In primis la bellissima Rebecca Romjin-Stamos che deve in parte la sua fama a Mystica, l’azzurra eroina dei film della serie X-Men, e che apparirà quest’anno in The Punisher.

In una brevissima intervista parla del suo ruolo di “spalla” a fianco del vendicatore per antonomasia.

Lei recita nel ruolo di Joan, qual è il rapporto tra questo personaggio e Frank Castle, cioè The Punisher?

Joan è una derelitta, appena uscita dal tunnel della droga, che tenta di rimettere insieme i pezzi della sua vita. Vive nello stesso cadente edificio in cui Frank Castle (interpretato da Thomas Jane) si è rifugiato dopo la morte della sua famiglia per trasformarsi nel vendicatore. Lui è un tizio misterioso e nessuno di quelli che vivono nello stabile sa chi sia in realtà e cosa faccia. Ritengo che il mio personaggio possa relazionarsi al suo proprio per il fatto che anche lui, dopo la morte della sua famiglia, si cura poco della vita ed è un bevitore accanito.

Cosa l’ha convinta a interpretare un ruolo da perdente?

Mi stuzzicava l’idea di interpretare qualcuno che fosse stato sconfitto dalla vita. Jane è una cameriera che lotta per riprendersi la sua. Sia chiaro io non mi sono mai drogata, ma come tutti so cosa significa combattere per cercare di cambiare la propria vita.

Joan avrà lo stesso rapporto familiare con quell’imbranato di Spacker Dave e l’obeso Mr. Bumpo, come accade nei fumetti?

Spacker Dave e Bumpo diventano la sua famiglia e tra di loro si instaura un legame particolare, nessuno più fare a meno dell’altro. Formano una specie di famiglia anche per Frank diventando, e mi auguro che questo aspetto traspaia nel film, la ragione per la quale lui fa tutto quello che fa. E’ come se Frank avesse l’intuizione che esiste ancora una ragione per vivere e che al mondo esistano ancora delle persone buone.

Nel frattempo, fresca del successo ottenuto con Non Aprite Quella Porta, Jessica Biel, racconta la sua Abigail nel terzo e conclusivo episodio dello spettacolare film sul cacciatore di vampiri, Blade.

“Abigail è la figlia di Whistler, una donna psicologicamente molto forte ma nello stesso tempo chiusa in se stessa per la perdita di tante persone care per opera dei vampiri. E’ come se lei sentisse l’esigenza di fare giustizia proprio per vendicare i suoi familiari. E’ molto di più di un’eroina stoica... è incredibilmente sveglia e abile, allenata e micidiale con le sue armi. ma è una donna che fa il suo lavoro e tira avanti come se fosse invulnerabile, a tratti emergono dei momenti di vulnerabilità ma sono transitori tanto la sua imperturbabilità è forte... Non vedremo mai Abigail e Whistler insieme in questo film. Non ho mai girato una scena insieme a lui. In fondo loro non hanno un rapporto molto stretto... con lo svolgersi del film Abigail comincia a riconoscere in Blade una figura paterna ma solo perché per tutta la sua vita ha sentito parlare di lui”.