Detrattori FM


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Autore Messaggio
Marina
Bracchetto del Cheshire
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MessaggioInviato: Sab 14 Giu 2008 21:50 pm    Oggetto:   

Va bene, visto che tanto devo stare inchiodata al pc a lavorare tanto vale continuare anche qui... Allora, vediamo....

Okamis ha scritto:
Innanzitutto la critica letteraria si può applicare a qualsiasi testo, da "I promessi sposi" a "Tre metri sopra il cielo",



ah beh, certo, volendo tutto è possibile, anche voler piantare chiodi quadrati in buchi rotondi, il distinguo sta nell'utilità di tali operazioni. Utilità che evidentemente a te e a Gamberetta sfugge.
Io direi cmq che con i titoli che hai citato non potevi chiarire meglio quello che intendo, quindi grazie per aver indirettamente e involontariamente suffragato quanto sopra.


Okamis ha scritto:

Il problema è che questi testi vengono presentati come dei capolavori assoluti,


ma questo, scusa, dove l'avresti letto? Non certo sulle pagine di FM.


Okamis ha scritto:
Ora, io le ragioni per cui ritengo le Cronache così come le Guerre dei pessimi libri te le ho date


nel thread sbagliato... Rolling Eyes Lo ripeto per la 1000esima volta, questo non è il thread del commento ai libri della Troisi. Ad ogni modo:

Okamis ha scritto:

. Ora visto che parli di "critici da quattro soldi", dammi una motivazione per cui i libri della Troisi sono questo gran capolavoro


e anche questo non so dove tu l'abbia evinto dai miei post. Che strano, io non vedo questa parola da nessuna parte... anzi, mi pare di aver detto chiaramente che la critica letteraria (che cmq non è quella di Gamberetta, per inciso) NON si applica ai libri commerciali, data l'insensatezza dell'operazione. Ne consegue, per processo logico-deduttivo, che i libri della Troisi, in quanto prodotto commerciale (che cmq non necessariamente è un connotato dispregiativo, ci sono libri commerciali e libri commerciali, così come ci sono capolavori e capolavori), non rientrano fra i capolavori.

Okamis ha scritto:

e dimostrami (prove alla mano, ovvero andando a riprendere gli esempi proposti dallo stesso Franz come ho fatto io) che la recensione di FM è obbiettiva e veritiera.


i contenuti della recensione di Franz li difenderà l'interessato, visto che:

1. è il suo punto di vista
2. sa benissimo argomentarlo da solo e se crederà di volerlo fare lo farà

Tutto quel che posso dire io è la mia opinione sui primi due libri del mondo emerso (non ho letto nient'altro), ma non lo faccio in questa sede perché, arciocome ho ripetuto ad nauseam, non è il thread di pertinenza.
Ma ti avviso che, nonostante abbia svariati lustri in più di Gamberetta, e quindi un po' più di esperienza (di tutto: di lettura ma anche di vita, quindi non ho più, purtroppo, la naiveté di vedere il mondo in b/n come una ragazzina e conosco soprattutto la distinzione fra teoria e pratica), non farò la barba alle pulc...pardon, volevo dire la 'critica letteraria', perché è mestiere che lascio ai professionisti e inoltre ribadisco che è operazione inutile su questo tipo di libri.

La Vecchia Strega: sono la prima a essere esasperata, ma è velleitario pensare che le posizioni possano essere conciliabili se c'è gente che viene qui ad accusare la testata di non sapere quel che fa e di incassare mazzette (hai visto il resto del thread?). Né, benché esasperata quanto te, sono disposta a lasciare via libera a simili castronerie, visto che FM è qualcosa in cui anch'io investo tempo ed energie ogni giorno.
La soluzione è, se il thread stufa, di evitarlo. Ma ti assicuro che c'è anche gente che si diverte un mondo a lurkare 'sto teatrino.
E qualcuno che addirittura sgranocchia popcorn (ciao Kolok Wink, la battuta è assolutamente senza acrimonia, honest! Wink)
franz
Mago Mago
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MessaggioInviato: Sab 14 Giu 2008 23:15 pm    Oggetto:   

Okamis ha scritto:
dimostrami (prove alla mano, ovvero andando a riprendere gli esempi proposti dallo stesso Franz come ho fatto io) che la recensione di FM è obbiettiva e veritiera.


E, di grazia, perché dovrei farlo?
Sta scritto dal 2004 nel primo thread riguardante le recensioni:

"Le recensioni di FantasyMagazine.it sono frutto di una serie di convinzioni e convenzioni.

1. I recensori esprimono pareri soggettivi.
Le recensioni vengono scritte auspicandosi una successiva educata discussione all'interno del forum, in cui è sempre possibile esprimere un parere contrario a quello del recensore.
Qui nessuno ha lo Scettro della Verità in mano (anche se i recensori vengono comunque scelti in base a dei “requisiti minimi”: una buona conoscenza del genere fantasy, buone capacità d'espressione in forma scritta).

2. Il recensore recensisce un romanzo dopo averlo letto interamente.

3. Il voto viene deciso dal recensore ed è espresso in stellette - da 1 a 5.
È molto importante capire che le 3 stelle del Recensore A non sono le 3 stelle del Recensore B: ognuno ha il proprio metro di giudizio.
In pratica, è sbagliato e fuorviante fare paragoni tra i voti delle varie recensioni.

