La collina dei conigli (Watership Down, 1972), il riconosciuto capolavoro dello scrittore inglese Richard Adams, viene ristampato un una nuova veste. È una edizione cartonato con costa telata, di grande formato (cm. 20 x 24,5) con illustrazioni interne.

È la storia di un viaggio fatto da un gruppo di coraggiosi conigli: Quintilio, Moscardo, Argento e Parruccone che consci che la profezia di Quintilio (una prossima catastrofe per la loro attuale conigliera) si avvererà decidono di fuggire dal loro luogo natio e nel viaggio entreranno in contatto con altri tipi di insediamenti di conigli che presenteranno qualche “stortura” nel modo di vivere e governare propria degli umani.

Nel romanzo sono anche raccontati episodi della mitologia “lapina”: come la genesi del pianeta e la storia del primo principe fondadore della specie.

Alcuni definiscono il romanzo un classico della letteratura per adolescenti, riteniamo invece che sia un vero e proprio poema epico sulla “lapinitudine” che coinvolge grandi e piccini in quanto grande metafora delle speranze e dei sogni, di ciò che si conosce e di quello che si ignora e dell’importanza di riuscire a fare amicizia anche tra diverse culture e di quanto è ignobile e distruttivo l’odio.

È un romanzo ormai conosciuto in tutto il mondo, letto e riletto da persone di ogni età ed estrazione sociale e gradito ovunque. Nel 1978 ne fu tratto un film a cartoni animati di produzione inglese di buon successo anche in Italia.

L’autore. Richard Adams è nato nel 1920 a Newbury in Inghilterra, ha passato la sua infanzia nel Berkshire dove suo padre svolgeva la professione di medico di campagna. Durante la Seconda Guerra Mondiale è stato nell’esercito dal 1940 al 1946. Dopo il congedo ha ripreso gli studi frequentando un college a Oxford, impiegandosi successivamente presso l’amministrazione statale, lavoro che ha lasciato nel 1974 per diventare scrittore a tempo pieno.

L’autore racconta che la trama di questo suo capolavoro è nata da una storia che lui narrava alla sera alle sue due figlie, e furono proprio loro a insistere affinché la storia fosse messa su carta. Fu un lavoro che durò circa due anni e il suo romanzo ebbe molti rifiuti da vari editori, ma quando fu finalmente pubblicato, ottenne un immediato e clamoroso, vendendo in poco tempo un milione di copie.

Adams in seguito scrisse altri due romanzi aventi animali come protagonisti: La valle dell’orso (Shardik, 1974) e I cani della peste (The Plague Dogs, 1977) che ottennero un buon successo senza però raggiungere la fama del suo primo lavoro.

La quarta di copertina. Nel sud dell'Inghilterra, sulle colline del Berkshire, prolifera una ricca conigliera. Qui vive anche il piccolo Quintilio, spesso preda di sogni premonitori: stavolta il sonno gli ha parlato di un grave pericolo che li minaccia, qualcosa che viene dagli uomini, un presentimento inspiegabile. Come svelare agli altri conigli il rischio che sta per travolgerli? Come metterli in guardia? E cosa fare se il Coniglio Capo non gli crede? Fuggire: bisogna fuggire lontano, attraverso terre sconosciute. Bisogna trovare il coraggio necessario, correre fino allo sfinimento e non lasciarsi mai prendere dallo sconforto. Quintilio non è solo nel suo viaggio: con lui ci sono Moscardo, Parruccone, Mirtillo e tanti altri. Loro sanno attraversare i fiumi, sfuggire alle trappole, lottare con coraggio se c'è un amico da salvare. Anche se il viaggio sembra non finire mai e i nemici sbucano da ogni parte.

Richard Adams, La collina dei conigli (Watership Down, 1972) traduzione di Pier Francesco Paolini, Rizzoli, collana Classici Illustrati, pag. 518, euro 28,00.