Quale affascinante potere sarebbe per noi lettori, quello di  leggere un libro e poter entrare nel mondo che viene descritto, parlare e vivere con i protagonisti di quelle meravigliose avventure.

Per Meggie e suo padre Mortimer questo sogno è una realtà che più di una volta si è trasformata in incubo, incubo che, purtroppo per i lettori che si sono affezionati alla giovane e coraggiosa ragazza amante della lettura e al padre restauratore di libri, potrebbe giunge al termine con la pubblicazione di Alba d’inchiostro (Tintentod, 2007), terzo e conclusivo romanzo della trilogia della tedesca Cornelia Funke.

I lettori hanno fatto conoscenza con la dodicenne Meggie e suo padre, Mo “lingua di fata”, stimato restauratore di libri, all'inizio di Cuore d’inchiostro (notizie/3684/), primo volume della serie.

La mamma della piccola protagonista è da tempo scomparsa misteriosamente e l'uomo e la figlia hanno cercato di colmare questo vuoto con la lettura. Sebbene la casa sia traboccante di libri e sebbene sia raro vedere Mo senza un libro, Meggie non riesce a spiegarsi come mai il padre non legga mai ad alta voce per lei.

La risposta a questo interrogativo è un segreto che purtroppo Mo non riuscirà a tenere nascosto ancora a lungo: con la sua voce è in grado di dare vita ai personaggi dei libri. A questo suo potere sono legati la scomparsa dell'amata moglie, inquietanti personaggi come Dite di Polvere e l'oscura minaccia rappresentata da Capricorno e la sua banda.

Cornelia Caroline Funke  è nata nel 1958 a Dorsten, in Westfalia. Si è laureata in pedagogia, ha lavorato per circa tre anni con bambini socialmente svantaggiati per poi passare nel campo della illustrazione di libri per ragazzi fino al momento che non decise di scrivere lei stessa libri per ragazzi ottenendo subito un grande successo in patria con romanzi come: Il cavaliere dei draghi, in cui rispetto alle tradizionali fiabe sui draghi sono gli uomini a essere pericolosi e non le leggendarie creature che lanciano fuoco; Ingraine senza paura, la storia di un'intrapendente ragazzina che riceve in dono dai genitori, maghi diplimati ma pasticcioni, un'armatura rosa che non porta altro che guiai, e Il re dei ladri che non è fantasy e che narra le avventure di due orfani in una città di Venezia magistralmente descritta.

E’ stato però il romanzo Cuore d’inchiostro vincitore del premio BookSense Book of the Year Children's Literature nel 2003, a farla conoscere in tutto il mondo, un grande successo che continuerà con Veleno d’inchiostro (notizie/6359/) anche questo vincitore dei premio BookSense Book of the Year Children's Literature.

La quarta di copertina: Esiste un mondo che prende vita dalle parole lette a voce alta da Meggie e da suo padre Mortimer, un mondo d’inchiostro in cui loro stessi sono entrati, intrecciando i loro destini con quelli di leali briganti e girovaghi mangiafuoco, folletti dei cristalli, coboldi e fate. Esiste un libro che dà l’immortalità che solo Mortimer il rilegatore sa cucire. ma quando Testa di Serpente ha chiesto per sé il Libro Vuoto, Mortimer ne ha bagnato le pagine per farle marcire lentamente. e ora anche il corpo del malvagio signore si sta disfacendo fra atroci dolori, scatenando la sua ferocia sul mondo d’inchiostro. Esiste una storia che ha preso una strada imprevista e crudele, ma non c’è scrittore che possa decidere fino in fondo dei suoi personaggi: perché non tutto è scritto, e tutti possono scrivere la propria storia e cambiarne il finale...

Cornelia Funke, Alba d’inchiostro (Tintentod, 2007) traduzione di Roberta Magnaghi

Mondatori, collana I Grandi, pagg. 598, euro 18,00