Alberto Cola (Kami)


Autore Messaggio
S*
«Stregone»
Messaggi: 433
Località: Milano
MessaggioInviato: Gio 16 Ott 2008 10:30 am    Oggetto: Alberto Cola (Kami)   

Alberto Cola è il "traduttore" - in realtà l'autore - di Kami, libro firmato dal nome de plume Yon Kasari nella collana Storie dei draghi, maghi e guerrieri.

Intervista:
http://www.fantasymagazine.it/interviste/9114/alberto-cola-o-della-fantasy-orientale/

Il libro:
http://www.delosstore.it/delosbooks/scheda.php?id=28419
Okamis
«Rufus in tabula»
Messaggi: 2902
Località: Lago Maggiore; ma la sponda giusta, eh!
MessaggioInviato: Gio 16 Ott 2008 10:40 am    Oggetto:   

Oh, bene, finalmente una sezione dedicata a uno degli autori della nuova collana di Delos. E ho già pronta una domanda (in verità rivolta anche agli altri autori). Eccola:
come è nato il progetto, vista la presenza di più soggetti a scrivere tali storie? Mi spiego meglio, la selezione è partita contattando i singoli autori (magari conosciuti per altre vie) e chiedendo loro di scrivere dei romanzi brevi, oppure è stata la Delos a selezionare una serie di scritti già pervenuti loro, decidendo così solo in un secondo tempo di creare la suddetta collana?
Inoltre (e qui la domanda è più personale) qual è stata la propria reazione nel sapere che il proprio nome "ufficiale" non sarebbe comparso sulla copertina, a favore di una fittizia identità straniera?
Ma soprattutto (e ritorno al generale) perché tale scelta, se poi sin da subito è stata data la notizia che in verità tutti gli autori della collana erano italianissimi?
Scusate la mia solita prolissità Embarassed
"Gli uomini veri non ballano. Stanno seduti, sudano e imprecano." (Bill Hicks)

Alco99
«Hobbit»
Messaggi: 20
MessaggioInviato: Gio 16 Ott 2008 17:44 pm    Oggetto:   

Ciao a tutti.
Il thread è già online e neanche ho fatto in tempo a presentarmi.
A questo punto direi che parto col rispondere alle domande di Okamis e poi le cose verranno da sole.
Per quanto riguarda il progetto forse potrebbe rispondere al meglio chi l'ha ideato in quanto, ovvio, non sono stati gli autori Very Happy Comunque a quanto ne so è nato prima il progetto, poi la ricerca del materiale.
La selezione credo sia avvenuta in entrambi i modi, cioè sia contattando autori che selezionando attraverso i forum. Lessi dell'iniziativa su WMI e ne parlai direttamente con uno dei responsabili (avevo già pubblicato un romanzo con la Delos Books, più racconti in loro antologie e riviste) il quale m'invitò a mandare qualcosa che, evidentemente, fu ritenuto adatto.
Riguardo al discorso personale del nome la cosa non mi ha stupito più di tanto; provengo dalla fantascienza e purtroppo tali pratiche in quel genere sono state molto sfruttate in passato. Non mi sono sentito né offeso né altro (e poi, ma non ditelo in giro, nel romanzo il mio nome c'è). Come hai costatato poi è un segreto di Pulcinella per chi frequenta i vari forum dedicati al fantasy, se non, forse, per qualche acquirente di libreria. Quanto alle motivazioni la risposta credo spetti all'editore che potrà spiegarla in modo più approfondito.
Per il romanzo aspetto vostri commenti.
Franco Forte
«Hobbit»
Messaggi: 2
MessaggioInviato: Ven 17 Ott 2008 10:52 am    Oggetto:   

Okamis ha scritto:
Oh, bene, finalmente una sezione dedicata a uno degli autori della nuova collana di Delos. E ho già pronta una domanda (in verità rivolta anche agli altri autori). Eccola:
come è nato il progetto, vista la presenza di più soggetti a scrivere tali storie? Mi spiego meglio, la selezione è partita contattando i singoli autori (magari conosciuti per altre vie) e chiedendo loro di scrivere dei romanzi brevi, oppure è stata la Delos a selezionare una serie di scritti già pervenuti loro, decidendo così solo in un secondo tempo di creare la suddetta collana?
Inoltre (e qui la domanda è più personale) qual è stata la propria reazione nel sapere che il proprio nome "ufficiale" non sarebbe comparso sulla copertina, a favore di una fittizia identità straniera?
Ma soprattutto (e ritorno al generale) perché tale scelta, se poi sin da subito è stata data la notizia che in verità tutti gli autori della collana erano italianissimi?
Scusate la mia solita prolissità Embarassed


Ciao a tutti.
Rispondo io, visto che sono il curatore della collana e l'ideatore di questa formula, che per fortuna pare funzionare abbastanza bene in libreria.

