Michael Whelan, nato a Culver City nel 1950, ricopre un ruolo centrale nell’arte fantasy degli anni Ottanta e Novanta: i suoi colori straordinari e la sua capacità di composizione hanno influenzato la corrente del cosiddetto imaginative realism e i suoi esponenti fino a oggi. Per 40 anni ha creato cover di romanzi e di album musicale, in particolare per autori come Isaac Asimov, Stephen King, Ray Bradbury, Brandon Sanderson. Le copertine di Whelan hanno dominato il campo della fantascienza e del fantasy, quindi, e dal 1995 l'artista ha cominciato a lavorare anche per conto proprio. Ha pubblicato quattro art-book così come poster, calendari in edizione limitata, e anche t-schirt e sculture.

È il primo pittore vivente onorato nella Science Fiction Hall of Fame di Seattle, dal 2009, insieme a personalità del calibro di Steven Spielberg e Ursula Le Guin, oltre ad aver vinto tutti i principali riconoscimenti dedicati all’arte fantasy (tra cui 15 Hugo Award, 3 World Fantasy Award, 13 Chesley) e aver ottenuto oltre 30 pubblicazioni sull’annuario Spectrum.

Whelan, autore del poster 2017 di Lucca Comics and Games, è stato presente a Lucca per tutti i cinque giorni della manifestazione; a lui e alla sua quarantennale carriera è dedicata una mostra a Palazzo Ducale. 

Lo abbiamo incontrato al suo stand, nell'Area Games, Padiglioni Carducci, e attorniati dalle sue vivide stampe abbiamo scambiato quattro chiacchiere riguardo la sua carriera e le sue opere.

Come è iniziata la sua passione per l'arte, e in particolare per l'arte fantasy?

Fin da quando ricordo, da quando ho imparato a leggere, ho divorato romanzi fantasy e sci-fi. Voglio vedere un altro mondo, ecco cosa mi ha fatto nascere questa passione. Il mondo immaginario per me è più affascinante di quello reale. Ricordo che da piccolo, avevo poco più di cinque anni, avevo disegnato i comandi di una nave spaziale sotto il tavolo da caffè dei miei genitori e giocavo a pilotare la navicella. Per me era qualcosa di più reale della realtà. In pochi anni, durante la mia infanzia e adolescenza, ci siamo trasferiti ben undici volte. Ero solo e leggevo e dipingevo perché avevo pochi amici. Al college, poi, ero convinto di poter combinare arte e scienza e di voler fare il dottore, ma poi mi sono dedicato solo all'arte, laureandomi alla San Jose State University con un BA in disegno. Ho frequentato il Art Center College of Design a Los Angeles e ho cominciato a fare copertine di libri e poster di film.

Legge i romanzi per cui fa le copertine?

Certo, faccio sempre il possibile per leggere i libri di cui realizzo le cover. In USA si dice che si giudica un libro dalla cover, che non deve spoilerare la trama nè tradire le aspettative dei lettori. In questi miei lavori cerco sempre di essere onesto e da qui il mio successo, perché i lettori lo apprezzano.

C'è del simbolismo nelle sue opere?

Sì, uso simboli soprattutto nella mia galleria personale, dove custodisco opere non pubblicate. Sono simboli presi dal mio ambiente, per esempio fossili di ammonite, che uso come simbolo in molti miei quadri. Dunque non sono simboli astratti, ma qualcosa che mi affascina nella natura.

Quali sono i suoi soggetti preferiti?

Posso fare un mostro fantasy e il giorno dopo qualcosa di fantascienza, una tela piccola o una enorme. Mi piace variare in realtà. Nelle copertine, preferisco inserire i personaggi e poi uno sfondo "blurry", sfumato, come una finestra in quel mondo ma senza spoiler.

Qual è la sua tecnica preferita?

Di solito lavoro con l'acrilico, ma ora sto sperimentando anche tempera e acquarello.

Quali sono i suoi progetti futuri?

Sto lavorando su dodici disegni per una mostra/galleria a New York. 

A cosa si è ispirato per realizzare il poster di Lucca Comics and Games 2017?

Sapevo soltanto che volevo trasmettere un senso profondo di "wonder". Questa per me è la prima volta in Italia, mi piace molto Lucca, la sua gente e la ricchezza di questo paese.

Per concludere, citiamo una frase di G.K. Chesterton che, parlando di Whelan, afferma: La dignità dell'artista giace nel suo dovere di tenere sveglio il senso di meraviglia nel mondo.