In libreria un romanzo di Cristina Brambilla, una autrice che i nostri lettori conoscono già, sia i grandi che i più piccini.

L’ultimo suo romanzo, dal titolo Al primo sangue, si rivolge a un lettore giovane, non adolescente, in quanto si parla, tra l’altro anche di problemi di ragazze che diventano donne, di approfondite visite dal ginecologo, di ciclo mensile, con un linguaggio e situazioni un poco “spinte” ma necessarie per lo svolgimento del romanzo.

Precisiamo che non è un romanzo “per signorine” ma un romanzo fantasy dove si parla di streghe con alcune situazioni horror.

Il romanzo si svolge ai nostri tempi, ma i vari capitoli sono preceduti da brani che portano il lettore a conoscere gli antefatti che si svolgono al tempo dell’Inquisizione, la protagonista è una tredicenne, di buona famiglia, di nome Eva, vive con la madre in quanto il padre poco dopo la sua nascita si è suicidato e lei e la madre in pratica sono mantenute dal nonno paterno.

La madre e in particolare il nonno sono preoccupati perchè la ragazzina ancora non ha avuto il suo primo flusso mensile, tanto da portarla da un ginecologo per una visita, inoltre durante un soggiorno nella casa del nonno, la cameriera di quest’ultimo la informa nascostamente che lei è una strega e che al primo mestruo, quando lo diverrà a tutti gli effetti, il nonno sicuramente la ucciderà.

Un brano dal libro. "Cecilia si volta, una smorfia di trionfo sulla faccia.

— Tuo nonno ti vuole morta. Lui e i suoi amici. E sai perché? Perché sei una strega. Una strega bambina che ammazza le sue amiche quando si è stufata di loro.

Eva si ferma,. il respiro bloccato sulla via dei bronchi. Uno stormo di passeri si assiepa ui rami di un faggio, comincia a pigolare, un brulicare di ali,.. di ansia.

— Muoviti, non ho tempo di spiegarti tutto adesso. Cammina.

I passeri si levano in volo, planano dietro Cecilia, che solleva la testa, la scuote.

Mandali via e cammina.

—Ma io non so farlo! — grida Eva, le lacrime agli occhi. — Non so farlo!

Cecilia torna indietro, fino a raggiungere Eva. I passeri,irrequieti spalancano il becco. Cecilia è a pochi passi da Eva, l’afferra per il braccio.

— Sai cosa sono le mani sapienti? No? Quando appoggio le mani sulle cose o sulle persone, vedo il loro passato. A volte, non sempre. Ma a volte, vedo quello che hanno fatto. E il più delle volte non è bello. Se fai la brava e cammini, ti racconto quello che ho visto quando ho toccato il tronco.

Le parla come a una bambina, Eva inspira, una due volte. Sibila un sì fra i denti. Muove un piede, poi l’altro. I passeri tacciono, ripiegano le ali sul dorso.

— Ho visto una strega bruciare. L’avevano inchiodata a quell’albero. Era una quercia. Ha accolto l’anima della strega. Adesso lei vive dentro l’albero. Può succedere quando una persona muore di morte violenta. Il suo spirito si sistema dove trova e aspetta. A volte è una casa, ma può essere di tutto. So di uno spirito che si era sistemato in un televisore.

— E io cosa c’entro? Cosa c’entra mio nonno?

Il sorriso di Cecilia, una soddisfazione che viene da lontano.

— Tu sei l’erede dì quella strega. E la vuoi sapere la cosa più bella? Anche tuo nonno lo è. Solo che lui le streghe le odia, quindi odia te che sei molto pìù potente di lei. Quindi ti ucciderà.

— Mio nonno? Ma è impazzita?

— Non prenderti confidenze, bambina. Io sono la tua unica speranza. Io posso insegnarti a usare i tuoi poteri e a difenderti. Mi pagano per questo, te l’ho detto. Il problema è che devi imparare in fretta, prima che ti venga il mestruo, altrimenti farai la fine di tuo padre.

— Mio padre?

— Come credi che sia morto? Si è ammazzato perché non aveva il coraggio di ucciderti. Doveva farlo lui, invece ha preso il veleno che serviva per te."

Cristina Brambilla
Cristina Brambilla
L’autrice. Cristina Brambilla è nata a Sesto San Giovanni, nel 1964. Ha lavorato come copywriter per dieci anni e nel contempo ha scritto vari romanzi per adolescenti. Il primo è del 1999, dal titolo Odore di brodo i cui protagonisti, Pietrino e il bestio peloso Federciccio, torneranno poi in altre due divertenti romanzi (Spettri in palio e I custodi degli Scacchi Neri, tutti pubblicati da Salani), l’autrice ha dichiarato che questi protagonisti da molto tempo gli giravano nella sua testa, sino al punto che non la lasciavano più in pace e per forza ha dovuto “traslocarli” sulla carta.

È del 2007 il romanzo pubblicato da Mondadori, La chiave dell’alchimista. Anche qui la protagonista è una ragazzina che da poco è andata a vivere con il padre a Venezia e scopre che questi è un alchimista che ha come aiutante una gargolla, che aiuterà la protagonista nella ricerca di un potente talismano.

L’autrice ha un suo personale e piacevole stile nello scrivere le storie che sono venate da uno spiccato senso dell’umorismo.

La quarta di copertina. Eva ha solo tredici anni, ma l’orrore che la insegue ha aspettato per secoli. Dal tempo in cui una ragazza chiamata “la cerva” partorì il primo dei suoi discendenti. Dal tempo in cui un segreto legava i poeti stilnovisti agli eretici Fedeli d’Amore. Dal tempo in cui la cerva morì sul rogo. E un orrore cresciuto all’ombra del fanatismo e della follia, proprio nel cuore di chi dovrebbe proteggere Eva nel momento in cui sarà pronta per essere donna.

Ma la protesta profonda della natura unisce le vite della cerva e di Eva, la sua erede: due giovani diverse dalle altre, forse più ingenue, forse più ribelli, forse più cattive, certo legate al piano sotterraneo delle cose. Quello dove scorre il sangue.

Cristina Brambilla,  Al primo sangue, Mondadori, I Grandi, pagg. 237, euro 17,00.