Il Signore attende.


Autore Messaggio
Darklight
Balrog
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Località: Gotham city
MessaggioInviato: Lun 03 Ott 2011 16:43 pm    Oggetto: Il Signore attende.   

Attendo.
In un luogo buio più dell’universo stesso, quando non vi era nessun sole, né supernova né cometa di passaggio a generare un briciolo di luce nello spazio profondo.
Io attendo. Pazientemente e inevitabilmente, giacché non ho motivo di adirarmi nell’attesa, se non fosse per i ricordi del passato che mi vide sconfitto. Né tantomeno mi illudo che questa attesa possa in qualche modo essere modificata, o interrotta o influenzata dal mio volere.
Non c’è nulla qui, dove in silenzio custodisco la mia presenza e i miei pensieri. O meglio, nulla che rende definibile il concetto di spazio o di “tutto”; difatti, se non fossi io il signore del Nulla, non potrei nemmeno conoscerne il significato, vi pare?
Eppure lo conosco, perché da sempre conosco me stesso.
Conosco il Nulla in quanto ne sono l’essenza e una volta, tanto tempo addietro, lo governavo in tutto l’universo, quando ancora di universo non se ne poteva parlare.
Non c’era parola. Non c’era cognizione che non fosse la mia. Non c’era vita, né luce, né altro.
Io.
Io solo esistevo e avvolgevo tutto, con il mio non-corpo, la mia presenza che si estendeva all’infinito ed abbracciava il niente siderale e cosmico.
Mi crogiolavo e mi compiacevo della mia imponenza. Il Nulla ero io e al tempo stesso io mi sentivo Tutto.
Poi, accadde.
Forze microscopiche, sfuggite chissà come al mio occhio onnipresente, si misero in moto.
Dapprima con catene di reazioni di portata quasi invisibile, poi sempre più espanse, sempre più dilatate all’interno di me e del mio regno, tanto che quando infine mi accorsi di loro, era ormai troppo tardi.
Un bagliore che annichilì, con mio sgomento, il regno da me creato ovunque e per sempre.
Uno squarcio di materia, di tangibilità, di ciò che da niente si era modificato in qualcosa.
Uno squarcio dal dolore lancinante al mio interno, che parve ardere della mia stessa forza, rivoltata e distorta.
L’orribile sensazione di presenze fisiche ed energie attive che si sparsero ovunque, intorno a me. In me.
Mi parve che d’improvviso tutto quello che prima era stato leggero, rinfrancante Nulla, fosse diventato uno scomposto insieme di energie pesantissime che strozzavano il mio esistere.
L’evento, così come era cominciato, finì: senza avvisaglie, senza preavvisi.
Non so quanto durò. Lo scorrere del tempo non è affar mio, né lo sarà mai.
Il dolore e il senso di oppressione che provai mi parvero tuttavia eterni, strazianti. Per la prima volta nella mia esistenza provai paura.
Solo innumerevole tempo dopo, quando ebbi modo di lanciare fugaci occhiate agli effetti collaterali di questo evento così improvviso e sconvolgente, osservai le creature e le disgustose forme di vita sparse per l’universo, e tramite loro e i loro comportamenti, capii che quello che provavano alcune di queste nuove brulicanti vite germinate senza un perché, era paragonabile a ciò che provai io in quegli istanti.
Paura.
Paura di essere cancellato, messo da parte, da questa inutile e maledetta fuoriuscita di energie e vita da parte del regno che ora mi è stato strappato di mano, e che viene grettamente chiamato “universo”.
Ardo di rabbia e disgusto al solo pensiero.
Osservo le vite che ne sono scaturite, e mi paiono infettare e lordare quello che una volta era tanto perfetto, silente e finito.
Ma io tornerò. Nulla dura per sempre, e nemmeno l’universo può farlo.
Perché se il mio Regno di Nulla può durare per sempre, ora che so come prevenire altri scoppi improvvisi di vita, l’universo è destinato a finire così come è iniziato.
L’universo è legato a doppio filo al disastroso evento che l’ha fatto nascere: è iniziato senza avvisaglie né preavvisi, come ho già detto. E così finirà.
Quando succederà io tornerò ad espandermi ovunque, inglobando i rimasugli di questo fallimentare esperimento del caso, riportando le cose nella loro splendida natura originaria. Il Nulla.
Per questo, io attendo.
"Because he's the hero Gotham deserves, but not the one it needs right now...and so we'll hunt him, because he can take it. Because he's not a hero. He's a silent guardian, a watchful protector...a dark knight. "
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