Follia omicida


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erbetta
Inox memory
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MessaggioInviato: Gio 27 Gen 2011 13:50 pm    Oggetto: Follia omicida   

8939 caratteri (spazi inclusi).

Non c’è modo peggiore di guadagnarsi la fama che finire nella pagina della cronaca nera. Celebrità che non dura.
A questo pensava la ragazza incatenata. Sarebbe stata anche lei un titolo di giornale? Qualcosa da leggere distrattamente per ingannare il tempo in una sala d’attesa? Troppo stanca per parlare, troppo debole per cercare una posizione più comoda, la ragazza pensò all’indomani, a un sole che con buona probabilità non avrebbe rivisto più. Udì il respiro profondo e regolare del ragazzo. Nel buio completo c’era ben poco da fare, oltre a dormire e aspettare.
Che buffo! Sarebbero morti insieme di lì a poco.
Le venne da ridere.
Avrebbero condiviso il momento più importante e tragico delle loro brevi vite, e lei non sapeva nemmeno il suo nome! O forse non lo ricordava. Gliel’aveva chiesto alla festa? Era plausibile che si fossero almeno presentati, prima di decidere di approfondire la loro conoscenza in un luogo più appartato. Soprattutto plausibile per lei, che non era mai stata il tipo facile.
Chissà dov’erano rinchiusi, un parcheggio sotterraneo? Una cantina abbandonata?
Nell’oscurità il senso del tempo e dello spazio sembrava dilatarsi e restringersi e i due ragazzi ne avevano discusso a lungo. Erano trascorse ore, giorni o settimane dalla loro cattura? Non ne avevano idea. E gli amici si erano accorti della loro scomparsa? Chissà se sarebbe mancata l’aria in quella prigione che a tratti pareva immensa e a tratti solo un ripostiglio. E Lui sarebbe tornato ancora. Avrebbe fatto tutto ciò che aveva loro raccontato, deliziandosi di scendere in ogni più piccolo e raccapricciante dettaglio. O magari si sarebbe limitato a lasciarli morire di fame e di sete in quel buco puzzolente. Gli interrogativi martellavano le loro menti, logorandoli più della mancanza di cibo e acqua. Il ragazzo lo aveva capito, arrovellarsi era inutile e li faceva star peggio.
-Smettila!-. Le gridava ogni tanto, ma poi ci ricadeva anche lui. E lo stillicidio di domande ricominciava.
Il ragazzo si destò quando il cigolio di cardini arrugginiti annuncio l’arrivo di Lui. Nella penombra la figura smilza del loro aguzzino si mosse incerta. Nel mondo là fuori doveva essere un ometto insignificante. Ma agli occhi delle sue vittime, Lui assumeva dimensioni gigantesche. Il ragazzo si abbraccio le ginocchia per non doverlo guardare, per non sentire quegli occhi slavati su di sé. Albino. Diverso. Assassino.
-La tua amichetta russa!-.
Il ragazzo non commentò. Aveva scoperto a sue spese che era saggio non replicare. Lui gli lanciò qualcosa che lo colpì allo testa. Acqua? Raccattò la bottiglia e bevve, senza prestare attenzione a ciò che Lui andava dicendo. Mostro. Scherzo di natura. Assassino. Lo sferragliare di catene gli disse che la ragazza si era destata. Peccato, a volte era meglio non sapere, non sentire.
-Sarà per domani, è tutto pronto per voi!-.
Gli occhi di Lui brillarono nella semioscurità, ridenti e completamente folli. Si puntarono sulla ragazza con una fissità da pescecane.
-Prima ci divertiremo un po’ io e te. E il tuo amico starà a guardare. Poi sarà il suo turno. Chissà se ti piacerà ancora quando gli avrò tirato fuori qualche metro di interiora? Lo sai che si può vivere ancora un sacco di tempo se si fanno le cose per bene? Potrà morire guardando di che colore è il suo intestino, non è un’occasione che capita a tutti!-.
I ragazzi non reagirono. Lui lo aveva detto chiaramente fin dal principio, fin da quando li aveva sorpresi inermi e mezzi nudi nel bosco e aveva quasi staccato un orecchio al ragazzo quando questi aveva cercato di difendere il suo stupido giubbotto, come se da quello fosse dipesa la sua vita. Li aveva catturati, malmenati e infine rinchiusi chissà dove per il suo perverso divertimento. Bestia. Depravato. Criminale. Avrebbe violentato lei, avrebbe squartato lui sotto gli occhi di lei, avrebbe fatto a pezzi tutti e due e fatto il bagno nel loro sangue. Avevano pianto e supplicato, inveito e gridato fino a perdere la voce.