4. Il responsabile delle recensioni librarie (attualmente Andrea D'Angelo) non interviene sui testi se non per migliorarne la qualità tecnica. Il contenuto e il voto sono sempre scelte del recensore.
Esistono casi limite, rari, in cui il responsabile delle recensioni librarie interviene anche sul contenuto (ad esempio quando una recensione è sbilanciata - ossia si sofferma esclusivamente su alcuni aspetti di un romanzo - o quando si manca di rispetto all'autore)."

Recensione obiettiva? Cosa significa?
Di tutta la recensione, che è un tantino più articolata, hai citato solo una frase, e su quella hai costruito la 'prova' che la recensione non è obiettiva e 'veritiera'. Ma stai scherzando? Hai una vaga idea di cosa sia una recensione? Ogni giorno su qualsiasi quotidiano si possono leggere giudizi su film e libri che stanno agli antipodi, quindi, secondo il tuo modo di vedere le cose, coloro che non sono in linea col tuo pensiero non sono obiettivi né veritieri (aspetto una spiegazione di questi termini).

La recensione di un libro o di un film non dovrebbe trascurare nessuno
di questi aspetti:

• Informazioni oggettive (bibliografiche o filmografiche) da
trascrivere su un apposito spazio prima o eventualmente alla fine
della recensione vera e propria.
• Introduzione-Presentazione
• Riassunto della trama
• Esposizione dell'argomento o dell'idea di fondo del libro o del film
• Notazioni linguistiche o stilistiche
• Riflessioni critiche e valutative
• Conclusioni

Una recensione non è lavoro di editing, né tantomeno un saggio sull'opera.
Mi dici che le battaglie hanno descrizioni che non superano la pagina, e quando ti faccio notare che non è così, ribadisci che in quelle pagine mica si incrociano le spade per tutto il tempo. Grazie al cielo!
Cosa vorresti che facessi, che riprendessi il testo in mano e ti facessi notare, passo per passo, dove sbagli? "Nihal schivò guizzando di lato", eccolo là, e smontiamo l'affermazione che si abbassa e basta? Ma dai...

Okamis ha scritto:
Il problema è che questi testi vengono presentati come dei capolavori assoluti, quando in verità sono libretti scritti male e pieni di errori grossolani, soprattutto nella struttura della trama.


Suggerisco una rilettura della recensione e gradirei che mi facessi notare i passaggi dove i libri sono stati definiti 'capolavori assoluti' o anche solo 'capolavori'. Il voto finale della mia recensione è tre stelline.

Per concludere, e non tornare più sull'argomento (continuate pure se vi pare), in FantasyMagazine non esiste alcun conflitto di interesse nei confronti di alcuna casa editrice (se non per le pubblicazioni della Delos, che raramente vengono recensite, e non da membri della casa editrice).
La pubblicità che compare sulle pagine della rivista viene trattata e acquistata da una concessionaria pubblicitaria, senza che vi sia contatto diretto con le testate. la concessionaria ha un pool di siti più ampio del parco Delos, e tratta le campagne pubblicitarie per tutti i siti (Delos è una piccola percentuale del totale).
Gli introiti pubblicitari servono per il sostentamento del sito (che ci crediate o no, ci sono delle spese) e i redattori lavorano da anni senza percepire alcun compenso.

Lippi, Voglino, Morganti, De Turris, così come tutti coloro che hanno frequentato il fandom e il panorama 'fantastico' italiano, conoscono praticamente tutti gli autori italiani e, guardacaso, ne parlano e ne scrivono. Succede in tutto il mondo giornalistico, e far finta di non saperlo è ingenuo almeno tanto quanto pensare che qualsiasi cosa si scriva in merito a 'italiani' (e perché non autori stranieri? vengono venduti allo stesso modo dalle stesse case editrici), sia frutto di interessi o presunti 'favori'.
- Sei un pessimista o un ottimista?
- Sono un pessimo ottimista
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MessaggioInviato: Dom 15 Giu 2008 2:17 am    Oggetto:   

Premetto che non ho letto tutta la discussione, e mai lo farò.
Premetto anche che sono mesi che non leggo FM e che non frequento il forum.
E quindi, chi vuol sparare, lo faccia pure.

E, tuttavia, non mi piace molto veder criticato un sito, come FM, che da anni lavora in maniera seria (mia personalissima opinione) per porsi come punto di riferimento per gli appassionati di Fantasy italiani.

Prima di FM cosa c'era? E adesso, cosa c'è?

Sul fatto di incensare alcuni autori...bho? Mesi or sono, quando frequentavo assiduamente questi lidi, la "povera" Licia era sistematicamente fatta a pezzettini piccoli piccoli...

E per quanto riguarda le recensioni...sbaglio o c'è la possibilità di commentarle nel forum?

