Michael Whelan, nato a Culver City nel 1950, ricopre un ruolo centrale nell’arte fantasy e fantascientifica degli anni Ottanta e Novanta: i suoi colori straordinari e la sua capacità di composizione hanno influenzato la corrente del cosiddetto realismo immaginario. È il primo pittore vivente onorato nella Science Fiction Hall of Fame di Seattle, insieme a personalità del calibro di Steven Spielberg e Ursula Le Guin, oltre ad aver vinto molti riconoscimenti dedicati all’arte fantasy (tra cui 15 Hugo Award, 3 World Fantasy Award, 13 Chesley).

Whelan, autore del poster 2017 di Lucca Comics and Games, è stato a Lucca in occasione della mostra a lui dedicata a Palazzo Ducale e sabato 4 Novembre, alle ore 14 all'Auditorium Banca del Monte di Lucca ha partecipato a un incontro con il pubblico per raccontare la sua esperienza artistica e rispondere alle curiosità dei fan. Ha moderato l'incontro Roberto Irace, con la traduzione di Anna Aglietti.

L'artista ha subito mostrato simpatia e umiltà, dicendosi onorato di essere a Lucca e in Italia, paese dell'arte. Ha raccontato di aver visitato gli Uffizi prima di venire a Lucca e, dopo questa esperienza, volevo tornare in USA e migliorare subito il mio stile.

L'inizio della carriera: dalla scienza all'arte fantasy

Whelan ha raccontato l'inizio dei suoi studi di biologia, parte del corso di laurea in Medicina, in quanto i suoi genitori l'avevano convinto che l'arte potesse essere solo un hobby. Quando però si trovò a studiare anatomia e fisiologia umana si rese conto che non era così divertente… cominciò quindi a realizzare disegni anatomici per una rivista medica, fino a cambiare del tutto direzione e studiare arte, pur sapendo che avrebbe forse affrontato dei problemi finanziari. Per fortuna invece mi è andata bene, ha affermato scherzosamente l'artista.

La scienza è stato comunque sempre oggetto di interesse per Whelan, soprattutto astronomia e biologia. All'università per tre anni, con un progetto studio-lavoro, si è occupato della preparazione dei cadaveri per gli studi di anatomia. Grazie a questa esperienza ha acquisito una profonda conoscenza dell'anatomia e della fisiologia umana. Il mio interesse per la scienza poi si è tramandato ai figli, che hanno intrapreso la carriera scientifica, ha aggiunto l'autore, forse proprio perché mi vedono sempre impegnato e considerano la vita dell'artista troppo faticosa.

L'episodio che ha dato una svolta alla sua vita è stato trovare un volantino all'università con la pubblicità del Comicon di San Diego. Quell'anno c'era anche la convention mondale di fantascienza a Los Angeles e Whelan decise di andare portando i suoi primi lavori. Partecipò nella categoria professionisti e vinse il primo premio. Questo gli diede fiducia e lo spinse a trasferirsi a New York, sede delle maggiori case editrici.

In realtà non furono gli editori a notarmi per primi, confessa Whelan, bensì gli scrittori, che vedevano le mie copertine e dicevano "io voglio questo artista anche per il mio romanzo"

Illustrare le copertine di romanzi fantasy

In quel periodo i maggiori illustratori di fantascienza erano Frank Franzetta e Powers, dallo stile più astratto. Whelan cercò la sua strada a metà tra questi due estremi. Quando leggo un libro, mi sembra di vedere le scene di un film e come tali cerco di renderle.

A chi gli chiede da cosa parta al momento di creare la copertina di un romanzo, l'artista risponde che inizia leggendo il romanzo stesso, cosa non sempre così scontata. Leggo sempre tutto il libro, o almeno le parti disponibili, perché è un modo per rendere omaggio all'autore, all'editore e al lettore, e per riprodurre con accuratezza quel mondo.

Molti sono gli autori che ha apprezzato grazie al suo lavoro. In particolare, Whelan ci ha raccontato un aneddoto: era a una convention, a cena con un  grande editore che da tempo voleva commissionargli la copertina di romanzi. L'artista accettò, a patto che fosse un romanzo di fantascienza, perché avevo già disegnato troppa gente con spade. Gli arrivò dunque il manoscritto,  un malloppo di circa mille pagine, cominciò a leggerlo… e si accorse che era un altro fantasy. Penso di rinunciare, ma decise di andare avanti un altro po' e si accorse che il romanzo era meraviglioso. Si trattava di La Via dei Re (The Way of Kings) di Brandon Sanderson, un fantasy così visivo, originale e immaginifico che cambiò del tutto la sua idea del fantasy.