Buio e silenzio, poi ancora i suoi passi. Era già passato un giorno? La ragazza cominciò a piangere. Anche il ragazzo piangeva, ma in silenzio, per non spaventare ancora di più la ragazza.
La luce improvvisa disorientò i prigionieri. Non sarebbero morti nell’oscurità. Lui ci teneva che ognuno di loro due potesse vedere bene che cosa avrebbe fatto a turno, all’una e all’altro. Era quello l’aspetto del gioco che più lo eccitava. E ci teneva ai preparativi. Diede un pettine alla ragazza:
-Fatti bella per me!-.
E gettò un giubbotto di cuoio al ragazzo.
-Ecco, visto che ci tenevi così tanto ho pensato di farti una sorpresa. Magari lo userò a modello per farmene uno uguale, con la tua pelle-.
E continuò a lungo, ma il ragazzo non l’ascoltava più. Con gli occhi scintillanti strinse a sé l’indumento e usò tutta la forza rimastagli per impedirsi di scoppiare in una risata isterica. Pazzo. Omicida. Idiota.
Quando Lui si fu stancato di parlare staccò le loro catene dagli anelli infissi al pavimento e li condusse fuori dalla loro prigione. Come un agnello al mattatoio, la ragazza si lasciò guidare docilmente. Il ragazzo, una luce febbrile negli occhi trascinava le sue catene con l’impazienza dei folli.
Il terzetto si guardò intorno, Lui con soddisfazione, lei recitando una preghiera, il ragazzo con curiosità. Un paio di tavolacci, ganci e catene, tenaglie e punteruoli di varia foggia. Lui descrisse ogni cosa con minuzia, soffermandosi in ultimo su una pila di secchi dove, spiegò, avrebbe riposto occhi, dita e organi che avrebbe via via loro strappato.
-Vi lascio da soli qualche minuto, per familiarizzare con l’ambiente. Ma non preoccupatevi, torno subito-.
La ragazza si accasciò tra le catene che la tenevano imprigionata. Il ragazzo le si avvicinò, strisciando come poteva. Parlò con urgenza, sorvegliando la porta:
-Ascolta…-.
Lei non reagì. Lui la scrollò rudemente:
-Ascoltami! Ti ricordi in discoteca, quando dicesti che ti girava la testa e che ti avevo stregata con un filtro d’amore?-.
Alla ragazza non interessava. Sembrava un ricordo lontano. Ma il ragazzo insisteva e lei annuì.
-Ci sei andata vicino, sai? Di solito non le faccio queste cose, ma tu mi piacevi davvero tanto e allora ho sciolto qualcosa nel tuo bicchiere. Per convincerti a venire con me-.
-Vuoi il mio perdono? Credi che me ne importi qualcosa adesso?-.
-No, no. Volevo dirti che ho ancora un paio di pasticche, qui nella tasca del giubbotto. Le avevo tenute per noi, per quando… per… Insomma, il tipo che me le ha vendute mi ha garantito che sono davvero speciali, ti sballano di brutto, un viaggio davvero magico. Prima che torni Lui, presto! Ci aiuteranno a… Insomma. Non abbiamo molte alternative no?-.
Lei avrebbe voluto ribattere che certe cose non le faceva, che drogarsi era da stupidi. Ci si poteva friggere il cervello o addirittura morire…Una risata isterica le salì in gola.
Non c’era molto da dire. Contorcendosi tra catene e manette, lei riuscì a infilare la mano nelle tasche del ragazzo. Trovò una manciata di pillole bianche e a vicenda si aiutarono a ingoiarle.
Quando Lui tornò, il ragazzo gli sorrise sereno. Si sentiva così bene nella sua armatura. Non riusciva a smettere di lisciarne la superficie: scaglie di drago, materia dei sogni. Sfoderò la spada come un vero eroe e la puntò contro di Lui. La ragazza rise incantata, poi levò la mano a rimirare scioccamente le lucenti fiamme blu che si sprigionavano dalle sue dita. Immersi nella magia di una manciata di pillole bianche furono il Cavaliere di Giustizia e la Principessa delle Favole. Risero ancora di più al vedere l’espressione sorpresa del loro aguzzino. Sembrava quasi che non capisse il motivo delle loro risa, che non comprendesse che cosa stava accadendo e fosse ancora convinto di averli in suo potere. Due ragazzi sciocchi e impasticcati, incatenati al pavimento di una cella pronti per essere macellati. Obbrobrio. Demone bianco. Assassino. Al suono delle loro risate ululanti, la morte arrivò fin troppo presto.

