. Per avere un nuovo romanzo dell’autore di Bayonne bisognerà aspettare oltre un decennio, con l’arrivo in libreria di A Game of Thrones.

In Italia il romanzo non ha avuto un destino migliore. I primi racconti hanno iniziato a essere tradotti nel 1977, il primo romanzo, La luce morente, pubblicato in inglese in quello stesso anno, è arrivato da noi nel 1979, Il pianeta dei venti, scritto insieme a Lisa Tuttle e pubblicato nel 1981, è stato tradotto nel 1983, mentre più lunga è stata l’attesa per Il battello del delirio, pubblicato in lingua originale nel 1982 e in italiano nel 1994. La prima edizione italiana di Armageddon Rag però è arrivata solo nel 2013, dopo le traduzioni di opere molto più recenti come Fuga impossibile (Hunter’s Run, 2007, scritto con Gardner Dozois e Daniel Abraham e arrivato in Italia l’anno successivo), di un libro per bambini come Il drago di ghiaccio (2007), di raccolte di racconti come Le torri di cenere (2007) e I re di sabbia (2008), dei primi due volumi della serie Wild Cards (2010) e di diversi graphic novel.

Probabilmente tradotto solo grazie allo straordinario successo della serie televisiva Il trono di spade, Armageddon Rag ha comunque venduto poco. La fama di Martin non si è trasmessa, o si è trasmessa solo in parte, alle altre sue opere, e i lettori hanno pressoché ignorato il romanzo. Non ha aiutato alla sua diffusione il fatto che la traduzione italiana sia stata fatta da Gargoyle, piccolo editore che per alcuni anni ha provato a proporre testi che in lingua originale hanno ottenuto riconoscimenti importanti senza riuscire mai a ottenere le vendite sperate.

La crisi dell’editore, che per oltre un anno ha cessato le pubblicazioni e che dopo alcuni cambiamenti interni ha faticosamente iniziato a cercare di ritagliarsi un nuovo spazio, anche se con ambizioni inferiori rispetto al passato, ha fatto sparire il romanzo dalle librerie, ma anche prima le vendite di Armageddon Rag erano probabilmente state inferiori rispetto a quelle di tutti gli altri libri firmati da Martin arrivati in libreria negli ultimi anni. Potrebbe aver influito in questo la difficoltà di incasellarlo in un unico genere, visto che al suo interno trovano spazio elementi propri di un thriller – in fondo la storia inizia con un omicidio – e paranormali, con largo spazio dedicato alla musica rock e alla cultura hippie. Una cultura che è fondamentale per la storia, ma che può aver tenuto lontani i lettori americani perché riporta a galla la guerra del Vietnam con i suoi aspetti più oscuri e quelli italiani, che potrebbero non essersi sentiti coinvolti in qualcosa che hanno percepito come lontano da loro.

Eppure, per quanto solo apparentemente possa essere lontano da noi, il libro è straordinario, e ha ancora molto da dire, come ho spiegato a suo tempo nella recensione.

Armageddon Rag

Armageddon Rag

Articolo di Martina Frammartino Lunedì, 1 aprile 2013

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Ora Mondadori, che sta gradualmente pubblicando l’intero catalogo di Martin acquisendo anche i diritti dei titoli già stampati da altri editori, ha appena riportato Armegeddon Rag in libreria. Per chi non lo conoscesse ancora è un’ottima occasione per scoprire una storia che attraverso la finzione illumina meglio la nostra realtà.

La sinossi

Anni Ottanta. I "figli dei fiori" sono ormai diventati grandi ma qualcosa del loro sogno di pace, amore e rock'n'roll resiste. Cosa, esattamente? Lo scoprirà Sandy Black, scrittore in blocco creativo ed ex giornalista underground, incaricato di scrivere un articolo sulla morte di Jamie Lynch, promoter musicale vittima di un omicidio misterioso e raccapricciante, probabilmente un sacrificio rituale. Tra i gruppi rappresentati da Lynch c'erano i tolkeniani Nazgul, scioltisi tredici anni prima quando il loro leader era stato ucciso durante un concerto e ora in procinto di riunirsi. C'è un collegamento tra i due assassini? Per scoprirlo Sandy intraprende un viaggio on the road dal Maine verso la California, alla ricerca della soluzione del mistero. Ma dovrà lottare contro i fantasmi di un'intera generazione per portare alla luce il lato oscuro dell'Era dell'Acquario.

George R.R. Martin, Armageddon Rag (The Armegeddon Rag, 1983)

Traduzione di Teresa Albanese

Mondadori – Oscar Fantastica – Pagg. 396 – 14,00€ – Ebook 6,99€