The Evil Within è un survival horror uscito nel 2014 su playstation 3 e xbox 360, nonché sulle loro versioni successive.

Malato, inquietante, angosciante: questi e altri simili sono gli aggettivi che vengono in mente approcciandosi all'ultima fatica horror di Shinji Mikami, il celeberrimo creatore di Resident Evil. In questo nuovo titolo, infatti, aveva riversato una quantità abominevole di incubi, creando quello che fin dai primi trailer era apparso come il nuovo horror che avrebbe ridefinito le regole del genere.

Forse proprio per questa esagerata attenzione all'horror il primo titolo, nonostante tutte le aspettative, non è riuscito ad andare bene come sperato ma, finalmente, il papà di una delle saghe horror più spaventose di sempre è pronto a tornare: The Evil Within 2 è stato annunciato durante la conferenza Bethesda sul palco dell'E3 di Los Angeles, e ha fin dalle prime immagini rivelato di essere pronto ancora una volta a farci perdere all'interno dei suoi terrificanti incubi.

Poco dopo il trailer di annuncio che mostrava ben poco del gioco a parte scene frammentate di storia e di gameplay, è stato rilasciato il trailer ufficiale della storia di questo secondo capitolo.

Scopriamo così che, nonostante il protagonista del gioco, Sebastian Castellanos, abbia trascorso tre anni a indagare sull'organizzazione segreta Moebius, adesso essa ha bisogno del suo aiuto, in cambio del quale ha una ghiotta ricompensa da offrire al detective: sua figlia, che l'uomo crede morta in un incendio da ormai diversi anni.

Invece, la bambina è stata rapita dall'organizzazione per usarla come cavia per esperimenti e per creare ancora una volta uno STEM – una macchina capace di unire le menti in una sola e di influenzarle, intrappolandole in un mondo spaventoso e inquietante – di cui la bambina stessa è prigioniera.

Suo nonostante, quindi, il detective protagonista si ritroverà a collaborare ancora una volta con l'ex assistente – nonché spia della Moebius – Juli Kirkman, che in qualche modo ci darà l'opportunità di allargare i confini dello STEM in cui saremo – nuovamente – intrappolati e di ottenere quest secondarie. È infatti intenzione dichiarata degli sviluppatori il voler “rompere” la linearità del primo titolo in favore di una almeno parziale esplorazione e maggiore autonomia, forse per cercare, in questo modo, di compensare i limiti del gameplay che avevano sancito il successo solo parziale del primo capitolo della saga. In questo nuovo titolo viaggeremo tra due mondi, quello reale e quello da incubo, ma sembra sarà difficile stabilire quale dei due sia realmente il più spaventoso.

Il titolo sembra insomma mantenere la sua prerogativa di essere principalmente un gioco terrorizzante e inquietante, probabilmente non alla portata di tutti i palati ma sicuramente immancabile per tutti gli appassionati del genere horror videoludico.

Potremo tornare a immergerci negli incubi di Shinji Mikami a partire dal 13 ottobre di quest'anno.