E’ stato ufficialmente annunciato dal presidente di turno della Science Fiction and Fantasy Writers of America, Michael Capobianco, dopo le consuete consultazione tenute dal comitato direttivo della medesima organizzazione che il prossimo “Gran Maestro” della narrativa fantastica, il venticinquesimo, sarà Michael Moorcock.  La premiazione avverrà durante il consueto raduno degli autori per il Nebula Awards Weekend, che si terrà dal 25 al 27 aprile ad Austin, in Texas.

Michael Moorcock (Michael John Moorcock), nato a Londra il 18 dicembre 1939, è autore sia di fantascienza che di fantasy. Divenne redattore per Tarzan Adventures nel 1956, a soli sedici anni, collaborando successivamente con Sexton Blake Library. Fu successivamente curatore della rivista di fantascienza inglese New Worlds, dal maggio 1964 fino al marzo 1971, e quindi nuovamente dal 1976 al 1996. In tutti questi anni, Moorcock incoraggiò lo sviluppo della New Wave nel Regno Unito e indirettamente negli Stati Uniti.

In questo periodo scrisse occasionalmente sotto lo pseudonimo di James Colvin, uno "pseudonimo di casa" usato da vari altri critici su New Worlds (e in seguito apparve anche un falso necrologio di Colvin, sempre su New Worlds). Successivamente arrivò anche la prima pubblicazione di un volume lungo, con Breakfast in the Ruins: un romanzo nel quale incluse un'introduzione che menzionava la precedente morte di Moorcock. L’autore adoperò spessissimo negli anni anche le iniziali “JC”, e questo non è interamente una coincidenza. Sono le iniziali di Gesù Cristo (Jesus

Il primo volume del ciclo di Elric di Meniboné
Il primo volume del ciclo di Elric di Meniboné
Christ, in inglese), soggetto di un suo importantissimo romanzo breve che risalte al 1967, e dal titolo: Behold the Man. Quest'opera, pubblicata per la prima volta su New Worlds, racconta la storia di Karl Glogauer, un viaggiatore del tempo che prende il posto di Cristo. Questo lavoro gli valse il primo Premio Nebula per la migliore novella del 1967.

Le sue opere più popolari restano tuttavia i romanzi relativi al ciclo Elric di Melniboné, aventi come personaggio principale proprio Elric di Melniboné (un personaggio, per l’epoca, fuori dagli schemi: albino, fragile, disilluso, Elric è l'imperatore dell'antichissimo impero di Melniboné, che ha governato, sotto il nome comune di "Impero Fulgido", tutto il mondo per 10.000 anni.).

Moorcock ha scritto la prima delle storie di Elric come un deliberato rovesciamento dei cliché comunemente usati nei romanzi di avventure fantasy ispirati dai lavori di Tolkien (che, Moorcock, come è noto, non ha mai apprezzato molto) chiamata heroic fantasy, così come anche il lavoro di Robert E. Howard. La popolarità di Elric ha oscurato i suoi altri e numerosi lavori, sebbene avesse inserito in questi un certo numero di temi già presenti nelle storie di Elric (basti pensare, per esempio, ai romanzi di Hawkmoon e Corum).

Una delle creazioni più popolari di Moorcock è anche Jerry Cornelius (un altro “JC”), una specie di agente segreto alla moda e dalla sessualità ambigua; come gli stessi personaggi modellati in ognuno dei diversi libri di Cornelius. Questi libri costituirono, per l'epoca, una satira più scoperta

Il trofeo Grand Master Award
Il trofeo Grand Master Award
dei tempi moderni, compresa la Guerra del Vietnam, e continuano a distinguersi tutt’oggi come un'ulteriore variazione sul tema del Multiverso. Dal primo libro di Jerry Cornelius, The Final Programme, fu tratto anche un lungometraggio.

Benché Moorcock sia conosciuto principalmente per i libri appena menzionati, ha scritto anche parecchi altri romanzi e novelle che sono ambientate sulla Terra alcuni milioni di anni dopo la fine del mondo. Non propriamente fantasy (o dark fantasy, come il suo stile di scrittura è stato spesso considerato), queste storie sono un esempio della maestria con cui l'autore si destreggia tra fantascienza, fantasy e narrativa classica.

Moorcock vede dunque riconosciuta una carriera fuori dagli schemi, meritandosi (dopo il Lifetime Achievement del 2000) il titolo di Gran Maestro della narrativa fantastica. È il venticinquesimo autore investito di questa onorificenza. Gli altri Grand Master sono stati, in ordine di premiazione:

Robert A. Heinlein (1974),

Jack Williamson (1975),

Clifford D. Simak (1976),

L. Sprague de Camp (1978),

Fritz Leiber (1981),

Andre Norton (1983),

Arthur C. Clarke (1985),

Isaac Asimov (1986),

Alfred Bester (1987),

Ray Bradbury (1988),

Lester del Rey (1990),

Frederik Pohl (1992),

Damon Knight (1994),

A. E. van Vogt (1995),

Jack Vance (1996),

Poul Anderson (1997),

Hal Clement (1998),

Brian Aldiss (1999),

Philip Jose Farmer (2000),

Ursula K. Le Guin (2003),

Robert Silverberg (2004),

Anne McCaffrey (2005),

Harlan Ellison (2006)

James Gunn (2007).