Il primo giorno di Lucca Comics & Games si è aperto con l’incontro per la stampa con un grande sceneggiatore dei comics americani, nientemeno che Jim Starlin, il creatore del villain Thanos.

Negli ultimi anni, grazie al grande schermo, abbiamo tutti imparato a conoscere il personaggio di Thanos. La prima apparizione del folle titano avviene nel lontano 1973 in un albo di Iron Man; nato dalla mente dello sceneggiatore Jim Starlin è divenuto uno dei più grandi antagonisti nel Marvel Universe fino ad arrivare alla sua trasposizione cinematografica conclusasi recentemente con Avengers: Endgame.

Avengers: Endgame

Avengers: Endgame

Articolo di Emanuele Manco Mercoledì, 24 aprile 2019

La recensione no spoiler dell'entusiasmante capitolo finale della saga degli Avengers.

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Come nasce un eroe

L'autore ci ha raccontato di come nascono i suoi personaggi e della visione introspettiva del concetto di superumano. Starlin ha spiegato che durante la stesura della sceneggiatura non pone distinzione tra umano o super, perché fondamentalmente all'inizio sono tutti umani. Il suo processo creativo si focalizza sul lavorare sulla motivazione che porterà il personaggio a compiere determinate scelte e azioni, indifferentemente se questi sono umani, alieni, robots o animali.

Nello sceneggiare sono sempre a mio agio nel passare dall'umano al non umano.

Detto questo Starlin ha fatto un'altra importante precisazione, ovvero sostiene di non credere né alla figura del villain né a quella dell'eroe. Infatti nessuno dei suoi personaggi lo è appieno. Come nella vita reale, ciascuno è caratterizzato da varie sfumature sulla linea tra il buono e il cattivo, nessuno si trova mai nei punti estremi di questa linea. Anche Thanos, ha fatto notare, è stato molte volte una minaccia per l'intero universo, ma in più di un’occasione ne è stato anche il salvatore.

Il segreto del silenzio é la fiducia

Jim Starlin al Press Cafè di Lucca Comics & Games 2019.
Jim Starlin al Press Cafè di Lucca Comics & Games 2019.

Lo sceneggiatore ha parlato poi dell'uso dei silenzi in alcune scene delle sue storie. Per silenzio nei comics si intende quelle sequenze dove viene narrata una storia senza bisogno di alcun testo. L'abilità di utilizzare il silenzio, ha affermato, nasce da un elemento fondamentale. Ovvero la fiducia. Fiducia nel disegnatore che in seguito lavorerà sulla sceneggiatura, fiducia nelle sue capacità di comunicare un'emozione senza scrivere parole.

A volte, lavorando con disegnatori che non possiedono questa capacità, la sceneggiatura deve adattarsi diventando molto più pesante e ricca di dialoghi per ottenere lo stesso effetto comunicativo. Prima di passare a un'altra domanda ha dichiarato, sorridendo, il vero motivo dell'uso dei silenzi nelle sue sceneggiature: Il perché è semplice… sono pigro! Più silenzi ho nelle mie storie, meno ho da scrivere!

La crociata di Starlin

Nelle opere di Starlin molte volte è presente il tema religioso e iconografico, ma qual è nella vita dell'artista il rapporto con la religione? L'autore ha spiegato che ha passato l’infanzia in una scuola cattolica e, una volta cresciuto, ha prestato servizio militare. Queste esperienze lo hanno costretto sempre più a combattere contro le autorità. Sono nate da lì molte idee che usa nelle proprie sceneggiature.

Mi sono trovato a opporre resistenza contro figure autoritarie. Il mio scetticismo è cresciuto di pari passo nei confronti di queste organizzazioni e questo si riflette molto nelle mie storie.

Dal fumetto al grande schermo

Thanos
Thanos

La curiosità sul personaggio cinematografico di Thanos è molto alta e le domande a riguardo non sono certo mancate. L'antagonista in cellulosa degli Eroi più potenti della Terra è molto differente dal personaggio scritto da Starlin per i fumetti, con un background e motivazioni diverse. Senza alcuna esitazione lo sceneggiatore ha affermato di essere comunque orgoglioso della trasposizione e che è principalmente per motivi di diritti se Thanos non ha avuto lo stesso background della sua controparte cartacea. Molti dei personaggi visti nel fumetto di Infinity War erano di proprietà di Fox Studios. Era inevitabile, lavorando con i personaggi a disposizione, dovere per forza cambiare qualcosa.

