Cosa fanno i cattivi quando non tentano di uccidere Spider-Man? La domanda è lecita e il film ha il pregio di cambiare il punto di vista dello spettatore, arrivando a farlo parteggiare per uno dei cattivi per eccellenza. Venom è tra i personaggi più complessi del mondo Marvel, nonché una delle più importanti e temibili nemesi di Spider-Man. Da oggi esce nelle sale con una pellicola che lo vede protagonista assoluto. E il nemico, quindi? Nessun ragno all’orizzonte, ma una creatura ancora più terribile del nero parassita dai denti affilati.

Eddie Brock intervista Carlton Drake in Venom.
Eddie Brock intervista Carlton Drake in Venom.

La storia di Venom inizia con una missione spaziale, organizzata dalla Life Foundation per ordine del fondatore Carlton Drake (Riz Ahmed). La navicella è impegnata a portare sulla Terra dei campioni di forme di vita aliena. Un incidente durante il rientro sul pianeta, però, fa precipitare la navetta, permettendo la fuga di uno di questi esseri.

Eddie Brock (Tom Hardy) è un giornalista d’assalto, determinato ai limiti dell’incoscienza, che conduce un’inchiesta per smascherare dei presunti esperimenti su soggetti umani operati da Life Foundation. L’affronto a Drake gli distrugge la carriera e il fidanzamento con Anne Weying (Michelle Williams). Convinto ormai di non avere nulla da perdere, Brock porta segretamente avanti la propria indagine, senza avere la minima idea di andare incontro a un primo contatto molto particolare.

Tom Hardy e il regista Ruben Fleischer sul set di Venom.
Tom Hardy e il regista Ruben Fleischer sul set di Venom.

Ruben Fleischer, già regista, tra altre cose, di Benvenuti a Zombieland e un paio di episodi di Santa Clarita Diet, dirige una storia che non brilla particolarmente per originalità, facendo talvolta percepire delle vere e proprie forzature narrative. A conti fatti si tratta dell’ennesima versione di Dottor Jekyll e Mr. Hyde, girato in salsa fantascientifica e organizzato secondo il canovaccio di Iron Man, L’incredibile Hulk e Ant-Man: il protagonista ottiene un potere/armatura, il nemico ne ottiene uno più pericoloso/potente e lo usa per scopi malvagi, si scontrano, conclusione.

Nonostante questo, la forza del film risiede nei personaggi, raggiungendo addirittura momenti di intimismo e un arco di crescita accettabile, per essere una storia di origini e il primo approccio al grande pubblico verso Venom (il simbionte di Spider-Man 3 non è che un’eco lontana nella memoria collettiva). Naturalmente, tutto va ridimensionato nella misura della pellicola che, ricordiamo, tratta di alieni parassiti, irti di denti e con artigli letali che se le danno di santa ragione.

Eddie Brock esplora i laboratori di Life Foundation in Venom.
Eddie Brock esplora i laboratori di Life Foundation in Venom.

Un intrattenimento che scorre via senza fatica, privo di grosse pretese, ma sprovvisto di momenti morti. Di morti, invece, se ne contano diversi, ma non abbastanza da elevarlo al grado di violenza annunciato dal regista durante la campagna promozionale. L’azione non manca di certo e i dialoghi non brillano per originalità, però qualche battuta è capace di strappare un sincero sorriso.

Il tono della vicenda passa facilmente da scontri piuttosto violenti a momenti goliardici, in maniera bilanciata. Si potrebbe pensare che alcune scene tra Eddie Brock e Venom siano troppo leggere, per essere la storia di un cronista che ospita un parassita, pardon, simbionte, nel proprio corpo. Però, se è vero che in cambio Venom offre al proprio ospite una forza disumana e terrificante, la loro profonda connessione permette ai due anche di conoscersi meglio e, probabilmente, stemperare la paura iniziale.

Reid Scott, Michelle Williams e Tom Hardy sul set di Venom.
Reid Scott, Michelle Williams e Tom Hardy sul set di Venom.

