DJ e Timballo, fanno finire la palla da basket nel giardino del signor Nebbercracker che ha l’abitudine di rivolgere dolci paroline a tutti i bambini che invadono la sua proprietà (sei morto, ti mangio vivo…).

Dj spera che il terrorizzante vicino non si accorga di lui, ma si illude. Nebbercracker riesce a mettergli le mani addosso, ma tutta la furia accumulata contro i ‘trasgressori’ gli procura un attacco cardiaco e si accascia fra le braccia di DJ. Mentre l'ambulanza lo porta via, la casa sembra reagire e risvegliarsi.

Il telefono di DJ squilla, la telefonata viene dalla casa e la voce incomprensibile è fatta di sinistri scricchiolii. Il messaggio di avvertimento è chiaro.

Punk, un amico di Zee, la sorella di DJ, racconta di come il vecchio fosse malvagità pura, parlasse alla casa e avesse ucciso la moglie per poi mangiarla. Molto tempo prima Nabbercracker gli aveva portato via uno splendido aquilone, lo stesso che ora la casa usa per attirarlo dentro.

La porta si apre, e il tappeto, come una lunghissima lingua, rotola fuori per catturare la vittima. E si avvicina la notte di Halloween, quando decine di ragazzi si avvicineranno alla porta per gridare ‘dolcetto o scherzetto?’

 

L’ultima stravaganza dei produttori esecutivi Steven Spielberg e Robert Zemeckis, è costata milioni di dollari e lunghe ore trascorse negli studi di animazione digitale. Ha la forma di una casa infestata dagli spettri che vive, si sradica dalle proprie fondamenta e come una furia insegue dei bambini per inghiottirli.

Monster House può contare su una grafica accattivante, se non proprio su una sceneggiatura irresistibile, e grazie all'ibrida tecnica d'animazione usata da Robert Zemeckis, sta ad Halloween come Polar Express stava allo spirito del Natale.

Peccato perdersi la versione originale, solo con i dialoghi in inglese ci si rende conto di quanta cura sia stata posta nel cogliere espressioni e sfumature di ogni personaggio e di come, finalmente, in un cartone animato le labbra si muovano in modo coerente con le parole pronunciate

Forse stiamo parlando del primo film horror per famiglia, prodotto molto adatto per la festa di Halloween, che ormai anche da noi sta avendo molto successo

Un po’ di batticuore e molto spettacolo, una mistura che sembra perfetta per tutti. Un modo divertente di passare 90 minuti per tutti i bambini al di sopra degli 8 anni. Per gli altri forse il film è un po’ troppo pauroso, ma divertente, toccante quel tanto che basta ed eccitante.

Niente sangue a ettolitri, nessuno spavento ‘gratuito’, questa casa posseduta da spettri è, per una volta, spaventosa in modo intelligente; è un viaggio al Luna Park, con immancabile giro nella casa degli orrori, cavalcata sulle montagne russe e fuochi d’artificio finali.

I dialoghi fra i tre amici sono come te li aspetti da ragazzi di dodici anni, ‘disinvolti’ e credibili, le loro azioni non sempre ragionevoli (nel pieno della pubertà tutti abbiamo fatto cose sciocche)

Il regista Gil Kenan gioca abilmente con gli spaventosi archetipi dell'immaginazione infantile, il buio e la casa stregata, e porta in vita una favola d’animazione meravigliosamente raccapricciante.

Nel film tratta i suoi personaggi con rispetto e dà credito alla loro capacità di riconoscere la fantasia dalla realtà (anche se pensa che i ragazzi siano più intelligenti dei loro genitori e vadano matti per il sesso opposto).

Un pizzico di Burton, ma con più ritmo e azione; diversamente da film animati che offrono lezioni riguardo all’importanza della famiglia, o quanto sia importante lo spirito di gruppo, Monster House sembra non voler insegnare nulla, solo spaventarvi un pochino. 

Una festa per gli occhi, e una pellicola imperdibile per chi è sempre stato incuriosito dall’inquietante casa gotica che sta alla fine del quartiere