Penso che chiunque creda che l'adattamento per l'industria cinematografica di un lavoro nato per la carta debba essere una copia esatta dell'originale sia uno sciocco.

Josh Brolin come Thanos in Guardiani della Galassia
Josh Brolin come Thanos in Guardiani della Galassia

Schwarzenegger come Thanos

Restando in tema cinema lo sceneggiatore ha regalato un aneddoto, raccontando che all'inizio aveva pensato a un doppiaggio successivo per l'antagonista di Infinity War, con una voce come quella di Idris Elba o Arnold Schwarzenegger, ma poi grazie all'interpretazione di Josh Brolin si è dovuto ricredere preferendo la voce dell'attore per Thanos.

Il lavoro fatto da Brolin per il personaggio di Thanos è stato eccezionale e adesso non ci vedrei nessun altro in quel ruolo.

Jim Starlin, l'uomo che uccise Robin

Ricordiamo che Starlin è anche l'autore di una saga che ha scosso il mondo dei comics: Batman: una morte in famiglia. In questa saga viene narrata la morte del ragazzo meraviglia, Robin. Ciò che non sappiamo sono le vicende che vedono protagonista lo scrittore dopo quegli eventi. Molta gente arrabbiata lo aveva additato come l'assassino di Robin, cosa che lo ha fatto sempre molto ridere. L’assassino sarebbe lo sceneggiatore quando da anni, nelle storie, il ragazzo viene portato di notte da un adulto vestito di nero e grigio a combattere il crimine vestito di colori primari.

Gli mancava solo un cartello con scritto “Hey! Sparatemi!”

La DC Comics, prima di decretare la fine del dinamico duo, chiamò ai voti la popolazione americana: con una telefonata del costo di 50 cent – l'autore ha sottolineato il costo di 50 cent ridendo -, si poteva scegliere se salvare o lasciar morire Jason Todd. Naturalmente il pubblico votò per la morte del giovane, ma ancora oggi lo sceneggiatore è visto come il solo assassino della spalla di Batman.

A sinistra, la sequenza dell'assassinio di Robin (Jason Todd) per mano del Joker da Una Morte in Famiglia; a destra, la teca con il costume del personaggio conservata nella Batcaverna ne Il Ritorno del Cavaliere Oscuro
A sinistra, la sequenza dell'assassinio di Robin (Jason Todd) per mano del Joker da Una Morte in Famiglia; a destra, la teca con il costume del personaggio conservata nella Batcaverna ne Il Ritorno del Cavaliere Oscuro

Il vero nemico con cui Starlin ha dovuto fare veramente i conti, però, è stato il reparto merchandising.

Sì, perché pur avendo fatto un pezzo di storia dei comics con quella saga, ha ricordato lo scrittore, la redazione si era scordata di avvisare il reparto del merchandising della morte di un personaggio così importante, finendo poi per ritrovarsi con borse per il pranzo, vestiti, giocattoli e altri prodotti che rappresentavano un eroe ormai scomparso. Questo fece infuriare anche i piani alti e indovinate su chi ricadde in seguito tutta la colpa. Naturalmente Jim Starlin ha raccontato tutto questo sempre con un grande sorriso sul volto.

Me ne pento…

Prima di concludere l'incontro gli viene posta un'ultima domanda: di che cosa si pente nella sua carriera il padre di Thanos e di altre innumerevoli storie straordinarie che hanno lasciato un segno nella storia dei comics? Senza pensarci un attimo, Starlin ha ammesso, un po' vergognandosi e un po' ridendo, ciò che tutti già immaginavano: Senza dubbio, l'elicottero di Thanos.

L'elicottero di Thanos omaggiato da Hot Wheels al San Diego Comic-Con 2018. (Foto: Marvel.com)
L'elicottero di Thanos omaggiato da Hot Wheels al San Diego Comic-Con 2018. (Foto: Marvel.com)