La procedura per dare vita a SDMG è stata la solita: da una parte abbiamo contattato alcuni autori "professionisti" che avessero già pubblicato romanzi o che conoscevamo perché vincitori di nostri premi letterari, e che ritenevano adatti a scrivere qualcosa per la collana (per esempio Danilo Arona, che poi è uscito con il romanzo "Pazuzu", oppure Jari Lanzoni, che ha avuto l'onore di fare esordire la collana con il suo "Domatori di draghi"); dall'altra abbiamo perseguito la strada che ormai applico da diverso tempo sul forum della rivista Writers Magazine Italia (www.writersmagazine.it): chiedere pubblicamente a chiunque di cimentarsi con il genere, presentando un progetto alla redazione e poi sviluppando un romanzo da sottoporci in valutazione.

Questa strategia ha dato buoni frutti, anche se è costata un lavoro immane. Basti pensare che al momento, a fronte di 6 titoli pubblicati, personalmente ne ho letti una cinquantina, e per molti di questi ho discusso personalmente con gli autori, rivendendone delle parti, facendo riscrivere quelli che ne avevano bisogno, e quindi rileggendo parecchio materiale. Ma alla fine mi pare che gli sforzi siano stati premiati.
Ancora adesso chiunque può partecipare alla selezione del materiale per questa collana, basta mandare le opere a Delos Books, alla mia attenzione (ma prima consiglio di farsi un giro sul forum della WMI, dove ci sono tutte le specifiche per partecipare).

Infine, la questione dello pseudonimo. Intanto diciamo che abbiamo già deciso di "sdoganare" la collana nel 2009, quando finalmente faremo uscire i libri firmandoli con il nome autentico dell'autore, senza più sotterfugi.
Ma la partenza, a detta proprio di distributore e librai, andava fatta con cautela, cercando di fare conoscere la collana al grande pubblico da libreria, che come si sa è molto più propenso a leggere un libro di John Smith, piuttosto che uno di Giovanni Rossi. Lo pseudonimo è stata un'esigenza imposta dal mercato, per cominciare a far conoscere la collana e vedere la reazione del pubblico. Questo senza per altro mai nascondere ai più informati che Kay Pendragon o Yon Kasarai erano nome de plume dietro a cui si nascondevano firme italiane.
Ma come detto ormai la collana viaggia bene, e le indicazioni che riceviamo ci fanno capire che possiamo "rischiare" di abbandonare questi sotterfugi da libreria e rendere trasparente fino in fondo la collana, firmando i libri con i nomi degli autori. E' probabile che questo porterà a una leggera contrazione delle vendite, ma forse neppure tanto. Staremo a vedere.

Ciao

---------------------------

Franco Forte
Direttore editoriale
Delos Books

www.franco-forte.it
Elyria
«Anjin»
Messaggi: 4837
Località: fra la terra e il mare
MessaggioInviato: Ven 17 Ott 2008 13:45 pm    Oggetto:   

Ciao Alberto,
ho letto diversi libri della collana Kay Pendragon (il tuo non ancora Embarassed ) e il tuo post mi ha fatto venire una curiosità: Kami è il tuo primo fantasy o ne hai scritti altri?
http://novatlantide.wordpress.com/

Caoticista nell'animo.


Ultima modifica di Elyria il Dom 19 Ott 2008 20:33 pm, modificato 1 volta in totale
Narelen
«Elfo»
Messaggi: 298
Località: Venezia
MessaggioInviato: Dom 19 Ott 2008 14:51 pm    Oggetto:   

Salve Smile

Approfitto anch'io di questo spazio per fare qualche domandina (in attesa di riuscire a reperire il romanzo, perchè non l'ho ancora trovato nelle librerie che frequento Sad ).

