Prendete uno sceneggiatore che è ormai diventato uno degli scrittori di punta del fumetto italiano. Affiancategli un disegnatore che con il proprio stile ha fatto scuola al punto da essere universalmente riconosciuto come un maestro del fumetto italiano. Aggiungete un’icona del fumetto mondiale come l’Uomo Ragno, mescolate il tutto e avrete un mix perfetto!

Il segreto del vetro, la prima storia italiana dell’Uomo Ragno alla quale hanno lavorato Tito Faraci (Topolino, Diabolik, Dylan Dog, Magico Vento) per i testi e Giorgio Cavazzano (Topolino, Altai & Jonson, Capitan Rogers, Timothée Titan) per i disegni, è un’avventura molto particolare, che vede Peter Parker inviato da J.J. Jameson a realizzare un reportage in Italia, in una città unica al mondo, inimitabile, che almeno una volta all’anno si popola di gente in costume: naturalmente stiamo parlando di Venezia e del suo carnevale.

Ma Il segreto del vetro non è una parodia delle storie del Tessiragnatele. Tutt'altro: nell’avventura, trovaimo l’Uomo Ragno che si muove in un ambiente lagunare fra calli e campielli. Il lettore manmano che la storia va avanti, viene a conoscenza di un terribile mistero che affonda le sue radici nell'isola di Murano e ruota intorno a una creatura maledetta, l’inquietante conte Alvise Gianus, scienziato e alchimista che “consacrò all’arte della fabbricazione del vetro la propria vita. E, in un certo senso, anche la propria morte…”.

Questo progetto, nato durante Lucca Comics 2002 da un’idea di Tito Faraci, ha coinvolto subito il disegnatore prescelto e lo staff di Marvel Italia.

Come hanno ricordato gli stessi autori infatti, senza l’apporto di Enrico Fornaroli, che ha magistralmente supervisionato la storia e di Max Brighel, che più volte con la sua omniscenza ragnesca ha aiutato Faraci a cavarsi da situazioni difficili, la storia non avrebbe mai visto la luce.

L’ambientazione della storia deriva dal fatto che Venezia oltre ad essere una delle città più conosciute al mondo è la città dove Cavazzano vive e che nonostante ciò non ha mai avuto occasione di disegnare.

Anche l’uscita nelle edicole e nelle fumetterie di questa prima storia italiana di un personaggio fumettisticamente importante come l’Uomo Ragno è stata ampiamente differenziata.

Un anno dopo il suo concepimento a Lucca Comics 2003, la Marvel Italia ha infatti presentato un volume cartonato per fumetterie con tavole in bianco e nero della storia di Faraci e Cavazzano accompagnata da ampi stralci di sceneggiatura e piccole biografie degli autori.

Gennaio del 2004 invece ha visto uscire l’albo nelle edicole sempre per i tipi della Marvel Italia. In questo caso la storia è stata impreziosita dai colori della tavolozza elettronica di Nardo Conforti.

Insomma, un progetto impegnativo al quale la Marvel Comics ha lavorato con grande entusiasmo.