Gianluigi Zuddas è nato a Livorno nel 1943. Il fantastico è la sua passione, diventa traduttore per l'editrice Nord e nel 1978 pubblica il suo primo romanzo. È un fantasy di nome Amazon, con cui conquista subito il favore del pubblico e della critica. Infatti vince il Premio Italia nel 1979 e il Premio Europa nel 1980. Grazie al successo ottenuto il romanzo diventerà il primo del Ciclo delle Amazzoni, comprendente altri tre titoli - Le Amazzoni del Sud (1983), Stella di Gondwana (1983), Il Volo dell'Angelo (1985) - e diversi racconti.

Fra gli altri racconti di Zuddas citiamo Per cercare Aurade (Premio Tolkien 1980) e il lavoro compiuto sul Ciclo di Solomon Kane, lasciato incompiuto da R.E. Howard. Nel 2002 infatti la Nord ha raccolto, nel volume Solomon Kane Il giustiziere, tutti i racconti di Howard, compresi quelli incompiuti, che Zuddas ha completato, e due racconti dello stesso Zuddas, che danno inizio e conclusione a tutta la saga. Altri suoi libri sono I Pirati del Tempo (1980), Balthis l'Avventuriera (Premio Italia e Premio Europa nel 1983), Le Armi della Lupa (1989), ripubblicato molto di recente con il titolo C'era una volta un Computer (vedi www.fantascienza.com/magazine/notizie/8692).

Solomon Kane, un personaggio di Howard da riscoprire
Solomon Kane, un personaggio di Howard da riscoprire
Tabula fati editore pubblica ora L'inviato del dio. Un nuovo lungo racconto, ambientato proprio nel celebre Ciclo delle Amazzoni. Nel libro, che mostra una bella copertina di Luca Casalanguida, conosceremo l'amazzone Ilsabet, un cinico extraterrestre e uno strano sacerdote. Leggiamo la quarta:

"Diecimila anni or sono, com'è ben noto, il Mediterraneo si riduceva all'enorme lago noto come Mare Interno, e sulle sue coste vivevano popoli di cui si è conservato solo un ricordo trasfigurato dal tempo. Fra essi le avventurose amazzoni e i loro feroci nemici, le Teste Nere di Sumer.

Nel suo Ciclo delle Amazzoni, ricco di quattro romanzi e vari racconti, Gianluigi Zuddas ricostruisce questo mondo affascinante con una fantasia che sembra inesauribile. L'ironia e un umorismo dissacrante sono sempre presenti nelle sue opere, oltre all'originalità delle sue trame avvincenti.

L'amazzone Ilsabet, che qui si trova alle prese con un bislacco sacerdote e un extraterrestre cinico e maschilista che si finge una divinità per farsi ubbidire da costui, è una dura soldataccia con la quale simili individui non possono scherzare. Lei ha una missione da compiere nella pericolosa terra di Sumer, e sa solo che la sua Regina le ha ordinato di portarla a termine."

L'inviato del dio, di Gianluigi Zuddas (Tabula fati, Chieti 2006, Pag. 48 - € 4,50 - ISBN-88-7475-101-X)