Sono comparsi sulla scena fumettistica statunitense nel 1963 appena tre mesi prima dell'esordio dei famossissimi X-Men, ai quali vengono spesso paragonati. Proprio come gli uomini X, i componenti della Doom Patrol sono dei paria... anzi, dei veri e propri freaks! Ma il loro aspetto e potere sono ancora più bizzarri. A differenza degli allievi di Xavier, non tentano di sottrarsi alla propria condizione di reietti. E non combattono nemici altrettanto concreti di quelli degli X-Men.

La tentazione di mettere a confronto i due supergruppi sembra tuttavia destinata a crescere nei prossimi tempi. Warner Bros. Pictures ha annunciato l'avvio della produzione di un adattamento cinematografico dei fumetti dedicati alla Doom Patrol. Il compito di scrivere la sceneggiatura è già affidato a Adam Turner.

La notizia non potrà essere accolta che con entusiasmo e attesa anche dai fan italiani del gruppo che, al pari di quelli d'oltreoceano, non sono numerosissimi ma incredibilmente fedeli e inossidabili. Destino condiviso da tutte le creazioni artistiche non di facile presa ma geniunamente riuscite nella loro atipicità.

Il vecchio...

La serie fumettistica originaria - creata da Bob Haney, Arnold Drake e Bruno Premiani - durò fino al 1968, anno in cui fu soppressa.  Era ormai evidente che i superesseri Robotman, Elasticgirl e Negative Man, guidati da Niles Caudler (quarto membro del gruppo, ma paralitico e costretto a girare su una sedia a rotelle - altro parallelo con gli X-Men) non avrebbero mai potuto competere supergruppi DC Comics dotati indubbiamente di appeal ben più immediato, quali ad esempio la Justice League of America.

Pressata dai fan negli anni successivi, DC Comics ha tuttavia tentato a più riprese un rilancio del supergruppo. Ha varato perciò miniserie dedicate, alle quali non ha fatto seguito un ritorno di fiamma significativo da parte del pubblico.

La svolta definitiva è giunta solo nel 1987, grazie a una strategia di rilancio la cui efficacia (il senno del poi è una scienza esatta) oggi sembra quasi ovvia: esasperare i tratti peculiari della serie, quelli che ne avevano fatto un cult fra un ristretto numero di appassionati,  sfornando un nuovo prodotto che si rivolgesse inequivocabilmente a quel tipo di pubblico.

...e il nuovo...

Niente più mezze misure. Basta patetici esercizi di equilibrismo per conciliare ispirazioni affini al fantastico letterario più immaginativo con trame stritolate fra i piatti canoni del fumetto supereroistico.

Ecco perciò chiamato alle armi un nuovo valido sceneggiatore britannico, quel Grant Morrison che si era già fatto notare per la maestria con cui aveva (renumerativamente) reinterpretato Animal Man, quasi dimenticato personaggio minore dell'universo DC Comics.

Quella di Doom Patrol diviene così, in modo molto più marcato ed efficace di quanto non già non fosse, una collana incentrata su personaggi schizofrenici e paranoici, ai quali spetta affrontare e districare situazioni oniriche e psichedeliche. Superesseri continuamente impegnati a combattere minacce (e a rifletterci su, fino al puro nonsense) generate dalle loro stesse più remote paure... mostri della propria stessa mente. Persino i loro antagonisti più acerrimi, i componenti della Compagnia del Dada, sono gente fuori di testa che professano con ferma convinzione l'assurdità dell'esistenza.

Il tutto condito da - ora cervellotiche, ora affascinanti e a volte persino ipnotiche - riflessioni angosciate nelle quali i personaggi sguazzano, sia individualmente che in gruppo, riguardo il loro ruolo nel mondo, la conoscibilità dello stesso e sul dubbio di desiderare realmente di essere accettati dalla gente normale. Insomma, un raffinato psicodramma dell'assurdo!

L'edizione italiana del lungo ciclo di storie di Grant Morrison è stata pubblicata da Magic Press. Molte copertine sono state realizzate da Simon Bisley (il creatore del personaggio Lobo), autore talentuoso che ha così contribuito ampiamente ar rilancio del supergruppo. Dopo Grant Morrison la serie è stata curata altersì da vari sceneggiatori fra cui vale la pena ricordare John ArcudiJohn Byrne.

... in attesa dei popcorn!

Non prive di meriti, anche notevoli, le interpretazione del supergruppo successive a quella dataci da Grant Morisson hanno ancora una volta stentato a conquistare un pubblico sufficientemente ampio.

Sarà curioso perciò vedere quale effetto di rilancio del fumetto potrà avere la versione cinematografica, considerato che alle normali difficoltà di trasposizione di un fumetto sugli schermi, nel caso specifico della Doom Patrol si aggiunge l'eterea riuscita della presa sul pubblico delle storie a fumetti.