George R.R. Martin lo aveva anticipato all’inizio dell’anno, ora è arrivata la conferma ufficiale: Fire and Blood, primo dei due volumi dedicati alla storia di Casa Targaryen, sarà pubblicato nel 2018. Quanto a The Winds of Winter l’unica notizia certa è che non sarà pubblicato quest’anno. L’anticipazione era stata fornita dallo scrittore sul suo Not a blog in risposta alla domanda di un fan che aveva chiesto notizie circa la pubblicazione dei prossimi volumi ambientati nel continente di Westeros. Uno dei volumi di cui sarà composto Fire and Blood sarebbe stato pubblicato prima di Winds of Winter, l’altro dopo, aveva spiegato Martin. Ora è arrivata qualche informazione in più, insieme a qualche commento scherzoso.

L’arcimaestro Gyldayn, ha scritto, ha infine completato la prima metà della monumentale storia dei sovrani Targaryen e l’ha consegnata agli editori Bantam Spectra e HarperCollins Voyager, i quali hanno fissato la data di pubblicazione dell’edizione rilegata al 20 novembre 2018. Non solo Martin ha avuto occasione di visionare il manoscritto ma, poiché Gyldayn si era servito di pergamena e penna d’oca, lui si è occupato della trascrizione nel più moderno formato WordStar 4.0 su un computer DOS. Ci è voluto un po’, ma qualche tempo fa George è stato in grado di consegnare il testo ai suoi editori su entrambe le sponde dell’Atlantico e ai rappresentanti dei suoi editori esteri sparsi nel mondo. Alcuni di loro pubblicheranno il volume in contemporanea con l’edizione originale, altri avranno bisogno di più tempo per realizzarne una traduzione nella Lingua comune.

Il libro è lungo, 989 pagine manoscritte, cifra che lo rende più breve di A Game of Thrones (Il trono di spade e Il grande inverno), ed è dedicato alla storia dei sovrani Targaryen da Aegon I il Conquistatore alla reggenza di Aegon III. Si tratta di Aegon I il Conquistatore, Aenys I, Maegor I il Crudele, Jaehaerys I il Conciliatore, Viserys I, Aegon II (e Rhaenyra) e della prima parte del regno di Aegon III Veleno di Drago, con tutti i loro parenti, mogli, figli, guerre, amici, rivali, leggi, viaggi e diverse altre questioni. E draghi. Molti draghi.

Ovviamente la storia della dinastia Targaryen non finisce con la reggenza di Aegon III, e l’arcimaestro Gyldayn intende narrare anche degli altri sovrani nel secondo volume di Fire and Blood, volume che però sarà pubblicato fra molti anni. Gyldayn (e Martin) è anziano e ha altri progetti di cui occuparsi visto che la Cittadella continua ad assegnarli nuovi incarichi che richiedono tempo, ma alla fine completerà anche quest’opera.

Una delle illustrazioni di Doug Wheatley per Fire and Blood
Una delle illustrazioni di Doug Wheatley per Fire and Blood

Fire and Blood sarà un volume illustrato, sullo stesso stile dell’edizione di A Game of Thrones pubblicata per il ventennale del romanzo e arrivata anche in Italia nell’autunno del 2017, o dell’edizione illustrata di Il cavaliere dei Sette Regni pubblicata nell’autunno del 2016. L’illustratore, autore di oltre 75 disegni in bianco e nero, è Doug Wheatley, un artista canadese che ha realizzato diversi graphic novel per il mondo di Star Wars, ha lavorato per Dark Horse Comics e illustrato Come addestrare un drago di Cressida Cowell.

Per molto tempo Martin si è scherzosamente riferito a Fire and Blood chiamandolo GRRMarillion, con un ovvio riferimento al Silmarillion di J.R.R. Tolkien. A differenza di Tolkien, però, George ha scelto di non narrare l’intera storia del mondo a partire dalla Creazione e dalle guerre fra angeli ma si è concentrato sulla dinastia Targaryen dal momento della conquista di Westeros. Il volume è nato come una serie di riquadri riepilogativi che dovevano essere inseriti in Il mondo del ghiaccio e del fuoco, ma entro breve Martin si è lasciato trascinare del progetto – cosa che tende a fare piuttosto spesso – e ha scritto così tanto da rischiare di far sparire il progetto originario, sommerso dalle storie aggiuntive. Così ha scelto di eliminarle da lì e metterle da parte per questo nuovo progetto. Il distacco temporale fra le due parti di Fire and Blood, con la seconda che sarà pubblicata fra chissà quanti anni, è legato al fatto che Martin aveva quasi ultimato il primo volume già al tempo della realizzazione di Il mondo del ghiaccio e del fuoco, mentre aveva scritto ben poco del secondo. Rifinire questo libro gli ha richiesto poco tempo, scrivere l’altro gli richiederebbe un impegno troppo grande, cosa che al momento non si può permettere. Anche se non lo ha scritto in questo messaggio, Martin sa bene quanto tempo è trascorso da quando ha pubblicato A Dance with Dragons (I guerrieri del ghiaccio, I fuochi di Valyria, La danza dei draghi), e la sua priorità rimane completare Le cronache del ghiaccio e del fuoco.

Una delle illustrazioni realizzate per Il mondo del ghiaccio e del fuoco.
Una delle illustrazioni realizzate per Il mondo del ghiaccio e del fuoco.

Una parte delle vicende di Fire and Blood è già stata pubblicata, il capitolo relativo alla conquista da parte di Aegon è stato pubblicato praticamente come è stato scritto in Il mondo del ghiaccio e del fuoco. La sezione relativa ai figli di Aegon Aenys e Maegor è stata pubblicata, con il titolo I figli del drago, nell’antologia Il libro delle spade e, in versione ridotta, in Il mondo del ghiaccio e del fuoco. Materiali relativi alla lotta di successione dopo la morte di Jaehaerys I e la Danza dei draghi dopo quella di Viserys I sono stati pubblicati in forma ridotta nel racconto The Rogue Prince, contenuto nell’antologia Rogues, e nel racconto La principessa e la regina, contenuto nell’antologia omonima, e in una forma ancor più ridotta in Il mondo del ghiaccio e del fuoco. Questa però è la prima volta che le storie dell’arcimaestro Gyldayn vengono pubblicate nella loro versione integrale, insieme a centinaia di pagine di materiale totalmente inedito.

Nonostante la presenza al suo interno di numerosissime storie Fire and Blood non è un romanzo. Non è scritto secondo i consueti canoni narrativi, e non è mai stata intenzione di Martin scriverlo in quel modo. In passato si è riferito ai testi pubblicati nelle varie antologie di racconti definendoli storia falsa, definizione che ad alcuni suoi fan non è piaciuta, perciò ora ha deciso di chiamarli storia immaginaria, con l’elemento più importante nella parola storia. Lui stesso adora leggere questo tipo di storie, non una finzione storica e nemmeno un vero e proprio fantasy ma qualcosa di simile a quel che ha fatto Thomas B. Costain con i quattro volumi della sua storia dei Plantageneti, con in più i draghi. Non un romanzo, anche se in queste pagine ci sono abbastanza storie da poter realizzare una ventina di romanzi, con battaglie, spargimenti di sangue, tradimenti, amore, lussuria, orrore, guerre religiose, politica, incesto, revisionismo storico e un mucchio di altre simpatiche cose.

Ora che questo lavoro è ultimato l’arcimaestro Gyldayn può riposare un po’. Quanto a Martin, è già tornato a The Winds of Winter.