Spider-Man, Hulk, X-Men, Daredevil, I Fantastici quattro, in ognuno di questi film il geniale autore di fumetti statunitense ha fatto la sua apparizione ed è stato via via un partecipante al World Unity Festival, una guardia giurata, un venditore di hot dog, un passante che legge un quotidiano e Willy Lumpkin, il postino gentile dei Fantastici Quattro.

Sullo schermo Stan Lee non era mai stato un autista di autobus, mai prima della sedicesima puntata di Heroes, il serial che narra le vicende di un gruppo di umani che si accorge di avere superpoteri e che cerca di evitare la distruzione di New York.

Il simpatico Hiro e il saluto vulcaniano
Il simpatico Hiro e il saluto vulcaniano
Eccolo alla guida dell’autobus che condurrà il giapponese Hiro, senza dubbio il più simpatico e 'puro' (in molti casi ingenuo) dei nuovi supereroi lontano dal suo compagno d'avventure Ando. Hiro, il cui nome si pronuncia esattamente come Hero, che in inglese significa eroe, può controllare il tempo, teletrasportarsi e saluta come farebbe un vulcaniano: indice e medio separati dall’anulare e mignolo.

Solo una battuta per Stan: “Hei, amico, sei da solo?”, ma dove ci sono supereroi, dev’esserci anche lui, con i suoi baffoni sale e pepe e la sua migliore espressione sorniona che gli è valsa il soprannome di ‘Il sorridente’.

In televisione Stan aveva già fatto apparizione, per così dire, interpretando sé stesso in un episodio dei Simpson.

Speriamo di poter vedere a breve l’avvincente serie Heroes anche da noi