Atteso da dieci milioni e più di giocatori al mondo, per quello che a conti fatti è probabilmente il videogame più giocato di tutti i tempi, arriva il nuovo cattivo, il terribile Re dei Lich. Ed è ormai ufficiale la data d’uscita, il 13 novembre 2008. I fan l’hanno già capito, stiamo parlando del prossimo capitolo del gioco di ruolo on line World of Warcraft - by l’ormai stramiliardaria Blizzard - nella gelida incarnazione della sua seconda espansione, Wrath of the Lich King. E quegli stessi appassionati già staranno un pochino storcendo il naso, perché ben sanno che la defizione di “nuovo cattivo” appiccicata al terribile sovrano del titolo non è del tutto esatta; nel corpo, se non del tutto nella mente, egli è Arthas, principe decaduto di Lordaeron, che già hanno guidato alla testa delle legioni umane e non morte nel campione d’incassi del 2001 Warcraft III: Reign of the Chaos.

Lo troviamo in tutto lo splendore del digitale, nell’ultimo di quei filmati che hanno reso celebre Blizzard, introduzione proprio di questa nuova espansione, che arriverà, proprio come si confà a ogni gelido re dei non morti, ai primi freddi invernali. 

Principe che tanto amò il popolino da sacrificare la propria anima alla piaga della non morte che falcidiava la bella Lordaeron, Arthas finì per guidare quello stesso Flagello di zombie che aveva cercato di fermare. Uccise il padre Terenas e ne prese il posto, finendo il lavoro cominciato dal Lich Kel’ Thuzad: ogni essere umano di Lordaeron venne trasformato in non-morto.

Avevamo lasciato Arthas alla fine di Frozen Throne, espansione di Warcraft III, ricongiunto nell’anima allo spirito del Re dei Lich, alias l’antIco stregone degli orchi Ner’zhul, torturato e imprigionato nel Trono Ghiacciato per servire il terribile esercito demoniaco della Legione Infuocata.  Quello che i fan non sapevano, mentre se la spassavano a spaccare teste di giganti-fungo dalla parti delle Terre Esterne o a bruciare i peli del naso di qualche troll della foresta a suon di attacchi magici, era che il buon Arthas, una volta seduto sul Trono Ghiacciato, da lì non si è più mosso. E poi dicono che gli uomini di potere non sono attaccati alla loro poltrona; cosa peraltro un tantino più facile, se la poltrona è congelata e il fondoschiena pure.

Ma ora, con tanto di wyrm (drago non morto) al seguito, armato della spada runica Frostmurne che gli corruppe l’anima, il gelido Re dei Lich è tornato, pronto ad affrontare le incarnazioni virtuali degli appassionati di tutti il mondo, divisi tra le fazioni di Orda e Alleanza.

Tante le novità di Wrath of the Lich King, a cominciare da un continente nuovo, Nortrend, tutto da esplorare, zeppo di quest da risolvere, oro da guadagnare, punti d’esperienza da accumulare, fino a portare il livello del proprio personaggio a 80. Non senza una bella dose di nuovi talenti e abilità per tutte le classi. E proprio a proposito della vocazione dei nostri guerrieri virtuali, a sciamani, stregoni, guerrieri, paladini, druidi, ladri, preti, cacciatori e maghi si aggiungono i cavalieri della morte, di cui proprio Arthas è il più potente rappresentante. Quella dei cavalieri della morte sarà la prima classe eroe del gioco, cui i giocatori di tutte le altre classe potranno accedere dal livello 55 in su, seguendo una specifica catena di quest. Umani a capo delle legioni dei non morti del nefasto Flagello, armati di potenti spade runiche, i cavalieri della morte hanno seguito il loro signore Arthas e si sono abbandonati al potere della necromazia.

L'edizione da collezione di Wrath of the Lich King
L'edizione da collezione di Wrath of the Lich King
Ora, liberi dall’influenza del Re dei Lich, sono pronti ad accogliere nei loro ranghi orchi, troll, tauren, non morti, draenei, elfi del sangue, elfi della notte, nani e gnomi. Pronti a sfoderare poteri di ghiaccio, fuoco e dissacrazione, evocati con la blasfema magia runica.

Con un’impronta oscura e gotica, il viaggio nelle terre ghiacciate dei non-morti lascerà le atmosfere fanta-esotiche della seconda espansione del gioco, già enorme successo di vendita. Circondati da nuove creature, dai giganteschi simil-vichinghi Vyrkul ai simpatici uomini-tricheco Tuskarr, tra i ghiacci della Borean Tundra, le foreste di Grizzly Hills e la gelida solitudine dei cimiteri dei draghi, i giocatori avranno un bel da fare prima di raggiungere l’agognato livello 80.

E dopo quello, non mancheranno nuovi dungeon dove, dopo essere riusciti a far fuori il potentissimo boss di turno, raccimolare potenti equipaggiamenti; contro il Flagello a Utgarde Keep fino a incontrare l’Aspetto della Magia, il drago blu Malygos. Blizzard promette: per incontrare i vip, Arthas compreso, non si dovranno aspettare settimane di gioco. Anche ai livelli più bassi, i giocatori avranno a che fare col nostro protagonista del bel filmato sopra. Merita un altro sguardo, prima della corsa al pre-ordine.

Si prospettano vendite stratosferiche: WoW è stato il gioco per PC più venduto del 2005-2006, nel 2007 è stato battuto solo dalla prima espansione, Burning Crusade. Come sempre, l’uscita del gioco sarà accompagnata da una collectors edition, della quale sono stati già annunciati i succosi gadget virtuali.

La Collector's Edition di Wrath of The Lich King conterrà, naturalmente, il gioco in DVD-ROM, un secondo DVD con interviste agli sviluppatori, contenuti speciali e “dietro le quinte” del trailer che vi abbiamo appena presentato, un CD la colonna sonora del gioco, un muosepad con la mappa di Northrend, due mazzi base del Trading Card Game  di WoW, versione La Marcia della Legione (notizie/8094), con tanto di un bel paio di carte esclusive e infine The Art of World of Warcraft: Wrath of the Lich King, quarto (se contiamo anche quello di Warcraft III) volume dedicato a bozzetti, disegni per lo sviluppo e idee del gioco. La qualità dei primi tre, volumoni brossiurati, era davvero alta. Dulcis in fundo, un codice che attiva un esclusivo animaletto da compagnia da affiancare al nostro eroe virtuale, nel gioco; e non poteva trattarsi che di un piccolo, tenero, dragoncino non-morto, un mini frost wyrm. Quando si dice humor nero.