[Hogwarts Game] - 1 Settembre 2017: Back to Hogwarts


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Autore Messaggio
Astro
Artista errante
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Località: Incantavia
MessaggioInviato: Lun 27 Nov 2017 18:22 pm    Oggetto:   

È ancora ben scolpito nella mia memoria il giorno in cui rincontrai la professoressa CDuMbledore. Quella giornata fu epica per quanto il lavoro alla Gringott, come Spaccaincantesimi, fosse il migliore che mi potesse capitare, nonostante lavorare alle dipendenze dei Goblin non sia esattamente il massimo: quei piccoli esserini hanno uno spregevole difetto, sono estremamente avidi e proteggono il loro denaro esattamente come una mamma drago fa con le sue uova. 

Tutto iniziò sotto una cattiva stella. Al custode delle chiavi, il Goblin Ragnok, del sotterraneo numero 3, corridoio B, braccio 40, scoppiò un terribile raffreddore magico e, visto che già il suo carattere non era mai stato dei migliori, quella mattina era intrattabile. Fui costretto a correre come uno stagista alle prime armi per non fargli mancare nulla, altrimenti come amava ripeterci spesso “la tua lettera di licenziamento è già firmata!”. Saltai anche la pausa pranzo perché costretto a somministrargli l’ennesimo fumento di Valeriana e Vermicolo, secondo lui ottimo rimedio contro i raffreddori magici, inoltre dovetti aiutarlo a cercare una delle più importanti chiavi del suo sotterraneo. Tutti conoscevamo la camera di sicurezza 683, era la più antica, quella che quando ci passavi davanti non potevi non notarla: una pesante porta in ferro sulla quale si sviluppano scene di animali che si rincorrono attorno a un maestoso albero. Magnifica, non c’è altro aggettivo..
Non vi sto neanche a dire che quella chiave il Sig. Ragnok, la teneva gelosamente attaccata al collo, ma io lo dovetti scoprire a mie spese. Solo dopo aver perlustrato ogni singolo centimetro presente nel suo ufficio, a lui venne in mente che “forse” poteva essere quella. Finalmente, alle 16:33 suonò il campanello che ci avvisava che un mago esterno, di livello Alfa, stava scendendo per essere accompagnato alla sua camera di sicurezza. Le camere di livello Alfa sono quelle più grandi, le più antiche che appartengono o a Istituzioni Storiche o a Nobili Famiglie. 
E fu allora che il Goblin mi dovette “concedere” di tenere in mano una delle tre chiavi che avrebbero aperto la camera di sicurezza 683. Arrivato il veicolo dall’Accettazione, mi accomodai come da regolamento nel posto dell’accompagnatore, accanto al pilota e senza mai “per nessun motivo girarsi e intrattenere amichevoli conversazioni con il mago o la strega che si trovano nel sedile posteriore” (Citazione da manuale del Dipendente della Gringott, capitolo 8, pagina 483).
Partito il veicolo, ci dirigemmo presso la tanto attesa stanza blindata. Nel tragitto, per l’impazienza mi rigirai chiave tra le mani, la soppesai, le memorizzai in ogni suo singolo elemento, fintanto che non scendemmo nella Caverna del Soffio, nota per il fatto di cancellare ogni forma di Magia presente su persone ed oggetti. Fu a quel punto che riconobbi quel profumo, nessun’altra, a parte lei, adorava indossare il Sambac d'India mescolato con la Rosa Damascena. Non potevo crederci. Dietro di me c’era la temutissima professoressa CDuMbledore.
Quando il veicolo si fermò, la aiutai a scendere. La Prof. mi rivolse uno dei suoi rari sorrisi. Appoggiandosi al mio braccio, mi camminava accanto, e a un tratto, con il vecchio tono calmo e serafico, ma al contempo duro e freddo come un blocco di granito, mi disse: 
«Da quanto tempo, Astro! Tuttavia non credevo che qui alla Gringott sarebbe stato così facile incrociarti. Se dopo hai del tempo, mi farebbe piacere offrirti un caffè» .

