Don Oreste Benzi chiede al ministro dell'Interno Beppe Pisanu e al sindaco di Milano Gabriele Albertini «di opporsi all'entrata dell'orrore di Marilyn Manson».

«Di nuovo il triste annuncio per l' arrivo di Marilyn Manson la prossima settimana a Milano, la rock star degli orrori e del satanismo che si vanta di macinare ossa umane e di avere avuto il mal di testa dopo averle fumate; scrive musica inneggiando all'odio, alla pazzia e alla morte», afferma in una dichiarazione il presidente dell'associazione Comunità Papa Giovanni XIII.

«Il suo ultimo album, The golden age of Grottesque (Grottesque è una chiesa satanica) - dice il sacerdote riminese - è tutto un inno spaventoso al vuoto, al nichilismo e alla perdizione dell' individuo. Ammette di avere una doppia personalità, anzi se ne vanta e non si sente in colpa per i 15 tra scolari e insegnanti che sono stati massacrati alla Columbine School di Denver da chi si ispirava alla sua musica. Divulga la sua immagine appesa a una croce dissacrando il crocifisso e dichiarandosi l'anticristo e il suo stesso nome si ispira a Charles Manson capo della setta satanica che nel '68 uccise Sharon Tate, moglie di Polansky».

«Ecco perchè - spiega don Benzi - l' Associazione Papa Giovanni XXIII non può restare in silenzio di fronte ad un avvenimento di cui non si vuole fare scalpore ma che invece deve essere denunciato. In questi tempi in cui si lotta contro il terrorismo, la nostra Italia apre le porte ad un concerto cui assisteranno in maggioranza adolescenti che subiranno l' incitamento alla violenza, alla trasgressione e indirettamente all' assassinio. Questi adolescenti, terra di nessuno, vittime del vuoto di ideali e di moralità che assistono all' imposizione di leggi scandalose e immorali, vengono spinti all' orrido e alla delinquenza attraverso spettacoli permessi dalle autorità che invece dovrebbero difenderli da queste sciagure».

Anche Bonatesta di An contro lo show della rockstar: «Il concerto di Marilyn Manson andrebbe vietato ai minori di 18 anni, come avviene per i film o per le pubblicazioni che presentano contenuti inadatti ad un pubblico di minori». Lo afferma il senatore Michele Bonatesta, componente della direzione nazionale di AN e membro della commissione di Vigilanza sulla Rai, auspicando che «tanti genitori si assumano la loro responsabilità di educatori non consentendo ai propri figli di andare al concerto di Manson».