Dal romanzo alle tavole personali

Whelan utilizza varie immagini simboliche nelle sue copertine, per rendere gli elementi del romanzo. Tuttavia, a volte trovava difficile inserire in tali copertine la sua espressione personale, le sue idee religiose o ecologiche, in quanto i libri avevano un formato standard e delle regole da rispettare, per esempio lasciare uno spazio per il titolo e l'autore. Così ha cominciato a fare tavole per se stesso.

Il mio passaggio all'arte propriamente detta è stato quasi un caso, racconta Whelan. Ero in vacanza con mia moglie ed entrammo in una galleria d'arte. Il proprietario, lettore di fantascienza, conosceva i miei lavori e mi chiese se avevo dei dipinti. Insistette per vederli, ne prese sette e li espose nella sua galleria, vendendoli tutti in meno di una settimana. È cominciata così la mia carriera di artista. Da allora divido il mio tempo tra illustrazione e quest'altro tipo di occupazione artistica

Whelan pensava che questo genere di arte fosse più rilassante che realizzare copertine di romanzi, cosa che richiedeva sempre strette scadenze. Purtroppo (o per fortuna), avendo successo gli sono state dedicate molte mostre personali, con conseguenti deadline… è stata comunque per lui una grande soddisfazione, anche se non ha mai rinunciato all'illustrazione.

Alcuni dei suoi lavori per le gallerie affrontano temi più personali, religiosi e sociali, come la ricerca di significato nell'universo, più o meno velatamente. L'artista cita un suo quadro in cui rappresenta il simbolo di un'onda, che in realtà ha la pendenza della curva di Malthus, che rappresenta un modello di dinamica/crescita della popolazione.

L'artista ha realizzato anche cover di dischi, soprattutto per gruppi che amavano il suo lavoro. Ha lavorato anche per commissione, per esempio per Michael Jackson, esperienze non del tutto positive perché agenti, manager… mi stavano tutti con il fiato sul collo.  A volte ha realizzato cover per gruppi metal perché semplicemente gli piaceva la loro musica o come merce di scambio (un gruppo gli regalò dei sintetizzatori e Whelan si professa un amante della musica elettronica). 

Ascolto spesso musica e a volte qualche brano mi fa venire in mente delle immagini. In futuro potrei realizzare illustrazioni per le varie tracce di album musicali, propone l'artista.

Whelan e La Torre Nera di Stephen King

Fu King stesso a chiedere di Whelan come illustratore per il suo primo romanzo della serie La Torre Nera. Fui lusingato, anche se il lavoro capitò in un momento un po' difficile della mia vita: mia madre era appena morta, dei miei cari amici avevano avuto un grave incidente stradale e avevano sparato a John Lennon. E il primo volume della serie è così cupo, era l'ultima cosa che avevo bisogno di leggere. Però i capitoli conclusivi sbocciano in qualcosa di quasi trascedente, spiega l'autore, dico sbocciare perché la rosa è un simbolo importante nella serie del La Torre Nera, e l'ho illustrato con soddisfazione, anche se allora non avevo visto i film di Sergio Leone, che potevano essermi utili in quel setting.

Quando è uscito il settimo e ultimo libro della serie, King lo contattò di nuovo per la cover, considerando il movimento circolare/ciclico della saga che riporta all'inizio. In quell'anno Whelan pensava di dedicarsi alle sue tavole personali, ma realizzò comunque dei bozzetti durante la lettura dell'opera, e una di questi è stato acquistato da King, che lo tiene in camera.

Il rapporto con il fantasy di Tolkien

Il Signore degli Anelli è il mio libro fantasy preferito, afferma Whelan. Per tre volte gli è stato proposto di realizzare copertine per il testo e per tre volte ha rifiutato, perché aveva delle scadenze troppo ristrette che non gli avrebbero permesso di lavorare come avrebbe voluto, cioè per realizzare la copertina più bella di sempre.

Però ha realizzato un'illustrazione tolkeniana per un calendario, illustrazione dal tema la fine di tutte le cose, rappresentando Frodo e Sam in mezzo ai fiumi di lava dopo aver distrutto l'anello. Ha realizzato inoltre molti schizzi su Gollum, figura che lo affascina.

Avevo anche iniziato un dipinto di Eowyn che uccide il Re Stregone nei campi di Pelennor, racconta Whelan, ma a una festa vidi un quadro di un altro artista sullo stesso tema, era perfetto, e quando tornai a casa misi da parte il mio.

Tra gli altri romanzi che vorrebbe illustrare, Whelan nomina Siddharta di Herman Hesse. Vedremo quali saranno in futuro i fortunati romanzi che avranno una copertina illustrata da lui.