Intanto complimenti sia per il libro in pubblicazione, sia per la maternità .
Per quanto scrivere - e pubblicare - possa essere bello, vedrai che avere un bimbo lo sarà ancora di più, parola di un papà che spende tempo con suo figlio quasi quanto la mamma...
Non solo quoto l'articolo, ma aggiungo qualche considerazione che forse può essere d'aiuto a chi non ha ancora trovato una casa editrice, per quello che la mia esperienza può valere.
1) Mai demordere, ma essere al tempo stesso realistici. Prima di proporre un progetto editoriale bisogna: - averlo revisionato alcune volte; - essere consapevoli che poi lo si revisionerà ancora
2) Trovare un editore NON è impossibile MA occorre presentarsi bene. Se si invia materiale cartaceo, consiglio di
rilegarlo in A4 o meglio in A5, scrivendolo con formati di stampa idonei alla pubblicazione (quindi non in Vivaldi 16...). Inoltre, essere chiari nelle sinossi: occorre descrivere il libro, non creare
suspence... Meglio allegare delle schede descrittive, con indicazioni circa il numero di battute, il target di età di riferimento del romanzo, ecc...nonché gli immancabili dati personali e la liberatoria sulla privacy, oltre alla dichiarazione della paternità e completa disponibilità del testo
3) Quanto detto sopra vale - almeno in parte - anche per gli invii on-line; comunque, in entrambi i casi, vale sicuramente la pena di spendere un attimo a scrivere una buona lettera di presentazione, sia personale che dell'opera.
4) Evitare di
esaltare la propria opera, specie quando si esordisce. Meglio un atteggiamento di sana umiltà , senza rasentare la falsa modestia.
5) Fare almeno un
check di tutti gli errori ortografici prima di spedire.
6) Fare leggere il romanzo a qualche persona un po' esperta del genere e ascoltarne attentamente il feedback, prima di avventurarsi nei tentativi editoriali.
7)
Last but not least: NON cedete alla tentazione d iaccettare assurde proposte da editori a pagamento, pur di avere il vostro libro "confezionato": i soldi che spendete, non vi torneranno mai indietro, e il vostro libro rischia seriamente di nascere senza alcun mercato. Se volete (ed è pressoché necessario) spendere qualcosa a beneficio del vostro libro, fatelo per curare le stampe, per un piccolo editing, per comprare manuali di scrittura (possono servire!!!) o almeno per liberarvi il tempo di documentarvi on-line.
Scusate se sono stato lungo, ma spero di essere stato utile.