Il sito www.Aintitcool.com ci segnala un probabile ritorno/remake di Street Fighter sul grande schermo, celebre videogioco già approdato al cinema con scarsi risultati.

A quanto pare Justin Marks (al momento al lavoro sul robotico Voltron) starebbe già scrivendo la sceneggiatura, e l’uscita del film potrebbe essere verso il 2008.

Questa volta la storia sarà incentrata sulla sexy e combattiva cinesina Chun Li, che nella storia originale lotta per vendicare la morte del padre.

Ovvio che possiamo classificare la cosa solo sotto la voce “rumor”. 

Ma vediamo in dettaglio di cosa stiamo parlando.

Street Fighter è un giochino da bar dei primi Anni Novanta, di quelli che ti facevano spendere tutta  la paghetta in una sera. È stato uno dei primissimi picchiaduro, quei giochi dove scegli un personaggio e combatti a uno a uno tutti gli altri, di solito in un fantomatico torneo, al meglio delle tre o più riprese. Era sviluppato da Capcom, e a casa girava su macchine tipo il Commodore 64.

 

La novità più eclatante di Street Fighter stava nel fatto che i personaggi non solo erano capaci di mirabolanti mosse di karate, ma anche di exploit quasi magici coi famosi Hadouken, bolle d’energia di grande efficacia contro l’avversario. Le si otteneva facendo fare alla manopola del giochino da bar una mitica mezzaluna verso il basso.

Nel capitolo I, Street Fighters permetteva l’uso di soli due personaggi, il giapponese Ryu e il biondo americano Ken. Poi, col numero II, un successo stratosferico, è entrata in gioco la possibilità di usare tutti i personaggi, cattivi compresi, del torneo. Street Fighter II fece scuola, creò un nuovo genere videoludico e ispirò tanti altri prodotti, come il gioco Mortal Kombat e, perché negarlo, almeno in parte il cartone animato Dragon Ball

Con sollucchero di alcuni fan, e disgusto di molti altri, il gioco è diventato un film nel 1994, per la regia di Steven E. de Souza, sceneggiatore dei Flinstones al cinema e di Judge Dredd.

Protagonista del film è il nerboruto e simpatico Jean-Claude Van Damme, nei biondi panni dell’iper gellato colonnello Guile, personaggio amatissimo nel videogioco; soprattutto perché un tantino più forte degli altri.

Va riconosciuta a de Souza la capacità di essere riuscito a inserire in una trama che non si prende troppo sul serio tutti i variopinti characters del gioco, dall’indiano allungabile al lottatore russo, dallo spagnolo con artigli tipo Wolverine al mostro brasiliano.

Per il resto è una pellicola difficilina da guardare dopo i dieci anni, almeno da sobri.

In Italia è uscito col titolo  Street fighter - sfida finale, e viene tristemente ricordato come l’ultimo film interpretato dal bravissimo Raoul Julia, indimenticato Gomez Addams al cinema, stroncato da un infarto prima dell’uscita del film nelle sale di tutto il mondo. Interpretava l’arcicattivo, il granitico M. Bison.

Naturalmente con gli anni Street Fighter ha ispirato fumetti, film d’animazione, molti altri giochi, e tutta una serie di prodotti di merchandising.

E ora un altro film?