Non lo so, ma non sarà un po' la storia della volpe e dell'uva?
De gustibus non "sputazzandum" est. Baciuz.
un muspeling
apprendista incendiario
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MessaggioInviato: Dom 15 Giu 2008 9:38 am    Oggetto:   

Don't hide behind PARANOID eyes - Pink Floyd, The Final Cut
http://it.youtube.com/watch?v=ITy47L15xbs&feature=related

capisci a me Cool
Okamis
Rufus in tabula
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MessaggioInviato: Dom 15 Giu 2008 11:55 am    Oggetto:   

D'accordo, questo sarà il mio ultimo intervento in questa sede (a meno che qualcuno non mi rivolga una domanda diretta o richieda una mia spiegazione), visto soprattutto che quanto scrivo poi viene quasi sempre rimanipolato dandogli un senso diverso da quello che io intendevo. Senza contare che, come giustamente ha sottolineato Marina, stiamo finendo di nuovo fuori tema. Purtroppo si tratta di un argomento molto ampio, e non finire nelle trame dell'OT è sempre dura. Quindi cercherò di essere il più schematico e chiaro possibile.

1) Quando ho scritto che spesso i libri della Troisi vengono presentati come dei capolavori, non mi riferivo assolutamente a FM, ma ai voti su IBS o BOL citati nel mio intervento precedente. Ammetto di non essere stato chiaro in quel punto. Sono quelli i lettori che reputo privi di alcun senso critico, non certo i recensori di FM. Io 5/5 non l'ho dato nemmeno a Perdido Street Station per fare un esempio. 5/5 a mio avviso equivale a dire "quel libro è un capolavoro e passera alla storia". Dare un simile valore ai libri della Troisi mi pare un'offesa verso scrittori quali la Bradley, Jordan, Tolkien e molti altri.

2)
Citazione:
mi pare di aver detto chiaramente che la critica letteraria (che cmq non è quella di Gamberetta, per inciso) NON si applica ai libri commerciali, data l'insensatezza dell'operazione.


Se avessi osato dire questa frase al mio professore di Letterature Comparate, mi avrebbe mandato a caso a calci nel sedere. La critica letteraria si può applicare a qualsiasi tipo di testo, dal saggio di filosofia al romanzetto della Harmony. E non si tratta di un'operazione inutile, in quanto grazie ad essa vengono evidenziati i pregi e i difetti di qualsiasi opera. Ora, lo ripeto per l'ultima volta: io non appoggio per nulla il "come" gamberetta o altri recensori sfruttino la critica letteraria (ovvero attraverso la derisione) tanto che le mie perplessità su alcune sue osservazioni le ho scritte pure sul suo sito (poi il fatto che le sue recensioni mi divertano è un alro discorso; anche vedere sgarbi che sbraita lo trovo divertente, ma ciò non toglie che lo reputi un cretino in quelle occasioni). Ciononostante ella sfrutta la metodologia classica (il "modo", quindi) della critica letteraria. Ti ripeto, Marina, se leggi Chatman scoprirai che egli usa un metodo analogo a quello di Gamberetta. E chatman non ha "la naiveté di vedere il mondo in b/n come una ragazzina", sempre per usare parole tue.

3) (e qui praticamente passo a Franz) So benissimo che ogni recensore ha il sacrosanto diritto di dire la sua opinione riguardo un determinato libro. Infatti nel mio discorso, a differenza di altri, non ho MAI accusato FM di fare propaganda verso i libri di certe case editrici. Mi sono sempre rivolto ad un unico articolo per il quale ho esposto i miei dubbi. Tutto qua. Se poi altri vogliono pensare che FM sia per così dire "corrotta", sono liberi di farlo, ma non è il mio caso, e gradirei che questo punto fosse chiaro. In merito alla tua recensione, tu stesso mi hai indicato due punti del libro su cui provare le rispettive tesi (mi viene in mente che volendo si poteva anche aggiungere la scena della morte di Livon, ma in quel capitolo non viene veramente descritta una battaglia, quanto un singolo combattimento di Nihal, quindi è un caso limite). Nella seconda delle scene da te proposta non ci viene mostrata alcuna battaglia, ma solo raccontate (in maniera molto generica) le azioni della protagonista. Il fatto è che nella tua recensione scrivi questo:

Citazione:
La descrizione delle battaglie è il vero punto di forza. Il momento dell'esaltazione è quello che ci consente di udire il clangore delle spade, vedere le lame ricavare scintille dallo scontro con altre lame.


Ma in tutto il primo volume non c'è alcuna scena descritta con dovizia di particolari, non è presente alcuna scena che mostri quanto da te scritto. Il motivo per cui mi sono soffermato su quel punto piuttosto che su altri è soltanto che quello è praticamente l'unico su cui mi trovo davvero a dissentire. Voto a parte (io gli avrei dato comunque 1/5 perchè ritengo che la caratterizzazione dei personaggi, punto su cui tengo moltissimo in un libro, sia scandalosa), mi trovo d'accordo con quanto da te scritto. E' solo in quel punto che a mio avviso non sei per nulla oggettivo. Ora, se per questa semplice (e a mio avviso legittima) nota devo essere indicato come sobillatore o antagonista di FM, fate pure. Però non andate a cercare nei miei interventi cose che non ho detto.

4) Ultima cosa e poi chiudo. A prescindere da quale sia il regolamento di FM, non trovo corretto nei confronti dei vostri lettori che l'amico di uno scrittore ne realizzi anche le recensioni. Non perchè (e mi ritrovo purtroppo a ripeterlo ancora una volta) ritenga che FM sia "prezzolata", ma perchè l'autore, a mio avviso, anche involontariamente chiuderà un occhio sulle eventuali magagne dell'amico. Dopotutto offrite principalmente un servizio, e da parte di chi ne usufruisce è lecito attendersi che ciò venga fatto con la minima ambiguità possibile. Anche se doveste far recensire l'ultimo romanzo di Dario Fo ad Alberto Bevilacqua vi farei la medesima critica.

