Svelati i primi dettagli di Dark One di Brandon Sanderson, progetto fino a ora avvolto nel mistero. Lo scrittore, FreemantleMedia North America e Randon House Studio hanno raggiunto un accordo per la realizzazione di una collaborazione multimediale che include la serie televisiva Dark One. Sanderson è attualmente impegnato nella creazione di un graphic novel che verrà pubblicato da Vault Comics, ma ha fatto sapere che scriverà una serie multivolume che espanderà la trama della serie televisiva e darà maggiore spazio a caratteri secondari. Il progetto include anche un podcast che illuminerà gli eventi che porteranno alla nascita della trama della serie televisiva.

Sul suo blog Sanderson ha l’abitudine di spiegare a che punto si trova con i progetti in corso e di cosa intende occuparsi in un prossimo futuro. Nel dicembre del 2014 fra i progetti da realizzare aveva elencato Dark One, una serie su un ragazzo che scopre di essere l’Oscuro Signore. In pratica l’idea era di realizzare un classico fantasy epico ma dal punto di vista del personaggio destinato a distruggere il mondo invece che di salvarlo. All’epoca lo scrittore dichiarava di aver fatto progressi con l’ambientazione, che l’opera sarebbe stata straordinaria e che probabilmente sarebbe stata la serie per adolescenti su cui avrebbe concentrato la sua attenzione dopo aver finito Gli Eliminatori (Steelheart, Firefight e Calamity) e Il ritmatista. L’ultima riga spiegava che la storia faceva parte del Cosmoverso.

Nell’aggiornamento della fine del 2017 Sanderson paragonava la serie a un ipotetico “Harry Potter dal punto di vista di Voldemort”. Durante l’estate aveva scritto una spettacolare scaletta che, oltre a piacergli tantissimo, aveva attirato l’interesse da parte di produttori televisivi e di graphic novel, ma visto che ancora non c’era nulla di concreto preferiva non dilungarsi sulla questione. L’unica informazione aggiuntiva era che l’opera era uscita dal Cosmoverso perché a suo giudizio funzionava meglio come mondo secondario autonomo.

Questa non è la prima volta che Sanderson collabora con uno studio per realizzare qualcosa di diverso da un romanzo. Nel 2016 lo scrittore, affiancato da Rik Hoskins e Julius Gopez, ha pubblicato White Sand, primo volume di una trilogia di graphic novel attualmente arrivata al secondo numero. White Sand sarebbe dovuto essere un romanzo appartenente al Cosmoverso. Mentre lo scrittore era impegnato nel tentativo di capire come perfezionarlo in modo da poterlo proporre per la pubblicazione è stato raggiunto dalla chiamata di Harriet McDougal, che gli ha chiesto se fosse impegnato a completare La Ruota del Tempo, rimasta incompiuta a causa della prematura morte di Robert Jordan.

Per cinque anni lo scrittore è stato impegnato principalmente con La Ruota del Tempo, e anche se non ha smesso di pubblicare i suoi romanzi ha avuto a disposizione meno tempo per portare avanti i progetti personali. Non che la cosa sia stata un problema, Sanderson è cresciuto con la saga di Jordan e ha sempre parlato con entusiasmo di un progetto che gli ha dato notorietà, gli ha permesso di osservare da vicino il modo di lavorare di uno dei giganti del genere e gli ha consentito di portare avanti una storia per lui fondamentale.

Tutte cose positive, ma anche per Sanderson le giornate durano solo 24 ore, il che significa lo scrittore ha dovuto temporaneamente accantonare alcuni progetti, e che poi non è riuscito a riprenderli in mano tutti. Questo è quanto avvenuto con White Sand: il mondo è fondamentale per il Cosmoverso, basti dire che Khriss, uno dei personaggi che vi compare, è colei che scrive i testi unificatori di Arcanum Unbounded, l’antologia che racchiude tutti i racconti fin qui pubblicati ambientati nel Cosmoverso stesso. Non avendo tempo per occuparsi del romanzo, Sanderson lo ha fatto trasformare in graphic novel. Chi fosse interessato alla versione originale e non rifinita di White Sand può comunque averla facilmente con il semplice gesto di iscriversi alla newsletter di Sanderson.

A confronto con Dark One quello di White Sands è un progetto semplice, che si esaurisce nel graphic novel, anche se le vicende narrate sono importanti in un’ottica più vasta.

Il protagonista di Dark One è un ragazzo capace di vedere mondi strani e fantastici, che tutti reputano semplici allucinazioni. In realtà ciò che lui continua a vedere è un mondo reale nel quale è stata profetizzata la sua venuta sotto forma di tiranno che distruggerà una terra abitata da insolite creature, attraversata da sporadiche correnti elettriche e avviata verso l’oscurità.

In Mistborn. L’ultimo Impero Sanderson aveva narrato di un mondo in cui le profezie avevano condotto il campione delle forze del bene a confrontarsi con le forze del male, con il risultato di schiacciare gli esseri umani sotto un millennio di tirannia. Le nuove vicende saranno per lo scrittore un ulteriore modo di ribaltare l’antica storia della lotta contro l’Oscuro Signore.

Dante Di Loreto, presidente di FremantleMedia North America, ha definito Sanderson “un potente narratore e uno dei più ammirati scrittori fantasy”, e ha spiegato che “la storia di Dark One esaminerà i doppi ruoli che spesso assumiamo nella nostra vita – la capacità di essere un salvatore così come quella di essere un distruttore”, e si è dichiarato convinto che questa collaborazione renderà ancora più forte il legame fra Sanderson e i suoi numerosi fan.

Sanderson è entrato nella classifica dei besteller del New York Times sei volte, raggiungendo il primo posto sia con Parole di luce che con il suo seguito Oathbringer – romanzo che sarà pubblicato in volume unico da Mondadori nel 2019 – e ha ricevuto numerosi riconoscimenti, compreso il premio Hugo per il romanzo breve The Emperor’s Soul. Le sue opere, tradotte in oltre 35 lingue, hanno venduto più di 12 milioni di copie. FremantleMedia North America produce, fra le altre cose, American Gods, la serie basata sull’omonimo romanzo di Neil Gaiman la cui seconda stagione è attesa per il 2019 su Starz. La collaborazione si prospetta molto interessante.