Arriva al cinema La forma dell'acqua (The Shape of Water), film di Guillermo del Toro. Il film arriva finalmente nel nostro paese dopo aver vinto il Leone d'Oro alla  74ª Mostra del Cinema di Venezia, 2 Golden Globe (Miglior Regia e Migliore colonna sonora originale di Alexandre Desplat), 12 nomination ai BAFTA e 13 nomination agli Oscar: Miglior film, Miglior regia, Miglior sceneggiatura originale,  Miglior Attore Non Protagonista (Richard Jenkins), Miglior Attrice Protagonista (Sally Hawkins), Miglior Attrice Non Protagonista (Octavia Spencer), Miglior scenografia, Miglior fotografia, Migliori costumi, Miglior colonna sonora, Miglior montaggio, Miglior montaggio sonoro e Miglior mixaggio sonoro.

The shape of water
The shape of water

La trama di questo film può sembrare banale: il mostro, la ragazza innamorata, gli scienziati, o ricercatori, che vogliono studiare il diverso (mostro, animale, o alieno poco importa). Insomma i canoni ci sono tutti e di storie simili, spesso scopiazzature ne abbiamo viste, o lette tante, direi troppe. Ma cosa cambia se a una struttura classica, magari banale, perfino sempliciotta si aggiungono creatività, maestria, bella confezione, ritmo? Cambia tutto e il lettore, o spettatore che sia viene coinvolto in una nuova narrazione. A dir la verità si spera che quel lettore, o spettatore riescano a mettere da parte le competenze, più o meno reali e non dettate da preconcetti e si godano il libro, la proiezione, o la mostra.

Michael Shannon in The Shape of Water
Michael Shannon in The Shape of Water

Questo è il caso del film di Guillermo del Toro: la storia è semplice, banale, una struttura vista e rivista. Però esplode sin dall’inizio: bravissimi gli attori, tutti, fra i quali troneggia Michael Shannon, che aiutato dal fisico e dal viso interpreta il cattivo, bravissima la sognante Sally Hawkins, divertente e adeguata Octavia Spencer, che ci si augura venga utilizzata per tanti altri ruoli data la sua versatilità, Richard Jenkins, come sempre misurato, credibile. Interessanti le scenografie, per la maggior parte create in computer grafica, cosa che non disturba minimamente. Se proprio vogliamo tagliare il capello, verso la fine ha un leggero scivolamento verso il melenso, con un lieto fine, che però solleva, allieta e compensa l’atmosfera dark del film. 

Per una recensione più approfondita delle tematiche del film leggete la recensione di Maria Cristina Calabrese.

La forma dell'acqua

La forma dell'acqua

Articolo di Maria Cristina Calabrese Lunedì, 12 febbraio 2018

Dopo il poco convincente Crimson Peak finalmente arriva The Shape of water. Anche se in Italia esce molti, troppi mesi dopo rispetto al Festival del Cinema di Venezia e anche all'uscita in America, non perdetelo: se avete amato Hellboy, quel Guillermo del Toro è tornato.

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Sinossi

Nella favola ambientata in America nel 1962, durante il periodo della Guerra Fredda, in un segreto laboratorio governativo ad alta sicurezza muove i passi Elisa (Sally Hawkins), giovane donna solitaria intrappolata in una vita di isolamento che cambierà quando lei e la sua collega Zelda (Octavia Spencer) verrano a conoscenza di un esperimento classificato come segreto che mette in trappola una strana creatura. Con l'aiuto di un fidato amico (Richard Jenkins), riusciranno a dare vita ad una storia appassionata di riscatto e redenzione