E qui chiudo, augurandomi di essere stato chiaro.
"Gli uomini veri non ballano. Stanno seduti, sudano e imprecano." (Bill Hicks)

Marina
Bracchetto del Cheshire
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MessaggioInviato: Dom 15 Giu 2008 13:12 pm    Oggetto:   

Okamis ha scritto:
(a meno che qualcuno non mi rivolga una domanda diretta o richieda una mia spiegazione),


allora avrai ancora da scrivere, mi sa... Wink

Okamis ha scritto:

1) Quando ho scritto che spesso i libri della Troisi vengono presentati come dei capolavori, non mi riferivo assolutamente a FM, ma ai voti su IBS o BOL citati nel mio intervento precedente. Ammetto di non essere stato chiaro in quel punto. Sono quelli i lettori che reputo privi di alcun senso critico, non certo i recensori di FM. Io 5/5 non l'ho dato nemmeno a Perdido Street Station per fare un esempio. 5/5 a mio avviso equivale a dire "quel libro è un capolavoro e passera alla storia". Dare un simile valore ai libri della Troisi mi pare un'offesa verso scrittori quali la Bradley, Jordan, Tolkien e molti altri.


bene, chiaramente quindi FM non può rispondere dei commenti altrui, ma a prescindere da questo ti faccio una domanda semplice semplice: se anche ci fossero milioni di persone che considerano il mondo emerso un capolavoro persino migliore dell'SdA, tu cosa ci perdi? Una fetta di patrimonio economico? Una parte del tuo parco affetti? Una porzione di salute? Non credo, no? Quindi lasciagli la convinzione e chissenefrega, oltretutto è chiaro che un giudizio singolo è parametrato alla quantità e qualità di letture effettuate sin lì, quindi è sempre un giudizio relativo. Quel che non capisco davvero è il movente che vi spinge a fare crociata anti-Troisi o chi per lei.

Okamis ha scritto:

Se avessi osato dire questa frase al mio professore di Letterature Comparate, mi avrebbe mandato a caso a calci nel sedere.


se c'è una cosa che ho imparato bene, a mie spese, e proprio sui banchi di scuola dove ho passato quasi 3/4 della mia vita, è che se uno siede in cattedra non necessariamente l'ha meritata e questo purtroppo nella maggioranza dei casi. Ma anche ammesso che il tuo prof fosse invece una felice eccezione (oddio, se il suo metodo didattico era quello dei calci nel sedere mi viene cmq un legittimo dubbio Wink):

Okamis ha scritto:

La critica letteraria si può applicare a qualsiasi tipo di testo, dal saggio di filosofia al romanzetto della Harmony. E non si tratta di un'operazione inutile, in quanto grazie ad essa vengono evidenziati i pregi e i difetti di qualsiasi opera.


e io continuo a chiederti l'utilità di tale operazione su, ad esempio, un HArmony. Mi sembra una domanda veramente retorica. Ma ripeto, uno puà felicemente piantar chiodi quadrati in buchi rotondi ed essere convinto che i chiodi quadrati siano sempre bellissimi e utilissimi in qualsiasi circostanza... IMVHO uno strumento non è l'apoteosi di per sé, la sua validità è sempre relazionabile all'ambito di applicazione.


Okamis ha scritto:

E chatman non ha "la naiveté di vedere il mondo in b/n come una ragazzina", sempre per usare parole tue.


mi riferisco a certi suoi commenti su come dovrebbe funzionare la psicologia di certi personaggi e, fuori dalle storie romanzate, l'editoria e il mondo in generale. Per carità, alla sua età è anche giusto vedere tutto in certa luce, quello che voglio dire è che un giorno avrà un brusco risveglio e scoprirà un'immensa tonalità di grigi in tutto. Del resto è quel che si contesta agli autori giovanissimi che si stanno affacciando al panorama editoriale no? Non avere abbastanza esperienza per dare profondità a ciò che scrivono. Allora non vedo perché l'operazione vada applicata solo a senso unico e non anche a chi commenta quegli scritti.

Okamis ha scritto:

non ho MAI accusato FM di fare propaganda verso i libri di certe case editrici. Mi sono sempre rivolto ad un unico articolo per il quale ho esposto i miei dubbi. Tutto qua. Se poi altri vogliono pensare che FM sia per così dire "corrotta", sono liberi di farlo, ma non è il mio caso, e gradirei che questo punto fosse chiaro.


ti ringrazio della precisazione che mi fa cmq molto piacere (siccome Internet è ambiguo preciso a mia volta che NON è un commento ironico)

Okamis ha scritto:

4) Ultima cosa e poi chiudo. A prescindere da quale sia il regolamento di FM, non trovo corretto nei confronti dei vostri lettori che l'amico di uno scrittore ne realizzi anche le recensioni. Non perchè (e mi ritrovo purtroppo a ripeterlo ancora una volta) ritenga che FM sia "prezzolata", ma perchè l'autore, a mio avviso, anche involontariamente chiuderà un occhio sulle eventuali magagne dell'amico.


potrei ribatterti che, a contrario, potrebbe invece essere spinto a maggior obiettività proprio per compensare la conscia tentazione di indulgenza rispetto invece a qualcuno che non conosce personalmente la Troisi ma è fan sfegatato della saga. A maggior ragione poi se nel primo caso si tratta di qualcuno che cerca di fare della scrittura una professione, come un altro autore italiano (Falconi in questo caso).

