I

La strega alza le braccia. Gli amuleti e le perline di vetro appesi alla sua tunica guizzano nella penombra.

Avverto nell’aria una forza che trae scintille dalle nostre cotte di maglia.

I miei compagni si sono accovacciati per terra e mi si stringono intorno, fissano sospettosi il fumo bianco che si leva dal braciere al centro della capanna. Li vedo biascicare sottovoce le poche preghiere che conoscono, e anch’io mi tocco leggermente lo scapolare di San Michele nascosto fra la camicia e la cotta.

La strega arriccia il labbro in un sorriso di scherno. Non teme i santi, la sua è una magia più forte.

L’aria sembra farsi mano a mano più densa mentre il fumo si sta rischiarando come per un sole interno.

In un angolo gli occhi gialli di una capra brillano come due monete malevole; penso ai denari di Giuda, al tradimento, ma io non sto tradendo, è per il mio sire che faccio tutto questo. E se mi sto dannando l’anima, è ben poca cosa a confronto di tutto quello che devo al mio signore.

Il molosso che Guglielmo mi ha regalato è inquieto, scopre i denti in un ringhio sordo. La strega soffia sul braciere facendovi guizzare improvvise fiamme azzurre in un odore pungente di metallo. Il cane corre ad acquattarsi lontano guaiolando, la coda stretta fra le gambe.

Dietro la capanna i porci stanno urlando già da tempo, picchiano impazziti contro le assi. Sento i nostri cavalli nitrire imbizzarriti, gli zoccoli tuonanti contro il suolo compatto come selce.

Le mani contratte sulle spade, i miei compagni attendono un ordine con gli occhi vitrei di spavento.

Fuori il vento eterno del Cotentin ha cessato di colpo di sbattere alberi e rocce. Un silenzio arcano, irreale, si abbatte su di noi immobilizzandoci come uccelli nel vischio.

Raccomando la mia anima a San Michele, spero che capisca le ragioni di questo mio gesto. E’ un guerriero anche lui in fondo, è un soldato e Domeneddio è il suo sire, così come il mio è Guglielmo il Bastardo. Io sono un buon cristiano, sono sempre stato devoto, ma ora temo che la magia dei santi non basti, ce ne vuole anche un’altra più antica, più forte.

I miei compagni hanno stretto i denti e si sono fatti il segno della croce, ma so che mi seguiranno anche all'inferno.

La strega invoca i suoi dei nella vecchia lingua, Odino il padre e Morwolth dalla testa di corvo.

Poi non capisco più altro, mentre il luccichio degli amuleti assume un colore rosso di forgia.

II

Odore di nafta, di notte, di olio da motori e cucina da campo. Umidità fredda che sale dal mare, fari che bucano l’oscurità, si intrecciano, illuminano a giorno brandelli di spiaggia.

Abbiamo tutti un’aria livida, le mani che tremano, la risata isterica.

Le truppe aerotrasportate si stanno muovendo, dal campo di atterraggio arrivano i rombi dei motori e l’urlo delle eliche; i cacciabombardieri si preparano a partire per aprirci la strada con un bombardamento a tappeto. Operazione Overlord:i tedeschi non se l’immaginano neanche uno sbarco sul litorale della bassa Normandia, ci aspettano sulle coste del Nord, a Calais, più vicine alla Gran Bretagna.

Il frastuono è sempre più forte, mezzi anfibi, carri bulldozer, carri lanciafiamme che ci devono sostenere al momento dell’attacco.

Io sono fra quelli che sbarcheranno per primi, alla Pointe du Hoc, con gli altri Rangers. Per il momento inganniamo l’attesa facendo battute di spirito idiote e fumando fino a bruciarci i polpastrelli.

Un po’ in disparte alcuni soldati stanno pregando, vedo le loro labbra muoversi nelle luci intermittenti.

Rocky è figlio di italiani, di fede cattolica. Fa parte della truppe che sbarcheranno a Omaha Beach, uno dei punti più difficili. Ha un'enorme quantità di santi a cui appellarsi e li sta invocando tutti in ordine alfabetico; ogni tanto ne dimentica uno, bestemmia e torna indietro.

Leonard si è seduto su una cassa di munizioni e sta incidendo con la punta del coltello una stella di Davide dietro la sua piastrina di riconoscimento. E’ ebreo e non vuole per errore ritrovarsi sepolto sotto una croce. Il mese scorso si è fatto tatuare la stella sul petto, ma ora teme che una bomba gli bruci la carne e cancelli il tatuaggio.

Stanno caricando le armi. Ordini e contrordini bucano l’aria come fori di sigarette. Dall’alto dei pali i gabbiani sbattono le ali urlando con voci rauche di malaugurio.