Duro colpo per i fan di Queste oscure materie, per i milioni di lettori che negli anni si sono appassionati alle avventure della giovane e coraggiosa Lyra Belacqua e del suo daimon Pantalaimon: secondo le prime indiscrezioni riportate dai media la New Line avrebbe sospeso la preproduzione della Lama sottile, il secondo capitolo della trilogia scritta dall'inglese Philip Pullman.

Ufficialmente la casa di produzione ha imputato questo ripensamento alle forti pressioni operate dai gruppi cristiani - soprattutto negli Stati Uniti - che hanno accusato i libri della serie di denigrare la cristianità e la Chiesa, di offrire ai giovani un modello di vita ateista (notizie/8232/).

La giustificazione appare pretestuosa e lacunosa. Certamente le manifestazioni di dissenso contro le opere di Pullman e il film diretto da Chris Weitz hanno pesato sulla decisione degli studios, ma forse è più giusto inquadrare questa sospensione sotto una luce diversa, ossia quella economica: la New Line aveva presentato La Bussola d'oro, pellicola uscita a Natale 2007, come il primo capitolo della saga destinata a superare il successo della trilogia del Signore degli Anelli, il risultato al botteghino (con 70 milioni di dollari d'incasso negli Stati Uniti) però è stato di gran lunga al di sotto delle aspettative.

Secondo quanto riportato da Imdb se si analizzano i dati globali il confronto tra gli incassi della Compagnia dell'anello e del film interpretato da Nicole Kidman e Daniel Craig è davvero impietoso: nel mondo La Bussola d'oro con i suoi 364 milioni ha incassato meno della metà del primo film di Peter Jackson (860 milioni).

È possibile che il boicottaggio messo in atto dalle organizzazioni religiose americane abbia influenzato questo risultato (anche se d'altra parte ha contruibuito a pubblicizzare il film) ma dubitiamo fortemente che, nel caso in cui le polemiche avessero sortito l'effetto contrario, creando un clima di aspettativa e un conseguente boom di biglietti venduti, la casa di produzione avrebbe fatto marcia indietro così di buon grado.

Intervistato dal quotidiano The Independent, Pullman si è detto molto dispiaciuto per una notizia che ha appreso dalla stampa. "So che tutti vorrebbero vedere il sequel. Lo vorrei anche io."

L'autore ha poi espresso la speranza di vedere presto l'inizio della produzione soprattutto per la piccola protagonista Dakota Blue Richards, che, in caso di ritardi, potrebbe essere costretta a lasciare il ruolo di Lyra.

"Il problema di avere ragazzi nel cast è che crescono e cambiano talmente in fretta. Mi piacerebbe che Dakota potesse portare avanti il personaggio e vorrei che Nicole Kidman potesse concludere lo sviluppo del personaggio di Mrs Coulter."

Nessun commento, invece, da parte di Weitz che non ha voluto parlare del futuro della trilogia.