Ma a parte questo, FM, come già detto, offre a tutti la possibilità di collaborare alle recensioni. Il problema è che pochissimi si fanno avanti e se si fa avanti un altro autore italiano non sarebbe a mio avviso giusto dirgli di no solo perché, come ti ha spiegato Franz, nel panorama gli scrittori si conoscono bene o male tutti. E rifiutare recensori capaci è cmq un lusso che FM non può permettersi, data appunto la penuria degli stessi. Del resto, se lo facesse, non potrebbe fornire quel servizio che invece fornisce proprio grazie all'impegno volontario di tutti gli appassionati, a prescindere da chi siano e da cosa facciano nella vita o da chi frequentano. L'unico requisito essenziale è infatti che sappiano scrivere un articolo.
Okamis
Rufus in tabula
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MessaggioInviato: Dom 15 Giu 2008 14:26 pm    Oggetto:   

Visto che mi fai una domanda, ti rispondo Wink

Citazione:
se anche ci fossero milioni di persone che considerano il mondo emerso un capolavoro persino migliore dell'SdA, tu cosa ci perdi? Una fetta di patrimonio economico? Una parte del tuo parco affetti? Una porzione di salute? Non credo, no? Quindi lasciagli la convinzione e chissenefrega, oltretutto è chiaro che un giudizio singolo è parametrato alla quantità e qualità di letture effettuate sin lì, quindi è sempre un giudizio relativo. Quel che non capisco davvero è il movente che vi spinge a fare crociata anti-Troisi o chi per lei.


Il fatto è che amo troppo la letteratura per vederla snaturata in opere mediocri presentate al pubblico come dei capolavori (e qui mi riferisco soprattutto alle case editrici). Posso capire che non fanno altro il loro lavoro, ma c'è un limite alla decenza. Harmony, per fare un esempio, presenta i suoi libri come "letteratura marginale" (non è una mia accezione, ma del Sapegno oltre che di altri critici, e soprattutto non si tratta di una formula dispregiativa), e non come "la rivelazione degli ultimi vent'anni". Quando leggo che autori come Paolini (per cambiare un po Wink ) sono definiti i nuovi Tolkien mi arrabbio come un muflone ( Shocked ). Qui io non volevo criticare la Troisi in quanto autrice italiana, ma in quanto il discorso ruotava soprattutto alla recensione di un suo libro. Io non voglio fare una crociata anti-Troisi. I difetti che ho trovato nei suoi libri, li ho trovati anche in molti altri autori, pure stranieri, quali Rabe, Brooks (su alcuni libri) o lo stesso Paolini. Pertanto l'ultima frase che ho citato non l'accetto, in quanto io in quel "voi" non rientro. Se badi bene a quanto scritto (non solo in questo topic) io non mi sono mai scagliato contro un determinato autore, quanto al massimo sulla sua opera (che è cosa ben diversa da quanto fanno altri, come Gamberetta). Io giudico il lavoro, non chi lo esegue.

Citazione:
se c'è una cosa che ho imparato bene, a mie spese, e proprio sui banchi di scuola dove ho passato quasi 3/4 della mia vita, è che se uno siede in cattedra non necessariamente l'ha meritata e questo purtroppo nella maggioranza dei casi. Ma anche ammesso che il tuo prof fosse invece una felice eccezione (oddio, se il suo metodo didattico era quello dei calci nel sedere mi viene cmq un legittimo dubbio Wink):


Guarda, il professor Esposito, oltre ad essere uno dei massimi esperti italiani del settore, è anche una delle persone più calme e pacate che conosca. Solo una volta l'ho visto inalberarsi, alzandosi dalla sedia ed esclamano "Per dio, signorina, cosa mi sta dicendo!", ma si trattava di una studentessa che aveva esordito sostenendo che Montale fosse un autore del 700 XD

Bom, se non ci sono altre domande, vado a leggermi qualche buon libro...
"Gli uomini veri non ballano. Stanno seduti, sudano e imprecano." (Bill Hicks)

Marina
Bracchetto del Cheshire
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MessaggioInviato: Dom 15 Giu 2008 14:49 pm    Oggetto:   

Okamis ha scritto:

Il fatto è che amo troppo la letteratura per vederla snaturata in opere mediocri presentate al pubblico come dei capolavori (e qui mi riferisco soprattutto alle case editrici). Posso capire che non fanno altro il loro lavoro, ma c'è un limite alla decenza. Harmony, per fare un esempio, presenta i suoi libri come "letteratura marginale" (non è una mia accezione, ma del Sapegno oltre che di altri critici, e soprattutto non si tratta di una formula dispregiativa), e non come "la rivelazione degli ultimi vent'anni". Quando leggo che autori come Paolini (per cambiare un po Wink ) sono definiti i nuovi Tolkien mi arrabbio come un muflone ( Shocked ). Qui io non volevo criticare la Troisi in quanto autrice italiana, ma in quanto il discorso ruotava soprattutto alla recensione di un suo libro. Io non voglio fare una crociata anti-Troisi. I difetti che ho trovato nei suoi libri, li ho trovati anche in molti altri autori, pure stranieri, quali Rabe, Brooks (su alcuni libri) o lo stesso Paolini.


