Mawrg


Autore Messaggio
thyangel83
Gollum
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MessaggioInviato: Ven 13 Feb 2015 23:06 pm    Oggetto: Mawrg   

Dopo lunga assenza...vi propongo un breve racconto Smile hope you like.

MAWRG

– Presto, voi due: altro carbone!
Il messaggio lo raggiunse dal basso, oltre la cortina di fumo.
– Sbrigati, Röfen, ne arrivano altri.

Il compagno gli rivolse un’occhiata piatta; svuotò il carbone sul pianale traforato e lo spinse dentro al forno.
Haner si voltò meccanicamente quando sui binari alle sue spalle emerse la tetra sagoma di una bara metallica, che si fermò cozzando contro gli ammortizzatori arrugginiti. Uno sferragliare assordante invase la stanza.
– Coraggio! – Sibilò rivolto al compagno, afferrando l’estremità posteriore della cassa. Il compagno annuì e con le sue braccia possenti sollevò l’altra estremità e poi la trasportò sul nastro. Quando la bara fu sistemata, girarono la grande ruota, finché il nastro non lasciò cadere il carico tra le fiamme danzanti.
Un’altra cassa era intanto giunta presso l’imboccatura della stanza e loro ripeterono l’operazione da capo.

– Ne arrivano sempre di più. – Sentenziò piano Röfen, tergendosi la fronte imperlata di sudore.
Haner annuì mestamente, osservando le fiamme che avvolgevano le due bare. – Già. – Rispose laconico al compagno.
Lo spettacolo delle fiamme che ruggivano era al tempo stesso affascinante e terribile: capitava talvolta che, per errore, dalle bare provenisse un grido straziante, troppo tardi perché loro potessero fare qualcosa.
Assorto in questi pensieri, osservò le casse ormai vuote scivolare velocemente fuori dal forno lungo la rampa in discesa.
Un nuovo clangore li riscosse, annunciando un altro carico in entrata.

– Dannazione! – Esplose Röfen – Ma quante ce ne sono? Aumentano di settimana in settimana! – Lanciò uno sguardo torvo alla cassa plumbea che si era appena arrestata a fine corsa.
Haner alzò le spalle.
– Non lo so, Röfen; non è bene pensare a questi dettagli. – Si preparò ad afferrare il retro della bara.
– Dettagli? – Esplose il compagno, parandoglisi davanti – Li chiami così, Haner? Dio santo, ma ti senti? Dettagli! Sono morti, Haner, è la nostra gente, lo vuoi capire? È una carneficina e da quanto va avanti?
– È il corso della vita, Röfen! – Gli rispose rabbioso – E ora dammi una mano, se non vuoi che ritardiamo il lavoro. – Indicò la bara in attesa.
Il compagno afferrò la cassa imprecando piano. La posarono sul nastro e girarono la ruota. La cassa cadde giù, tra le fiamme. Nessun grido.
“Meglio così.” Pensò istintivamente Haner.
– AI6TY4B2. – Disse Röfen. Haner si voltò verso di lui, perplesso.
– Era il codice scritto su quella cassa. Finiamo così, Haner, ricordatelo: ci viene tolto perfino il nome.
Haner sentì gli occhi dell’amico perforarlo da parte a parte.
– E di chi credi che sia la colpa? – Gli chiese, fuggendo il suo sguardo. Ma sapeva già la risposta.
– Mawrg. – Sentenziò piano Röfen, avvicinandosi.
– Per carità, taci, Röfen! Se qualcuno ti sente…
– E va bene! – Fece l’altro, voltandogli le spalle – Ma è così, Haner. È Mawrg.

