Il 2017 è il cinquantesimo anno dalla morte di un grandissimo artista: René Magritte. Se lo dobbiamo definire come esponente di una corrente artistica possiamo dire che è surrealista, ma lui ha dato un grosso contributo (insieme certo a Marcel Duchamp, fra gli altri) all’arte concettuale. Il suo surrealismo ha una particolare connotazione: mentre gli altri spingono sulla leva dell’eccesso, del non sense, Magritte gioca con gli scivolamenti semantici soprattutto in ambito visivo e linguistico, sulla contraddizione fra immagine e significato, su ciò che noi per abitudine diamo per assodato e che con un ribaltamento può non essere così scontato. Il famosissimo dipinto “Ceci n’est pas un pipe” è solo un esempio emblematico della poetica dell’artista e forse il più accessibile. Ma ci sono inquietanti opere che ribaltano le nostre certezze, alzando i veli di verità, che noi crediamo rivelate e che potrebbero essere non così assolute.

Per omaggiare l’artista i Musei Reali delle Belle Arti del Belgio, La Fondazione Magritte, le Edizioni WPG Belgio, la cittadina di Knokke-Heist e il monumento simbolo di Bruxelles, l’Atomium, hanno creato un marchio comune, l’Anno di Magritte, che promuoverà tanti eventi sotto la propria egida.

Nella spiaggia della cittadina balneare del Mare del Nord, Knokke-Heist, che tanto ha influenzato l’artista verrà installata un’enorme bombetta di 5000 mq, che offrirà ai curiosi e appassionati la possibilità di vivere un’esperienza multimediale grazie a lenti per realtà virtuali, che agevoleranno l’immersione nell’immaginario pittorico dell’artista, volteggiando nelle sue opere.

Il biglietto della Magritte Experience darà la possibilità di visitare la Sala del Candelabro all’interno del Casinò, dove Le Domaine Enchanté è custodita. Il collezionista Gustave Nellens, negli anni ’50, doveva decidere a chi affidare la realizzazione di un affresco all’interno del suo casinò. La scelta cadde su Magritte, il quale fu impegnato nel ’52-‘53 a eseguire l’opera di cui sopra, che gli regalò fama mondiale.

Inoltre al Centro Culturale Scharpoord della cittadina, dal 20 ottobre 2017 al 14 gennaio 2018, si potrà apprezzare la mostra Magritte e il mare, che si incentra proprio sul rapporto del pittore con questo elemento, per lui centrale.

All’Atomium di Bruxelles verrà organizzato un percorso di incontro con il Surrealismo dal 21 settembre 2017 al 10 settembre 2018. Anche qui l’esperienza è multimediale e totalizzante: ci si potrà immergere, grazie a scenografie e tecnologie, nelle opere di Magritte, tra bombette, nuvole, uccelli in 3D e non mancheranno neanche citazioni e proiezioni, che invitano a riflettere sulla poetica e sugli intenti dell’autore.

Come se tutto ciò non bastasse dal 13 ottobre 2017 al 18 febbraio 2018 il Musée Magritte Museum presenta due mostre: la prima si intitola Magritte e l’arte contemporanea e riflette sulle influenze che l’artista diede. Si potranno osservare le opere di Marcel Broodthaers , George Condo, Gavin Turk, Sean Landers e David Altmedj, che a partire dal 1980 si son lasciati ispirare da La période vache del surrealista del 1948.

La seconda mostra Magritte e Marcel Lecomte si sofferma e affronta il rapporto di stima e amicizia che Magritte intrecciò con il poeta surrealista Marcel Lecomte, attraverso lettere, materiali d’archivio esposti per la prima volta.

Inoltre, a partire da quest’estate, si avrà la possibilità di ammirare le finestre del Museo su Place Royale e su rue Ravenstein completamente rivestite con riproduzioni delle opere del maestro contenute all’interno della collezione permanente.

Sarà anche possibile visionare l’affresco per il soffitto a cupola del Théâtre Royal des Galeries, nelle Galeries Royales Saint-Hubert. Realizzato nel 1951 nel corso dei lavori di ricostruzione dell’edificio, l’affresco raffigura un cielo di un azzurro irrealistico punteggiato da gonfie nuvole bianche. Il progetto iniziale, così come riportato nei disegni preparatori, prevedeva un cielo costellato di fluttuanti campane. Queste ultime non furono inserite nell’affresco definitivo, perché la committenza pubblica li interpretò come oscuri simboli. I disegni preparatori saranno visibili al Musée Magritte Museum durante l’anno di celebrazioni.

E per finire, cosa che in Belgio non può assolutamente mancare, il Museo Magritte insieme alla Brasserie de la Senne hanno ideato una birra 100% surrealista, in cui le caratteristiche del colore, della luminosità, della schiuma e del “naso” sono state create per far emergere lo spirito della pittura di Magritte. Prodotta in edizione limitata (33 cl), la “birra Magritte” sarà disponibile esclusivamente presso il Museum Café e i negozi dei Musei Reali delle Belle arti del Belgio a partire da settembre 2017. Ulteriori spiegazioni non sono fornite, quindi l’unica è provarla sul posto, magari accompagnandola a una meravigliosa e mai abbastanza osannata carbonade flamande.