ok, vedo che dunque il nocciolo della questione, sia in questo caso che nel caso della critica letteraria di cui si parlava prima, sta nell'utilità. Io ritengo non ci sia utilità nemmeno qui, nel senso che puoi arrabbiarti finché vuoi ma non riuscirai mai a uniformare il mondo intero ai tuoi canoni, quindi per me è uno spreco di tempo e di energia. Poi se uno ci vuole cmq provare, liberissimo, ma son convinta che non approdi da nessuna parte (e questa per inciso è un'altra delle ingenuità che contesto a gamberetta e a cui mi riferivo sopra, come anche il fatto che si contestino i toni propugnati dalle case editrici: un editore è ovvio che cerchi di vendere i suoi libri e quindi li presenti sotto la miglior luce che gli riesce di trovare [anche se per inciso io non ho mai letto comunicati in cui il Mondo emerso è presentato come l'erede del SdA ])).
E aggiugo "per fortuna", perché un mondo uniforme, che pensa le stesse cose, concepisce gli stessi gusti, concorda su tutto, personalmente lo troverei termendamente monotono. Come dicono gli anglosassoni, variety is the spice of life Wink



Okamis ha scritto:

Pertanto l'ultima frase che ho citato non l'accetto, in quanto io in quel "voi" non rientro. Se badi bene a quanto scritto (non solo in questo topic) io non mi sono mai scagliato contro un determinato autore, quanto al massimo sulla sua opera (che è cosa ben diversa da quanto fanno altri, come Gamberetta). Io giudico il lavoro, non chi lo esegue.



ok, precisazione legittima, ma non cambia quanto sopra Wink, a parte evidenziare una maggiore correttezza di atteggiamento rispetto ad altri. Cioè cambia sicuramente la forma, ma non la 'sostanza utilitaristica', per così dire.
Melian
Ospite

MessaggioInviato: Dom 15 Giu 2008 14:59 pm    Oggetto:   

Ammetto che ultimamente i romanzi presentati da FM non attirano il mio interesse nè lo attirano le relative recensioni.
Nulla di male ovviamente, è una questione di gusti diversi: i miei e quelli di coloro che in modo volontario e gratuito - e pertanto altruistico - collaborano con FM.
Risultato leggo un po' di meno gli articoli in home page e mi cerco le informazioni sui romanzi fantasy o direttamente nel forum o su altri lidi internettiani...anche se talune mi piacerebbe trovarle anche sull'home page di FM.

Per i critici/detrattori/contrari a FM e alle sue recensioni quoto e straquoto Marina.
Marina ha scritto:
Ma a parte questo, FM, come già detto, offre a tutti la possibilità di collaborare alle recensioni. Il problema è che pochissimi si fanno avanti. L'unico requisito essenziale è infatti che sappiano scrivere un articolo.

FM si basa sulla disponibilità di persone che scrivono articoli e recensioni.
Credo che sarebbe interessantissimo leggere anche una recensione che offre un giudizio diverso per lo stesso romanzo.
Olorin
Ultimo Elfo Inguardabile
Messaggi: 1698
Località: dove osano le anatre
MessaggioInviato: Gio 19 Giu 2008 10:58 am    Oggetto:   

ho già scritto su questo thread?... ah, sì.

beh, però ho qualcosa da dire alla luce dei nuovi approfondimenti nel frattempo espressi: mi rifaccio al post di Melian col quale concordo pienamente.

Difatti, approcciando il mondo del fantasy, ho scelto FM come 'guida' con l'intento di cominciare a fruire di opere di sicura qualità dettagliata e commentata da persone 'autorevoli' nel genere letterario.

A fronte di recensioni se non addirittura entusiastiche, comunque almeno assai favorevoli, ho acquistato due libri di autori italiani che non voglio citare per non dare adito a illazioni di invidia o altro nei loro confronti, trovando purtroppo le loro opere al limite dell'illeggibilità, banali nella trama e soprattutto imbarazzanti nella pochezza dello spessore dei personaggi e ciò lo dico confrontandoli con autori stranieri che qui vengono bistrattati e massacrati (giustamente) ma che rispetto a loro hanno scritto delle Divine Commedie.

De gustibus? No, mi dispiace. Quando si arriva a certe 'vette' di bruttezza, al massimo può esserci il de gustibus dell'orridus, come per i feticisti...

Chi propone il fantasy, in questo momento di grande attenzione del pubblico, rischia di perdere una grande occasione se punta su cavalli bolsi, perché ciò che il neofita ne trae dopo che ha dato un paio di opportunità rimanendone gravemente deluso, è che in fondo aveva ragione quando pensava che il genere fantasy fosse una lettura appena passabile fino ai 12 anni, poi basta.

Io non credo che sia così.
Gli ideali sono pericolosi. La realtà è preferibile: è spietata ma preferibile.

Una scrivania ordinata è sintomo di una mente malata
Castalia
caccia il cacciatore caccia il cacciatore
Messaggi: 1816
Località: Verona
MessaggioInviato: Gio 19 Giu 2008 12:17 pm    Oggetto:   

Melian ha scritto:
Credo che sarebbe interessantissimo leggere anche una recensione che offre un giudizio diverso per lo stesso romanzo.