Haner rimase muto fino a sera. Se ne tornò nella sua baracca a capo chino. Pioveva. E se Röfen avesse avuto ragione?
Molto tempo prima la sua gente era migrata, spinta dalla carestia e dalle voci circa bande di zombie in spostamento da nord. Erano giunti al castello fiaccati dalla fame, una moltitudine di poveri senza dimora. Le mura di metallo luccicavano sullo sfondo azzurro del cielo; le porte erano aperte. Sui camminamenti si aggirava una figura solitaria: un giovane alto e biondo, dal sorriso triste. Li accolse nella sua casa gigantesca. I portoni si richiusero dietro di loro, scomparendo nelle mura. E mai si riaprirono. Ignoravano cosa stesse succedendo fuori. Si diceva che gli zombie fossero arrivati fin sotto le mura del castello, ma lì non potevano entrare. Si sentivano al sicuro, avevano pane fresco e il padrone del castello faceva avere loro ogni cosa. Ma il suo sorriso era sempre più triste.
Col tempo, il cielo s’incupì. Le volute di fumo uscivano dense dalle torri-ciminiere, quando bruciavano i corpi dei morti. Allora sembrava che tutto il castello fremesse, cigolando di sinistro piacere.
Un giorno il castellano sparì. Qualcuno disse che si era rintanato nelle sue stanze a causa di una malattia, ma molti ne dubitavano. Però arrivavano lo stesso ordini per loro. Dovevano lavorare di più. Avrebbero mangiato di meno. I morti aumentavano.
Fu allora che iniziarono a inveire contro “Mawrg”: così chiamavano la fortezza. L’acciaio delle mura divenne plumbeo, sempre più sporco a causa del fumo, che ricadeva a terra mescolato alla pioggia ormai incessante.
Mawrg era stato la loro salvezza. Si era trasformato in una prigione senza via di scampo.

Un giorno Röfen tossì a lungo, durante le ore di lavoro. Parlò poco. Aveva lo sguardo triste, rassegnato. Haner aveva compreso, ma non voleva arrendersi a capire.
Il giorno successivo, Röfen non venne a lavorare.
“Gli passerà.” Pensò Haner con la forza dell’illusione.

Le bare si succedevano a ritmo sempre più intenso. Il suo compagno occasionale era un ragazzino balbettante e dall’aria ebete, frutto di un’alimentazione stentata.
Ma fu proprio lui a sostenerlo quando venne colto da un malore, mentre stavano per infornare una bara.
– Come stai? – Gli domandò con ansia.
– Sto bene, non preoccuparti. – Mentì, sforzandosi di rialzarsi.
Appoggiò le mani sulla bara e la spinse sul nastro. Il tagliando davanti a lui recitava “BBRR679K”. Il codice di Röfen.
Girò con forza la ruota; la bara piombò tra le fiamme. Nessun grido straziante, per fortuna.
“Buon viaggio, amico mio.”
If you don't see me, don't think that I am not behind you...

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CDuMbledore
Modessa Modessa
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MessaggioInviato: Dom 15 Feb 2015 14:58 pm    Oggetto:   

Ben-tornato!
Wink
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thyangel83
Gollum
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Località: Ovunque
MessaggioInviato: Dom 15 Feb 2015 23:37 pm    Oggetto:   

Ti ringrazio, Modessa! Smile
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erbetta
Inox memory
Messaggi: 4225
MessaggioInviato: Sab 20 Giu 2015 19:59 pm    Oggetto:   

Essenziale e agghiacciante.
Wao, mi è piaciuto, grazie!
Sono una donna di cultura: ho letto entrambi i Promessi Sposi
Barbagianni
Balrog
Messaggi: 1005
MessaggioInviato: Lun 07 Set 2015 16:16 pm    Oggetto:   

Mi unisco ai complimenti. Ha veramente un'atmosfera da film dell'orrore (di quelli belli, non gli splatter).
Quando qualcuno dice 'io non credo nelle fate' da qualche parte una fata si segna nome, cognome e indirizzo.

Trolls? Io odio i trolls! - Willow
Yanez
Hobbit
Messaggi: 48
MessaggioInviato: Mar 08 Set 2015 10:21 am    Oggetto:   

Bel racconto. L'avevo già letto, ma non ricordo dove.
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