Un film che incassa un miliardo di dollari più spiccioli (cioè un’altra sessantina di milioni) non può che generare tutta una serie di iniziative correlate, in questo o quel campo dell’entertainment.

È certamente il caso dei Pirati dei Caraibi: La Maledizione del Forziere Fantasma, che non potevano mancare nelle edicole di un paese di lettori di riviste come il nostro.

E così siamo già  al secondo numero di Pirati dei Caraibi Magazine, una miniserie di sette numeri mensili dedicati a capitan Jack Sparrow e i suoi.

Come spesso accade per i prodotti Disney, il magazine viene prodotto in Italia per poi essere tradotto e distribuito in vari paesi. La cosa non può che farci piacere, come siamo contenti di notare che i nostri bravi fumettisti nostrani si lanciano in iniziative legate al fantastico come Wizards of Mickey sulle pagine del Topolino. Ve ne avevamo parlato qui in un bell’articolo di presentazione: notizie/6547/.

Ma torniamo ai nostri pirati. Il magazine presenta articoli legati al mondo della filibusta, rubriche e giochi, ma soprattutto due storie a fumetti che narrano avventure ambientate nel periodo dei primi due film, del tutto nuove, con personaggi conosciuti e comprimari mai visti al cinema.

La prima storia è sempre di dodici pagine e ha toni dark, mentre la seconda è solo di quattro e ha toni più umoristici. Non mancheranno, naturalmente, un Jack Sparrow di china affiancato dal coraggioso Will e dalla bella Elizabeth.

Il target di pubblico è quello dei preadolescenti, e il tutto è impostato di conseguenza. La stessa cosa, però, bisogna ammettere vale per il Topolino; eppure non lo comprano certo solo i bambini.

Il magazine dovrebbe essere in edicola già il secondo numero, mentre il primo era uscito il 15 settembre.

I nomi che lavorano alle storie sono tutti artisti Disney. Fra gli sceneggiatori Stefano Ambrosio, Alessandro Ferrari, e Michele Foschini; fra i disegnatori Graziano Barbaro, Gianluca Barone, Lucio Leoni e Gianmarco Villa, tanto per citarne alcuni.

Pirati dei Caraibi Magazine sarà lanciato in Germania, Inghilterra, Norvegia, Svezia, Grecia, Danimarca, Polonia, Portogallo, Russia, Spagna; mentre i fumetti troveranno altre sedi in riviste di Australia, Nuova Zelanda e Stati Uniti.

Non mancherà nelle nostre edicole anche l’adattamento a fumetti del film vero e proprio, omonimo alla pellicola, uscito il 5 ottobre nello stesso stile dei comic che si trovano nel magazine.

Un’invasione di pirati anche da noi come negli States? Certo, ma oltreoceano la cosa comincia a non accontentare proprio tutti.

 

La Tom Sawyer Island
La Tom Sawyer Island
Accade a Disneyland, in California, storico parco divertimenti Disney, dove non è bastato aggiungere gli animatronic di Jack Sparrow e Barbossa alla giostra Pirates of the Caribbean, cui La Maledizione della Prima Luna si è ispirato (notizie/6022/).

Pare che gli amministratori del parco abbiano deciso di intervenire sulla Tom Sawyer Island, una serie di isolotti inseriti in quella parte del parco che riproduce ambientazioni suggestive del sud degli Stati Uniti, compreso un pezzo della storica città di New Orleans. Non lontano dall’attrazione dei pirati, naturalmente.

L’Isola di Tom Sawyer è naturalmente ispirata ai personaggi del grande scrittore americano Mark Twain, una delle penne più illustri di tutti i tempi, che ha incantato generazioni di giovani con le Avventure di Tom Sawyer e le Avventure di Huckleberry Finn.

Ora, si è deciso che le grotte, le zattere e le capanne sui salici che pucciano i rami nel Mississippi siano un tantino troppo mosci per i giovani di oggi, e così tutto verrà smantellato, per costruire al suo posto una Jack Sparrow Island, coi suoi cannibali, pirati maledetti e locande della città di Tortuga. Il tutto dovrebbe costare sui 28 milioni di dollari.

Il problema è che con l’Isola di Tom Sawyer (insieme ad altre giostre più piccole e meno “storiche”) se ne vanno via cinquant’anni di storia del parco; senza contare che l’attrazione di Tom Sawyer era stata voluta e in parte progettata dallo stesso Walt Disney.

Molti fan adesso protestano, ma gli amministratori sembrano decisi a cominciare al più presto i lavori, che verranno terminati per il 25 maggio 2007, uscita al cinema di Pirates of the Caribbean: At Worlds End