Se ne va un altro colosso del fantastico. Philip Jose Farmer è morto nel sonno a 91 anni nella sua casa di Peoria, Illinois. Un autore di fantascienza e fantasy che ha fatto la storia insieme ai grandi nomi, ripetutamente vincitore dei premi Hugo e Nebula: l'influenza di Farmer è riconosciuta da autori famosi (Zelazny, Heinlein) nelle loro dichiarazioni e nelle loro dediche.

L'approdo di Farmer alla carriera di scrittore non fu né facile né rapido, e tra le sue disavventure vi fu la vittoria di un premio in denaro che finì nel nulla perché l'editore fallì e Farmer non fu pagato, ed erano dollari che gli servivano urgentemente; nella circostanza andò perso anche il manoscritto vincitore, che era la prima esposizione dell'universo di Riverworld, e che l'autore dovette rielaborare in un successivo romanzo.

Due saghe, Il Mondo del Fiume (Riverworld) e Fabbricanti di Universi, restano i punti fermi della sua produzione. Entrambe si potrebbero catalogare come fantascienza, ma il fantastico e il soprannaturale è presente con molta evidenza nel Mondo del Fiume, dove gli esseri umani resuscitano (e le avventure del libro hanno come protagonisti anche dei personaggi celebri) in un bizzarro mondo composto da un interminabile fiume che scorre in una valle labirintica di enorme lunghezza; una potente tecnologia fornisce il necessario per vivere, ma l'umanità risorta è ben lontana dall'essersi creata un paradiso.

Fabbricanti di Universi è meno affine al fantastico, ma la fantascienza di quest'opera è assai bizzarra, in quanto stravolge le cognizioni scientifiche esistenti e ci presenta una realtà fatta di universi paralleli creati da capricciosi e potentissimi despoti, capaci di manipolare una tecnologia dal potere immenso ma ormai ignari dei principi scientifici che la regolano. Questa realtà viene scoperta da persone provenienti dalla Terra, che esploreranno questi universi fantastici pur essendo coinvolti nelle faide dei loro spietati e temibili padroni.

Tra i primati di Farmer anche l'introduzione per la prima volta di tematiche sessuali nella fantascienza con The Lovers, pubblicato nel 1952. Nella sua grandissima produzione troviamo romanzi di avventura, letteratura mainstream, perfino una storia di Tarzan e riscritture di opere di Verne e altri classici. Farmer è stato un grande rielaboratore di temi e miti eterni delle storie popolari e di avventura, talvolta ridando fiato ad atmosfere dimenticate, talvolta immaginando nuovi mondi stranissimi cui sapeva infondere una incredibile vita e verosimiglianza, pur cadendo in qualche errore di coerenza interna. Pertanto se è vero che non poteva nutrire l'aspirazione di scrivere della fantascienza scientificamente impeccabile e innovativa, come ha fatto ad esempio un autore come Arthur Clarke, Philip Farmer è stato uno degli autori più acclamati dal pubblico. Ci lascia in eredità alcune delle storie più avvincenti del fantastico.