Zelda, insieme a Mario Bros, fa parte della storia di casa Nintendo. Il personaggio Link, vestito di verde e armato di spada, salva la principessa Zelda fin dagli anni ottanta, quando ha esordito sul cartuccione dorato (invece che grigio) The Legend of Zelda, dove Nintendo per la prima volta inseriva un chip di memoria, in quanto il titolo già all’epoca risultava essere troppo lungo per essere portato a termine in un’unica sessione di gioco.

Da quel momento ogni nuova console del colosso giapponese ha avuto un titolo con protagonista il giovane e temerario Link, perfino la nuovissima Nintendo WII, uscita sul mercato proprio insieme a The Legend of Zelda Twilight Princess, gioco che sfrutta a pieno regime le potenzialità del nuovo controller Wii-mote e che quasi da solo ha decretato il successo della console lo scorso Natale.

Mancava all’appello solo la console portatile Nintendo DS per la quale non era mai uscito nessun “Zelda”. Attesa comunque giustificata considerati i giudizi entusiastici che stampa specializzata ha attribuito a The Legend of Zelda Phantom Hourglass. Il gioco è sul mercato italiano solo da ieri ma ha già canalizzato l’attenzione di tutti i possessori della piccola di casa Nintendo.

Zelda PH sembra destinato a diventare il gioco definitivo per Nintendo DS. Il pennino (il sistema di controllo originalissimo della console) viene sfruttato nei modi più strani: faremo spostare il personaggio semplicemente segnalando il punto d’arrivo sullo schermo thuch screen, risolveremo enigmi scrivendo direttamente degli appunti sulla mappa (e cancellando con la gomma se commetteremo qualche errore) affronteremo i nemici eseguendo vorticose mosse disegnando col pennino i movimenti di Link, e sempre con il pennino tracceremo la rotta che percorreremo con la nave per raggiungere le varie locazioni.

Se qualcuno non possiede ancora Nintendo DS, è giunto il momento di acquistarne una.