Ciao Tika. Provo a risponderti.
L'edizione originale risale a due anni fa e fu edita da Campanila, piccola casa editrice che fece, IMO, un ottimo lavoro, soprattutto a livello di produzione materiale del libro (pochissimi refusi, ottima qualità della carta, bella copertina ecc.). Purtroppo, come spesso accade con i piccoli editori, il libro non ottenne molta visibilità sugli scaffali, tanto che il suo "successo" è dipeso più che altro dal passaparola (io stesso ne venni a conoscenza dopo essere stato contattato direttamente dall'autore per una richiesta di recensione).
Passando al libro vero e proprio, si tratta di un low fantasy dove l'elemento sovrannaturale e magico ricopre un ruolo quasi secondario. L'ambientazione è infatti priva delle solite razze-cliché (elfi, nani, draghi ecc.): solo umani più il Mietitore, un mostro creato comunque artificialmemente. Questo è secondo me un pregio del libro, in quanto ha permesso all'autore di concentrarsi sull'ottima caratterizzazione dei personaggi, piuttosto che sugli "effetti speciali". Proprio i personaggi sono decisamente fuori dagli schemi. Ci si trova infatti a che fare con un becchino gobbo, imbroglione e tossicodipendente, un acchiapparatti con qualche problema mentale, un gigante scemo che parla solo tramite proverbi, una prostituta grassottella e un cacciatore di taglie (forse l'unico personaggio non particolarmente originale).
Riguardo la nuova edizione, sto finendo di leggerne una copia d'anteprima in questi giorni e devo dire che il libro è nettamente migliorato. Molte scene sono state infatti riscritte (a partire dal prologo, uno dei punti deboli dell'edizione Campanila) o corrette (un paio di capitoli presentavano infatti delle incrongruenze). Inoltre ad alcuni personaggi, come quello della prostituta, viene dato nuovo risalto, cosa da me assai gradita.
Da parte mia, e qui concludo, non posso che consigliarti questo libro, visto che è uno dei migliori fantasy nostrani prodotti negli ultimi anni (a mio avviso IL migliore, rimanendo nel campo del fantasy "classico"). Basta solo essere consapevoli che non ci si troverà a che fare con la solita storia di eserciti del bene che si scontrano contro orde demoniache, bensì con una trama fondata su di una solida caratterizzazione dei personaggi. Ultimissima nota: l'acchiapparatti, a mio avviso, è un'opera rivolta più a un pubblico adulto che adolescienziale, sia per via delle scene talvolta crude che per l'assenza di una chiara identificazione su chi siano i buoni e i cattivi.
Ti lascio con il link alla recensione che scrissi un anno fa. Per qualsiasi ulteriore domanda non esitare a chiedere
http://infinitisentieri.com/2009/03/11/recensione-lacchiapparatti-di-tilos/