«Si chiama Hermux Tantamoq ed è un mite topolino orologiaio. Vive nella caotica città di Pinchester ma cerca di sfuggire al ritmo frenetico della modernità. Ama il silenzio e i piccoli piaceri quotidiani, crede al coraggio, all’amicizia e all’amore e tutte le sere scrive pensierini di ringraziamento all’universo. È un topolino tranquillo, ma il destino farà di lui un eroe per caso.» Questa la quarta delle avventure di Hermux Tantamoq: uno dei topolini più famosi della letteratura fantasy per i più giovani. Un caso letterario nato quasi per caso e da un gioco, come ha affermato lo stesso autore, Michael Hoeye in un’intervista. Pare che il nome di Hermux Tantamoq sia nato da un gioco di anagrammi. Un gioco che l’autore fece assieme alla moglie. Gli bastarono una scatola di lettere dell’alfabeto scovata in un mercatino e una mattina.

 

“A mia moglie piace giocare e così”, racconta Hoeye  “mentre aspettavamo che ci portassero il caffè, lei ha suggerito che formassimo un nome con le lettere, un nome per un personaggio immaginario. Per mia sfortuna – che poi si è rivelata una fortuna – a me sono capitate le lettere Q e X, e proprio non c’era nessun nome che contenesse quelle due lettere. Ho dovuto inventarlo. E così è saltato fuori il nome di Hermux Tantamoq ed è stato un punto di svolta nella vita della mia immaginazione, perché ha rotto ogni regola senza voler essere un atto

di ribellione. Senza voler essere un atto di ribellione.” Da qui nascono i volumi: Il Tempo non si ferma per i Topi, Le Sabbie del Tempo e Topi alla Ribalta.  

Michael Hoeye è nato a Los Angeles nel 1946, ha vissuto a New York e nell’Oregon. A New York ha intrapreso diverse carriere, è stato fotografo, agente e stilista presso il famoso Studio 54. A quasi quarant’anni decide di tornare all’università e si iscrive alla facoltà di psicologia e religione alla Union Theological Seminary di Manhattan. Dopo la laurea si trasferisce nell’Oregon dove sposa Martha Banyas, la fidanzata storica. Per lei scrive la stesura iniziale de Il tempo non si ferma per i topi, che le invia in forma di e-mail quotidiane mentre lei si trova per lavoro nel Sud Est asiatico. Cerca di pubblicarlo, ma senza successo, così ne stampa a proprie spese qualche migliaio di copie, che vanno a ruba. Così arriva l’editore e il successo mondiale. Attualmente la serie di Tantamoq conta tre titoli, tutti successi internazionali.