La famosa saga Tales of, videogiochi di ruolo sviluppati da Tales Studio e prodotti da Namco, ha esordito nel 1995 sul Super NES col titolo Tales of Phantasia; per gli inizi di febbraio è prevista l’uscita negli Stati Uniti dell’ultimo sequel, Tales of Legendia, un videogame che combina caratteristiche tipiche dei GdR a quelle di un action game e di un picchiaduro, il tutto ambientato in un mondo 3D colorato e vario.

Da qualche tempo è attivo il sito del gioco, che trovate alla fine di questo articolo tra le Risorse in rete, sul quale reperire notizie e informazioni utili come, per esempio, l’incipit della trama riportato di seguito.

Senel Coolidge, un giovane esperto nella speciale tecnica chiamata eres, è alla deriva sulle pericolose acque di un oceano con la sorella Shirley. La fame aumenta e le forze vengono meno, tutto sembra perduto, ma un’isola misteriosa appare all’orizzonte, riaccendendo le speranze dei naufraghi. Quando i due raggiungono la terra ferma, scoprono di non trovarsi su un’isola qualunque, ma su un’enorme e strana nave: la Legacy.

L’assaggio della trama è promettente e la grafica sembra all’altezza dell’ambientazione, viste le numerose immagini reperibili in rete (ne trovate molte al link tra le Risorse in rete).

La prima cosa che salta all’occhio è l’accenno alla strana arte denominata eres; di che si tratta? In pratica, è la capacità di avvertire e convogliare minuscole particelle di energia intrappolate nell’aria, per realizzare incantesimi offensivi e difensivi, inquadrati, per lo più, in due classi: Iron e Cristal. Le magie invocate dai personaggi sono varie e spettacolari, ma alcune sono talmente anomale e potenti da non trovare posto nelle suddette categorie.

Gli adepti capaci di usare l'eres vengono detti eren e si riconoscono dal bagliore che ne illumina le dita quando fanno ricorso alla magia.

Segnaliamo due particolarità di questo gioco.

Un disegno dei due protagonisti dal sito del gioco
Un disegno dei due protagonisti dal sito del gioco
La prima è il sistema che regola i combattimenti; si tratta del cosiddetto X-LiMBS (Crossover Linear Motion Battle System), che combina il tradizionale Linear Motion Battle System (LMBS), visto nei titoli precedenti della serie e tipico dei picchiaduro in 2D (si pensi a Street Fighter), alle modalità di gioco di un picchiaduro come Soul Calibur; in pratica, si tratta di una tecnologia che sfrutta sia quanto di buono c’era nel sistema di combattimento dei vecchi picchiaduro 2D, sia le spettacolari possibilità offerte dalla grafica tridimensionale, riducendone i problemi di giocabilità (in alcuni picchiaduro 3D i personaggi si sovrappongono, azzerando la visuale e scatenando la frustrazione nei giocatori).

Seconda caratteristica degna di nota (una vera chicca), è il fatto che la grafica dei personaggi è curata da Kazuto Nakazawa, conosciuto per aver lavorato sulle sequenze animate di Kill Bill: Vol. 1.