Annuii, senza nascondere una certa sorpresa: cosa avrebbe mai voluto da me la Prof.ssa CDuMbledore? Cercai di frenare la mia curiosità, non avrei certo sfigurato in quel momento! Misi da parte il turbinio di pensieri che stava iniziando a pararmisi in testa ed iniziai tutto il rituale di apertura della stanza. Infine, controllate le chiavi, chiesi ad ogni possessore di infilarla nella rispettiva toppa e di girare il meccanismo di apertura. Sentii da dietro la porta i meccanismi che scattavano e fu allora che la porta si spalancò e ne uscì una fiammata pari alla potenza del soffio di un drago, che squarciò il buio del sotterraneo. Preventivamente avevo già attivato le rune di protezione, era molto di moda negli anni passati creare questi incantesimi antintrusione, io li trovavo parecchio fastidiosi oltre che eccessivamente scenografici, anche perché sarebbero bastati pochi incantesimi per disinnescare questa simpatica trovata.
«Complimenti! Soltanto 7 minuti per disinnescare uno degli incantesimi più arcani a difesa di questo caveau. So cosa stai pensando. Fin troppo arcano...»
«Grazie Professoressa, tutto merito anche delle sue lezioni, e dei successivi anni sul campo»
«Astro, non fare il ruffiano...»
Arrossii e mi inchinai, evitando con tutte le mie forze di lo sguardo del Goblin, il possessore della terza chiave che stava cambiando colore e si gonfiava, ed impettito disse: «Prego vossignoria, Professoressa CDuMbledore, da questa parte.»
La CDM lo fulminò con lo sguardo, ma gli rispose con cortesia.
«Grazie, a posto così»
La guardai sbigottito «Non vuole entrare a controllare?»
«No, ho visto abbastanza, grazie.»
«Ne è sicura? Posso chiuderla?» le chiesi.
«Ma neanche una sbirciatina, per vedere sia tutto perfettamente in ordine come da lei predisposto?» chiese il Goblin.
«So chiaramente quello che ho detto, carissimo Signor Bogrod. Sono ben convinta che rispettiate le disposizioni che ho dato e mio padre prima di me, e suo padre e il padre di suo padre ancor prima. Non vorrei dover iniziare a scrivere le mie note di demerito per il fatto che la mia camera non venga chiusa subito dopo che io lo chiedo. Lei che ne pensa?»
«Benissimo Signora, come desidera. Sentito, Astro? Cosa aspetti?» mi vomitò contro spingendomi verso il meccanismo di chiusura.
La situazione stava diventando complicata, o meglio stavo per schiantare un Goblin eccessivamente chiacchierone e dominante davanti alla mia professoressa storica.
Terminata la chiusura potei timbrare il cartellino di fine giornata e raggiungere la Prof. al caffè vicino alla Gringott. Si era raccomandata di raggiungerla lì.
Entrai un po’ emozionato, e cominciai a guardarmi intorno. Perlustrai il locale con lo sguardo ma non la vidi.
Morag, la mia amica barista, mi sorrise e mi allungò una pergamena aggiungendo: «La Professoressa ha ricevuto un gufo urgente e si scusa per esser dovuta andare senza aspettarti. Mi ha ha chiesto di darti questa da parte della McGranitt».
La aprii e probabilmente diventai del colore della tisana di Ragnok.

Phœnix
Nano
Messaggi: 126
MessaggioInviato: Mer 29 Nov 2017 0:12 am    Oggetto:   

Non so come facciate, ma fate sembrare tutto realistico. Grazie, questa esperienza, seppur virtuale, è qualcosa che mi sta molto affascinando!
Smile

Certo sarebbe bello essere più numerosi... Sad
CDuMbledore
Modessa Modessa
Messaggi: 14737
MessaggioInviato: Mer 29 Nov 2017 19:40 pm    Oggetto:   

Be'? Ma nessuno racconta nulla? 
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