Dai testi di Luca Enoch e i disegni di Riccardo Crosa è arrivato il primo numero di Dragonero Adventures, la nuova serie young della Sergio Bonelli Editore tutta a colori. Creata dallo stesso Enoch e da Stefano Vietti, questi nuovi albi portano il lettore a scoprire il mondo dei protagonisti di Dragonero quando erano molto piccoli.

Fin dalle pagine extra storia, la prima e l'ultima, si capisce che l'albo che si tiene in mano è rivolto a un pubblico molto giovane: un Ian ragazzino che fa le veci del narratore e introduce al proprio mondo, una mappa di Silveridhe e dintorni in stile bambinesco, con alcune indicazioni di dove avranno luogo le loro avventure.

La storia si ambienta nella casa paterna di Ian e Myrva, dove i due giocano a scappare dall'orco cattivo, che effettivamente è un vero orco che lavora nella tenuta di famiglia, e studiano sotto un precettore che detestano. La svolta sarà data dal ritrovamento di una strana colonna di pietra che si rivelerà essere un elemento chiave della prigione del Burattinaio, che cerca di tornare dalla dimensione in cui è stato confinato. Per impedirlo, Ian, Myrva e Gmor dovranno sfruttare dei portali magici per muoversi in posti sconosciuti e recuperare alcuni elementi, sotto le indicazioni di un mago Luresindo.

Un buon inizio per la nuova serie Bonelli. Dragonero Adventures è coinvolgente ed emozionante, pur nella propria semplicità. I tre ragazzi passano dal fare una marachella, disobbedendo ai genitori e al nonno, uno degl'ultimi Varliedarto, gli uccisori di draghi, a vivere un'avventura lontana da casa, rischiando la vita, solo perché glielo ha chiesto un mago senza nome. Spinti dall'eccitazione del momento i tre partono senza pensieri, ma l'aria che si respira è più da fiaba che da avventura matura. Molto diverso dalla serie madre, Dragonero, che accompagna in edicola ogni mese.

Nonostante il taglio giovane, Enoch è riuscito a dare una forte caratterizzazione ai protagonisti, che li rendono unici fin dalle prime battute, e ben si sposano ai disegni di Riccardo Crosa, già disegnatore della serie madre, ora alle prese con una nuova sfida. Per questa nuova serie, però, anche i disegni si semplificano, aiutati dal colore di Paolo Francescutto.

Il duo, a cui si è aggiunto Francescutto, sa bene come rendere interessante una storia, anche semplice, quindi il nostro consiglio resta quello di prendere quest'albo tra le mani e provare a leggerlo. Sicuramente, è adatto ai giovani che vogliono avvicinarsi alla lettura degli albi Bonelli.