Pienamente d'accordo.
Purchè questo giudizio sia espresso in termini non offensivi nei confronti dell'autore/autrice, e soprattutto nei confronti di chi quel libro lo legge e magari lo apprezza.
Perchè a volte si ha come l'impressione che, specialmente in internet, stiano appostate delle persone che, appena si accende una discussione su qualsiasi cosa....ZAC! Arrivino pronte e bardate della loro presunta saccenza a sparare commenti lapidari a destra e a manca. Medieval

A ciascuno i propri gusti (ebbene sì, Olorin, il de gustibus esiste ancora e meno male! Wink )e la libertà di poter dire "mi è piaciuto" o "non mi è piaciuto" senza il timore di sentirsi dare, fra le righe o meno, dell'idiota o del fesso che si è lasciato abbindolare.
E tutto questo è, come minimo, irritante.

Il rispetto prima di tutto. Utilizzando certi toni si passa automaticamente dalla parte del torto, anche se magari si aveva qualcosa di intelligente o utile da dire.

Ai detrattori di FM, in generale, dico questo: mi pare che i collaboratori di Fantasy Magazine siano sempre aperti ai suggerimenti e alle critiche costruttive, purchè espresse in termini civili, cosa che ho visto fare da poche persone, in questo 3d specifico.
In otto parole e' la Rede per noi: se non e' male, fa cio' che vuoi



Knowledge is Power. Power corrupts. Study hard. Be Evil. Slytherin.
dued
Elfo
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Località: Savona
MessaggioInviato: Gio 19 Giu 2008 12:20 pm    Oggetto:   

Scusate, intervengo di nuovo a distanza di un po' di tempo, solo perché mi pare di trovare qua e là delle considerazioni molto interessanti sul fantasy italiano e mi piacerebbe commentare in un modo un po' meno " a gamba tesa" Wink di quanto abbia fatto prima.
Il fatto e' che ci si puo' ricondurre a due ordini di problemi

a) chi critica per prevenzione, in modo a volte non del tutto corretto o eccessivo, andando a cercare il pelo nell'uovo, oppure criticando si' a ragione opere molto criticabili, ma con toni e modi che sfiorano l'offesa personale o l'insinuazione

b) una serie di questioni e problemi obiettivamente riferibili al fantasy italiano, in senso autoriale e commerciale, come movimento che deve e puo' crescere

Ora, io tendo a intervenire a volte in modo brusco perche' ho avuto un po' troppe testimonianze del caso a), che, credetemi, per chi come autore si impegna da una vita con passione e senza molti riscontri, fanno piuttosto male, specie quando reiterate, evidenti e da piu' fronti.

Sono invece, sempre come autrice, interessatissima al caso b), che aiuta a migliorarsi e crescere

Qual e' il problema? Purtroppo il problema e' che a) e b) spesso si intrecciano, spesso nella stessa persona, qualche volta persino in buona fede. Infatti molti di noi hanno pregiudizi radicati e innati di cui magari non si rendono neppure conto, pregiudizi che, per esempio, fanno si' che nell'affrontare un autore piuttosto che un altro si abbiano determinate aspettative, e che quindi la soddisfazione/delusione siano in proporzione. Capita anche al cinema, no? Ti dicono: quel film e' una scemenza, lo vai a vedere, ti diverti, dici, ma no, e' carino. Oppure ti dicono che e' un capolavoro e te ne esci disgustato perche' non ti piace mentre magari e' un buon film medio. E cosi' via.

Allora, manca lo spazio per analizzare le questioni che mi interessano in un unico messaggio. Soprattutto: cosa puo' far bene o male al movimento fantasy italiano? Quali cose positive e quali negative fanno, a giudizio di chi legge, autori ed editori? I successi commerciali fanno bene o male al genere in ambito nostrano?
Sarebbe bello approfondire, magari in un'altra discussione.
A Olorin posso solo dire, sinceramente, che se per caso uno di quei due testi cui accenni era il mio, e davvero lo giudicassi "al limite dell'illeggibilità, banale nella trama e soprattutto imbarazzante nella pochezza dello spessore dei personaggi ...confrontandoli con autori stranieri che qui vengono bistrattati e massacrati (giustamente) ma che rispetto a loro hanno scritto delle Divine Commedie. "...
be', inizierei a preoccuparmi seriamente. Perche' per quanto possa accettare discussioni e critiche anche pesanti al mio romanzo, queste accuse mi sentirei a cuor leggero di non meritarle.
Milena "dued" Debenedetti

I am what I am and what I am is who I am
Marina
Bracchetto del Cheshire
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MessaggioInviato: Gio 19 Giu 2008 13:04 pm    Oggetto:   

Olorin ha scritto:
A fronte di recensioni se non addirittura entusiastiche, comunque almeno assai favorevoli, ho acquistato due libri di autori italiani che non voglio citare per non dare adito a illazioni di invidia o altro nei loro confronti, trovando purtroppo le loro opere al limite dell'illeggibilità, banali nella trama e soprattutto imbarazzanti nella pochezza dello spessore dei personaggi e ciò lo dico confrontandoli con autori stranieri che qui vengono bistrattati e massacrati (giustamente) ma che rispetto a loro hanno scritto delle Divine Commedie.

De gustibus? No, mi dispiace. Quando si arriva a certe 'vette' di bruttezza, al massimo può esserci il de gustibus dell'orridus, come per i feticisti...