Eddie Brock e Venom, nonostante siano i protagonisti della pellicola, non si elevano al grado di eroi. Sono semplicemente due esseri sovversivi che cercano di sopravvivere e migliorare la propria condizione. Tutto questo fino allo scontro con Drake che ospita il simbionte Riot, ancora più letale di Venom, la creatura che è riuscita a sfuggire dallo schianto della navicella. Al momento del regolamento dei conti con il malvagio antagonista, possiamo intravedere un nuovo scopo nei due personaggi principali, che diventano realmente tutt’uno, Noi siamo Venom, trasformandolo nel Protettore Letale ben conosciuto dai lettori dei fumetti.

Venom.
Venom.

Il film non è direttamente connesso ad alcun universo cinematografico. Non ci sono rimandi allo Spider-Man di Raimi, agli Amazing Spider-Man, né al Marvel Cinematic Universe. Eccetto una figura ricorrente nei film della Casa delle Idee, ben riconoscibile attraverso il suo inconfondibile sorriso.

La pellicola si presenta quindi come un titolo completamente nuovo, idealmente il primo capitolo per un universo interamente dedicato a Venom e ai simbionti, ma che vive di vita propria. Molte impressioni che già girano sul web non mentono, sembra veramente progettato come nell’era pre-MCU. Non che questo sia del tutto un male, ovviamente. Gli appassionati del Venom a fumetti dovranno mettersi il cuore in pace: si troveranno di fronte a una rielaborazione del personaggio, che condivide alcuni poteri con la propria controparte di carta, ma che ne possiede altri del tutto nuovi.

Seguendo l’ormai consolidata tradizione Marvel, a metà e alla fine dei titoli di coda saranno presenti ben due ulteriori scene. Non vi sveliamo nulla, ma vi consigliamo di restare comodi fino alla fine. Ve lo consigliamo molto, molto caldamente.

Bonus: l’angolo delle citazioni

La sequenza iniziale ha preso sicuramente ispirazione dal trittico di episodi intitolati Il costume alieno, che introducono Venom nella serie animata dell’Uomo Ragno del 1994. Anche sul piccolo schermo il simbionte arriva sulla Terra tramite uno shuttle in missione spaziale. Nel film, quasi distrattamente, viene rivelato il nome di uno dei piloti della navetta, tale Jameson. Vi dice nulla? J. Jonah Jameson è l’irascibile direttore della testata Daily Bugle dove lavora Peter Parker come fotografo. Nella serie animata, il figlio di Jameson è uno degli astronauti coinvolti nell’incidente. Siamo convinti che questo omaggio nella pellicola non sia casuale.

Inoltre, l’intera vicenda ha luogo a San Francisco. Proprio la città dove nei fumetti Venom si ritira in seguito a una tregua con l’arrampicamuri. Da quel momento, nel 1993, prende il via una saga a parte, intitolata Venom: Protettore Letale.

Il figlio di J. Jonah Jameson ricoperto dal simbionte in un fotogramma tratto dalla serie animata dell'Uomo Ragno del 1994.
Il figlio di J. Jonah Jameson ricoperto dal simbionte in un fotogramma tratto dalla serie animata dell'Uomo Ragno del 1994.

Nel film, però, Eddie Brock si trova già a San Francisco, ben prima di fondersi con il simbionte. In un dialogo, si evince che si fosse trasferito lì dopo essere stato cacciato da New York. Secondo chi vi scrive, ispirandosi dalle vicende avvenute nei fumetti, il trasferimento potrebbe essere avvenuto in seguito a un confronto piuttosto acceso tra Eddie Brock e Peter Parker, che ha smentito i suoi articoli basati su una fonte fasulla pur di ottenere uno scoop, facendolo licenziare dalla testata. Persino in questo film Eddie non si fa molti scrupoli a utilizzare sistemi poco etici per ottenere i risultati sperati, anche se in questo caso si tratta di un comportamento sbagliato per una buona causa. Perciò, mentre Eddie è occupato a tenere a bada un alieno assassino a San Francisco, non è detto che un amichevole Spider-Man di quartiere non stia volteggiando tra i grattacieli di Manhattan. Solo che non lo vediamo.

Venom.
Venom.