Proseguono le vicende narrate in The Malazan Book of the Fallen ma, almeno in questo caso, Steven Erikson c’entra poco.

La serie, una delle più innovative opere fantasy degli ultimi anni, fu progettata all’inizio degli anni ’80 proprio da Erikson e dal suo amico Ian Cameron Esslemont. Questa prima redazione, ancora rudimentale, avrebbe dovuto fungere da ambientazione per un nuovo gioco di ruolo. Il gioco, però, non venne mai realizzato.

Qualche anno più tardi i due autori realizzarono, partendo dagli elementi già stabiliti, una sceneggiatura dal titolo Gardens of the Moon. Poiché anche questa non ebbe successo Erikson ed Esslemont decisero di provare a scrivere, ciascuno per conto proprio, dei romanzi basati in gran parte su quanto avevano già immaginato insieme.

La prima fatica di Erikson, intitolata proprio I giardini della luna, fu pubblicata solo nel 1999, oltre quindici anni dopo il primo abbozzo dell’impero Malazan.

Esslemont ha dichiarato che gli sarebbe piaciuto vedere anche il suo nome sulla copertina del libro, ma che probabilmente non sarebbe stata una scelta felice sotto un profilo editoriale.

Presentare un romanzo ambientato in un mondo creato da due scrittori allora sconosciuti, Steven Erikson e Ian Cameron Esslemont appunto, basato su una sceneggiatura redatta dagli stessi autori e scritto dal primo dei due, per quanto vero, sarebbe stato un fardello un po’ troppo pesante per l’opera di un esordiente.

Per quanto riguarda Erikson, il seguito è noto: un contratto per la realizzazione di altri nove romanzi, sei dei quali sono stati già pubblicati, mentre degli altri tre al momento si conosce solamente il titolo.

Dal 2004 la saga è arrivata anche in Italia grazie alla casa editrice Armenia. Fino ad ora sono stati tradotti i romanzi I giardini della luna, La dimora fantasma, Memorie di ghiaccio (spezzato in due diversi volumi) e La casa delle catene.

Il 2004 è anche l’anno di Night of Knives, la prima opera firmata da Esslemont. Il romanzo, però, fu pubblicato dalla PS Publishing in un’edizione limitata, destinata ai soli lettori britannici.

L’edizione della Bantam Books uscita durante l’estate è quindi la prima occasione per un pubblico più ampio di conoscere l’inizio delle vicende che stanno alla base stessa della saga.

La storia narrata in Night of Knives, infatti, è ambientata nelle 24 ore in cui si consuma l’omicidio dell’Imperatore. Cronologicamente questo significa che si situa dopo quanto narrato nel prologo de I giardini della luna ma prima rispetto al corpo principale del romanzo.

L’opera di Esslemont, interamente ambientata nella città di Malaz, segue le azioni di Kellanved e Dancer.  Dopo i barlumi d’informazione ricavati dalle opere di Erikson, ecco quindi un’affascinante narrazione di alcuni degli eventi determinanti nella nascita dell’Impero che conosciamo.

Quella raccontata in quest’opera, attraverso gli occhi di una giovane donna di nome Kiska e di un militare chiamato Temper, è una notte di grande potere, nella quale i confini fra i mondi sono incerti. Altrettanto incerto è il destino di Kellanved e Dancer, anche se la posta in gioco è altissima. E fra sotterfugi e confronti all’ultimo sangue si compiono azioni capaci di cambiare il destino di Malazan e del mondo intero.

Attualmente Esslemont è impegnato nella realizzazione di Return of the Crimson Guard, la cui pubblicazione è prevista per il 2008. Con questa nuova opera, a cui ne seguiranno altre tre negli anni successivi, l’autore fa un passo avanti nel tempo, per narrare eventi contemporanei a quelli descritti da Erikson.

Poiché gli eventi principali del mondo erano già stati decisi di comune accordo dai due canadesi tanti anni fa, Esslemont ritiene che non dovrebbe avere troppi problemi a inserire la storia in un’ambientazione nota grazie alle parole di un altro autore. Pur dovendo fare attenzione a far combaciare certi dettagli, infatti, lui e il suo amico hanno sempre saputo, a grandi linee, ciò che avrebbe realizzato l’altro, e si sono vicendevolmente lasciati lo spazio per narrare le loro avventure. Ciò non esclude che ciascuno dei due possa utilizzare qualche personaggio già comparso nelle opere dell’altro.

Quanto alla realizzazione di un romanzo a quattro mani, Esslemont non lo reputa impossibile, anche se al momento non c’è alcun progetto, e anzi sono entrambi molto impegnati nella stesura delle loro opere individuali. Tanto impegnati da dover rimandare, almeno per ora, la realizzazione di quell’Enciclopedia Malazan che dovrebbe aiutare i lettori ad orientarsi più facilmente in quest’intricatissima saga.