.



Olorin, non esiste bruttezza o bellezza oggettiva. A meno che si parli di libri in cui è sconosciuto l'uso dell'Italiano. E' l'unica oggettività che mi sento di rilevare in un libro. Per il resto il linguaggio, le situazioni, la trama, persino la struttura, vanno a gusto e anche a libro. Mi spiego con un esempio: ho voluto leggere il primo Fairy Oak, libro decisamente per piccoli e decisamente per femminucce. Io sono un'adulta e quindi non avrei dovuto apprezzarlo perché usa un linguaggio essenziale, al limite della sceneggiatura, e perché la trama è talmente sottile da sembrare quasi inesistente. Eppure, anche da adulta, lo trovo delizioso, in relazione ovviamente al suo target: da consigliare a tutte le mamme di bimbe fra i 4 e i 10 anni. Perché? Semplicemente per l'ambientazione, tutta a tinte pastello e zucchero filato.
Quindi se in teoria qualcuno mi venisse a dire che un libro è quasi privo di trama, mi verrebbe da pensare che il tal libro è una schifezza perché di solito la trama è una delle corde fondamentali di una storia (a meno che non sia un stream of consciousness che nella maggioranza dei casi esce fuori una palla perché è difficilissimo farlo bene e purtroppo di Uno Nessuno e Centomila non ne nascono ogni giorno). Invece ci sono casi in cui non è così, e Fairy Oak è uno di quei casi. Allora come la mettiamo? Semplicemente tu cerchi in un libro cose diverse rispetto a quelle che han soddisfatto i parametri del recensore ma non puoi colpevolizzarlo per questo, né prenderlo a indice di scadimento della testata. Quando da ragazzina leggevo i giornali musicali, sapevo benissimo che nel mio preferito c'era una pletora di recensori che andava contro ai miei gusti e forse uno o due che erano più in sintonia. Tuttavia la testata faceva ottimi servizi e per le recensioni avevo imparato a capire chi far i redattori era in linea con la mia musica e chi no, regolandomi di conseguenza e senza pensare che la testata non fosse all'altezza del suo compito.

Per quante riguarda poi le rece multiple, ripeto quel che ha già detto il Mago: piacerebbe anche a noi ma mancano i volontari. Senza contare che cmq ci ritroveremmo con 10 recensioni di Martin e nessuna dell'autore xyz italiano esordiente. E anche questo non sarebbe bilanciato.
Olorin
Ultimo Elfo Inguardabile
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Località: dove osano le anatre
MessaggioInviato: Gio 19 Giu 2008 14:38 pm    Oggetto:   

corretto, Marina.

un'opera va chiaramente contestualizzata nel suo target sia di utenza che di messaggio.

In tal senso, non credo di aver commesso un errore dell'ordine di grandezza macroscopico che tu esemplifichi - non c'è né ironia né polemica in questa mia frase! - nei confronti dei libri che ora campeggiano sullo scaffale in altissimo a sinistra della mia libreria. E comunque sarei ancora più stranito se si riferissero ad un pubblico, per così dire, più 'immaturo'... o più 'innocente' (???), e quant'altro dir si voglia.

Insomma, stento veramente a credere, pur nella mia smodata passione per la richhezza ti tipi umani che si aggirano su 'sta terra, che su 1000 persone ve ne siano più di 8 a cui quei libri possano piacere! Oddio! Evviva quegli otto e il loro pieno diritto di mettere in bella mostra nel secondo scaffale al centro della loro libreria tali opere. Shocked
E se ce lo spiegano perché gli piacciono, magari scopro pure nuove e insospettabili angolazioni di pensiero dalle quali farmi coinvolgere...

Magari queste angolazioni sono poi solo banali distorsioni o inesperienza o impreparazione e allora saranno quegli otto a modificare il loro giudizio, così andiamo a zero!!

E IO NON SONO UN DETRATTORE DI FM!!

si può dire che qualcosa potrebbe essere migliorata senza necessariamente esserlo? Wink
Gli ideali sono pericolosi. La realtà è preferibile: è spietata ma preferibile.

Una scrivania ordinata è sintomo di una mente malata
Marina
Bracchetto del Cheshire
Messaggi: 4980
MessaggioInviato: Gio 19 Giu 2008 14:45 pm    Oggetto:   

Olorin ha scritto:

Insomma, stento veramente a credere, pur nella mia smodata passione per la richhezza ti tipi umani che si aggirano su 'sta terra, che su 1000 persone ve ne siano più di 8 a cui quei libri possano piacere! Oddio! Evviva quegli otto e il loro pieno diritto di mettere in bella mostra nel secondo scaffale al centro della loro libreria tali opere. Shocked


beh, ma se il recensore facesse parte di uno di quegli 8? Wink

Olorin ha scritto:

E se ce lo spiegano perché gli piacciono, magari scopro pure nuove e insospettabili angolazioni di pensiero dalle quali farmi coinvolgere...


difficile parlare di recensioni che... non si sa quali siano Wink, ad ogni modo tutte le rece di FM sono motivate, mi sembra...

Olorin ha scritto:

si può dire che qualcosa potrebbe essere migliorata senza necessariamente esserlo? Wink


come no! Però non ho ancora capito qual'è la tua ricetta... Question
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