Con milioni di fan in tutto il mondo e miliardi di albi venduti in una cinquantina di anni di storia, è inutile star qui a spiegare il perché o il percome dell’approdo al cinema di un personaggio dei fumetti dietro l’altro. Mentre speriamo di non trovarci qui a scrivere, fra qualche anno su queste pagine di pixel, del film sulle avventure del sottoaiutante bilaterale aggiunte del cognato della sorella del postino dei Fantastici Quattro, dobbiamo sperare in una bella pellicola per il prossimo eroe Marvel del grande schermo.Questa volta si tratta di omino in calzamaglia piuttosto anomalo, un tantino più vecchio del solito e ammantato di un’aura di mistica autorità che nessun altro può vantare.

qualcuno l’avrà già capito, stiamo parlando del Dottor Strange, Signore delle Arti Mistiche e Mago Supremo del Marvel Universe.

A pronunciarsi per la realizzazione di una pellicola sull’attempato mago è il sempre bravo Guillermo del Toro, ormai comic-oriented (con i Marvel-charachter ha già avuto a che fare ai tempi di Blade 2) e senz’altro un nome da tenere d’occhio per gli appassionati di cinema fantastico di tutto il mondo.

A darci notizia della cosa abbiamo lo scooper EmpireOnline,.

Del Toro ha dichiarato ai microfoni virtuali di Empire di aver parlato della cosa nientemeno che con Neil Gaiman, che dalle pagine dei fumetti dell’osannato Sandman, passando per una serie di romanzi di successo, sembra ormai lanciato anche verso la carriera di sceneggiatore; e non che abbiano deluso le sue performance per Mirrormask, Stardust e Beowulf.

E nella dichiarazione ci sta già il fatto che il regista del Labirinto del Fauno, in odore di un incarico per l’ultra atteso The Hobbit (notizie/8536/) e un prossimo Harry Potter (notizie/8452/), non ha nessuna intenzione di portare sul grande schermo un mago metropolitano dai toni kitsch, ma una sorta di detective/mago che indaga in un mondo dell’occulto dai toni pulp.

Nulla a che fare con cose tipo X-Files – dice – ma qualcosa dalla parti della celebre rivista popolare Weird Tales, dove magie e demoni sono papabili,  oscuri, e il mondo soprannaturale è dato per scontato. Qualcosa che non si discosta molto dalla versione di china di un’altra creatura di Del Toro al cinema: Hellboy (notizie/8401/). 

 Qui il pezzo originale: www.empireonline.com/news/story.asp?.

 

Guillermo Del Toro
Guillermo Del Toro
Stephen Strange nasce sulle pagine di un comic americano nel 1963, grazie al tratto di Steve Ditko e all'inventiva di Stan Lee.

Chirurgo di fama mondiale, affetto da qualcosa di molto simile a un delirio di onnipotenza, a seguito di un incidente perde parte della sensibilità manuale. Incapace di far fronte alla vita senza il lavoro che lo rendeva tanto ammirato, si riduce quasi come un barbone. Nel folle tentativo di farsi guarire da un vecchio eremita, finisce tra le nevi dell'Himalaya, dove il suo eremita lo trova davvero: l'Antico.

Il canuto personaggio, dopo una serie di prove spirituali che faranno di Strange un uomo nuovo, prende l'ex dottore come discepolo.

Il nostro eroe finirà per diventare il Mago Supremo della Terra, il più forte e preparato nelle arti mistiche, colui che deve difendere il pianeta da tutte le minacce di origine sovrannaturale.

Mistico o no, come ogni buon newyorkese che si rispetti si compra la sua bella casetta in stile nel Greenwich Village, dove comincia a esercitare la sua attività di Mago Supremo.

Dotato di tutta una serie di artefatti mistici di incalcolabile potenza, tra cui l'onnisciente occhio di Agamotto, Strange si trova un giorno sì e l'altro anche a doversi scontrare con Dormammu, sognore di un regno extradimensionale, dalle grinfie del quale strappa la sua amata, Clea.

Le avventure di Strange hanno spesso e volentieri un sapore Lowercraftiano, specie nell'interpretazione degli autori più moderni, anche se negli anni non sono mancate le storie dal sapore prettamente supereroistico. Freddo e distaccato, Strange ha avuto spesso la parte del saggio-al-di-sopra-di-tutti, quello che spiega le cose, chiude il cerchio e scompare all'orizzonte.

Presto su queste pagine un occhio a un altro degli ambiziosi progetti di Del Toro: un mostro Frankenstein ispirato alle splendide pellicole di James Whale.