Game of Thrones, o Il trono di spade com'è nota da noi, ha di nuovo vinto numerosi premi Emmy, i cosidetti Oscar televisivi, tra i quali il premio per la migliore serie drammatica.
Senza voler dare giudizi sulle serie che hanno vinto e perso questa edizione dei Primetime Emmy Award, c'è però secondo me, come per gli Oscar, da sgombrare il campo da un equivoco storico.
Ossia: il concetto di "film da Oscar" o di "recitazione da Oscar", comunemente usato come di qualcosa di elevata qualità, è una balla colossale. E questo si può traslare agli Emmy che hanno una struttura molto simile.
Gli Emmy sono il premio che l'Academy of Television Arts & Sciences, formata da professionisti della TV statunitense ad altri professionisti statunitensi.
Pertanto non sono un'attestazione di qualità assoluta bensì di popolarità presso i professionisti, di vendibilità del prodotto, anche della capacità imprenditoriale di chi ha prodotto una serie.
Insomma vincono i prodotti che meglio si sono saputi "vendere", e come sempre non dico queste cose con sdegno, ma con la consapevolezza che l'industria debba vivere di questo, per pagare stipendi alla marea di persone che vivono con la TV come facciamo noi che facciamo lavori "normali", non solo per quella punta dell'iceberg che sono "i divi".
Oltretutto i criteri di vendibilità sono del tutto statunitensi e niente affatto universali. Ogni paese ha i suoi premi alla propria cinematografia e televisione, ma gli statunitensi sono riusciti, con la grande diffusione delle loro produzioni a livello mondiale e a una efficace promozione, a rendere nella considerazione comune i premi Oscar ed Emmy un valore assoluto, quando dovrebbero essere relativi e contestualizzati.
Poi a ognuno il suo parere su vincitori e vinti, ma non credo che sia corretto solo parlare di qualità al riguardo di questi premi. O meglio, non è poi raro che vincano prodotti fatti bene, ed è inutile negare che la produzione cine-televisiva media statunitense sia un buon prodotto industriale realizzato con grande professionalità, la cui qualità media sia superiore a quella media di molti altri paesi del mondo. Ma come il film che vince l'Oscar non è il miglior film al mondo, ma solo il "campione locale", anche la serie TV che vince l'Emmy non lo vince perché sia per forza la migliore serie al mondo.
Va detto che, a differenza degli Oscar, gli Emmy non hanno premi per produzioni straniere assegnati nello stesso contesto dei premi principali, ma un premio a parte, gli International Emmy Awards. Non c'è quindi un confronto immediato con il resto del mondo.
Con tutti i mie discorsi non voglio fare polemiche sul premio a Il trono di spade, tutt'altro, ma solo ribadire che il concetto di qualità è molto soggettivo e, nel caso di questi premi, legato a variabili note solo a chi sta dietro le quinte.
La serie per la quale tifavo quest'anno era The Marvelous Mrs. Maisel, della quale qui non ho mai parlato perché non è di genere fantastico. Una serie che, pur non vincendo nella categoria regina, si è portata a casa 5 Primetime Emmy Award e 3 Primetime Creative Arts Awards (i premi tecnici), per cui non è rimasta a bocca asciutta. Vi consiglio di vederla se avete Amazon Prime Video.
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