Sarò banale, ma mi piacerebbe sapere cosa l'ha ispirata di più per la trama. Dalla sinossi noto un mix tra elementi storici e religiosi/mitologici, ma c'è un episodio in particolare della storia giapponese che le ha dato 'la spinta' per scrivere poi questo romanzo breve?
Ad esempio, a me verrebbe in mente l'episodio della fallita invasione mongola che poi diede origine presso i giapponesi alla leggenda dell'intervento degli dei tramite il 'vento divino' (Kamikaze, appunto)

Per il resto, oltre all'idea principale, su quali suggestioni si è basato per costruire l'ambientazione? Perchè, come ha fatto notare nell'intervista, pur avendo una mitologia affascinante e vasta quale quella nipponica da poter 'sfruttare', la rielaborazione non dev'essere stata certo facile.

Altra domanda che è una pura curiosità...quanto tempo ha impiegato nel complesso per scrivere questo romanzo?

Grazie in anticipo per la risposta Smile
Let me be the only one
to keep you from the cold
Now the floor of heaven is laid
the stars are bright as gold
They shine for you they shine for you
they burn for all to see
Come into these arms again
and set this spirit free.
Alco99
«Hobbit»
Messaggi: 20
MessaggioInviato: Lun 20 Ott 2008 10:25 am    Oggetto:   

Kinzica ha scritto:
Ciao Alberto,
ho letto diversi libri della collana Kay Pendragon (il tuo non ancora Embarassed ) e il tuo post mi ha fatto venire una curiosità: Kami è il tuo primo fantasy o ne hai scritti altri?


Ciao Kinzica.
E' il primo come romanzo.
Con i racconti ho svariato di piu', ma lì dipende anche dall'esigenza del
momento.
Alco99
«Hobbit»
Messaggi: 20
MessaggioInviato: Lun 20 Ott 2008 10:31 am    Oggetto:   

Narelen ha scritto:
Ad esempio, a me verrebbe in mente l'episodio della fallita invasione mongola che poi diede origine presso i giapponesi alla leggenda dell'intervento degli dei tramite il 'vento divino' (Kamikaze, appunto)


Ciao.
Esatto, proprio quell'episodio è alla base dell'idea. Mi divertiva
rielaborarlo dando una spiegazione (se possibile) più fantastica.

Citazione:
Per il resto, oltre all'idea principale, su quali suggestioni si è basato per costruire l'ambientazione? Perchè, come ha fatto notare nell'intervista, pur avendo una mitologia affascinante e vasta quale quella nipponica da poter 'sfruttare', la rielaborazione non dev'essere stata certo facile.


Come ho detto nell'intervista, costruire un mondo sono certo che non sia
cosa facile, ma anche usare ambientazioni "reali" non lo è, soprattutto
perché bisogna coniugare il lato fantastico e quello che non lo è. Vero è
anche che in questo caso non stiamo certo parlando di un romanzo con pretese
storiche e l'ambientazione, a parte alcuni cenni, sfrutta molto più le
suggestioni dell'atmosfera che non le ricostruzioni storiche. E' stata una
scelta dettata sia dal target del romanzo sia dalla lunghezza richiesta.
E inoltre molte delle mie storie sfruttano ricostruzioni (magari più in
chiave futura) di atmosfere orientali o esotiche, quindi diciamo che mi è
venuto abbastanza naturale.

Citazione:
Altra domanda che è una pura curiosità...quanto tempo ha impiegato nel complesso per scrivere questo romanzo?


Dai primi di luglio dello scorso anno fino alla metà, più o meno, di agosto.
L'ho lasciato lì un paio di settimane, l'ho riletto e quindi spedito alla
fine del mese.
Narelen
«Elfo»
Messaggi: 298
Località: Venezia
MessaggioInviato: Lun 20 Ott 2008 12:29 pm    Oggetto:   

Grazie per le risposte, gentilissimo Very Happy
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Alco99
«Hobbit»
Messaggi: 20
MessaggioInviato: Lun 20 Ott 2008 16:21 pm    Oggetto:   

Grazie a te.
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