Dopo 10 anni e 18 film, arriva il film che vede quasi tutti i supereroi del progetto Marvel Cinematic Universe fronteggiare Thanos (Josh Brolin), il titano la cui missione è servire la Morte, portando nelle sue intenzioni equilibrio nell'Universo.

Se agli altri supereroi era stato dato spazio nei loro film, questo è invece il film nel quale il personaggio le cui intenzioni sono più dettagliate è proprio Thanos.

Lo scopo evidente è renderlo più di un cattivo di passaggio, trasformandolo nella nemesi definitiva del MCU.

A scontrarsi con lui e i suoi accoliti quindi troveremo i personaggi che hanno caratterizzato il decennio Marvel al cinema, con alcune assenze giustificate con brevi accenni nel film.

Josh Brolin in Avengers: Infinity War
Josh Brolin in Avengers: Infinity War

La sceneggiatura di Christopher Markus & Stephen McFeely tira le file di tanti percorsi, non solo dei personaggi, ma anche dell'intero affresco narrativo tracciato da diversi sceneggiatori e diversi registi, ma con l'unica grande direzione di Kevin Feige.

Ma se Avengers: Infinity War fosse solo la tirata delle somme sarebbe solo un compitino ben fatto.

Ci sono diverse strategie quando si vince al gioco. E come sappiamo, al gioco del botteghino la Marvel ha stravinto con tutti i suoi film, fino a Black Panther, che negli USA ha superato tutti i film del suo genere.

Un giocatore che vince può decidere di ritirarsi e godersi i frutti della sua fortuna. Oppure decidere di giocare di rimessa, puntando su giochi più prudenti. In termini produttivi può significare produrre film su modelli consolidati, perché squadra che vince non si cambia.

Oppure, ebbro dei suoi risultati, un giocatore può decidere di mettere tutto sul piatto, per il rilancio definitivo: "tutto o niente".

Spider-Man in Avengers: Infinity War
Spider-Man in Avengers: Infinity War

In termini cinematografici significa cambiare le regole del gioco, realizzando un film che sembra uguale agli altri, ma che invece è qualcosa di inaspettato.

Ecco, il film diretto da Anthony e Joe Russo è un rilancio. L'intero film è un gigantesco plot twist nella trama del Marvel Cinematic Universe.

Pertanto non posso dirvi altro, per ovvi motivi.

Non resta quindi che lodare i registi per aver messo in scena uno spettacolo sontuoso, un film che presenta 156 minuti di tiratissimi combattimenti senza essere ripetitivo, senza annoiare.

I luoghi dell'Universo Marvel, da New York al Wakanda, da Ovunque a Titano, fino ad angoli tutti da scoprire, risplendono di straordinaria potenza visiva.

Avengers: Infinity War
Avengers: Infinity War

Non mancano scelte registiche tutt'altro che scontate in film del genere, normalmente basati sull'aggiunta, sul cercare di superare tutto in grandezza.

Da un lato vedremo tutto più grande, vedremo pianeti esplodere, stelle spente risplendere a nuova luce e il tessuto stesso dello spazio-tempo essere messo in discussione. Pur tuttavia ci sarà spazio per scene che sottrarranno invece che aggiungere, per poi aggiungere nuovamente con gradualità, come un arco che si tende per poi scattare al culmine della tensione. Scene che più che allo spettacolo, puntano a farci immergere nel punto di vista dei personaggi, dapprima ignari, poi avvertiti da lievi rumori, sempre più crescenti, finché non si trovano di fronte alla minaccia sovrastante.

Avengers: Infinity War
Avengers: Infinity War

Siamo davanti a grande spettacolo denso di tutti gli elementi per i quali si va al cinema: suspense, eroismo, amore, umorismo, tragedia. Tutti perfettamente bilanciati, con un perfetto equilibrio tra solarità e oscurità.

Uno spettacolo che non deluderà, un punto di arrivo da godersi con piacere adesso. Un film che fa venire la voglia non solo di rivederlo ancora, ma anche di continuare il viaggio del Marvel Cinematic Universe nei prossimi film, più fresco e vitale che mai. 

Come sempre, ma potrei anche evitare di dirvelo, attendete fino alla fine dei titoli di coda.