Il commissario si mosse con cautela per non inzaccherarsi le scarpe. Finchè il laboratorio non avesse fornito i primi risultati era inutile perdere altro tempo sul luogo del delitto. Tutto ciò che si poteva osservare, misurare e giudicare era stato fatto. Si guardò ancora una volta attorno: i suoi uomini non avevano trascurato nulla. Ignorò deliberatamente la serie di coltelli e asce immacolati che ingombravano i tavoli e sbirciò perplesso la fila di contenitori allineati lungo la parete, colmi di liquidi organici. Quale che fosse stata l’arma, o le armi, del delitto, lì non c’era.
-Abbiamo finito qua. Portate via i resti e sigillate tutto. E chiamate la narcotici, è il terzo massacro da Pillole delle Favole questo mese. Non ci bastavano le droghe normali, porco mondo!-.
Diede un ultimo sguardo alla testa spolpata della vittima che, dal secchio dove galleggiava, lo ricambiò con la fissità di due occhi slavati da pescecane. Albino. Mostro. Demone Bianco.
Sono una donna di cultura: ho letto entrambi i Promessi Sposi
erbetta
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MessaggioInviato: Gio 27 Gen 2011 14:08 pm    Oggetto:   

Mi piaceva l'idea di architettare una narrazione dove il lettore è convinto di trovarsi di fronte a un patetico delirio salvifico di un morente e scoprire invece che l'allucinzione era realtà.
Purtroppo l'esperimento è fallito e, nonostante questo racconto sia parcheggiato da mesi nella mia cartella dei pasticci, non ho trovato una formula convincente.
I punti deboli principali sono due:
la sproporzione tra una lunga parte introduttiva e la brevità con cui si presenta e si chiude il fulcro della vicenda (lo scambio vittima-carnefice)
il modo con cui il ragazzo torna in possesso delle sue pilloline. Soluzioni alternative richiedevano ulteriori lungaggini nella narrazione secondo me già troppo dispersiva.
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Lord Sacha
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MessaggioInviato: Lun 31 Gen 2011 14:28 pm    Oggetto:   

Comunque a me è piaciuto. Scritto veramente bene, molto fluido.
Non c'è niente di meglio che portare una maschera sul viso per vedere il proprio volto - OSCAR WILDE

Sognatore è chi trova la sua via alla luce della luna... punito perché vede l'alba prima degli altri.
ringstorm
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MessaggioInviato: Lun 31 Gen 2011 16:54 pm    Oggetto:   

imo non perderesti molto a tagliare qualche passaggio della prima parte e a impolpare la seconda parte. dovresti anche dare qualche ragguaglio in più, nel senso che la vicenda è piuttosto confusa. non sono sicura di aver capito la storia:
la coppia viene rapita e sta per essere uccisa, loro per resistere all'orrore si drogano e per effetto della droga sono loro che riescono a uccidere lo psicopatico? o era tutto un trip ed erano loro gli assassini fin dall'inizio? in tal caso non si capisce.

comunque, attenta alla punteggiatura. alla chiusura dei dialoghi, dopo i trattini non ci vuole il punto.
e, sempre imo, dovevi andare un pò più spesso a capo.
(tra parentesi , non è propriamente fantasy, sei sicura di poterlo postare? non è che ti sgridano?)
Era brilligo e gli unsci tovi / girondavano sulla rava, / eran birbizzi i borogovi / e il momo ratso ultragrattava

erbetta
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MessaggioInviato: Lun 31 Gen 2011 20:52 pm    Oggetto:   

O/T Qui ti sgridano soltanto se dici che il fantasy italiano è mediocre. Wink


Inserire qualche punto a capo in più può senza dubbio affaticare meno la lettura.
Il punto dopo il trattino: non avevo mai prestato attenzione al particolare.

Racconto confuso: il mio dubbio è proprio questo. La soluzione della vicenda si regge su un solo indizio, per giunta svelato alla fine: la testa dell'albino nel secchio.
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G.C.
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MessaggioInviato: Mar 01 Feb 2011 12:14 pm    Oggetto:   

ringstorm ha scritto:

comunque, attenta alla punteggiatura. alla chiusura dei dialoghi, dopo i trattini non ci vuole il punto.


Non sarei così categorico. Rolling Eyes

Estratto dalla pagina dell'accademia della crusca:


Infine, una raccomandazione sull’incontro tra diversi segni di punteggiatura: eventuali punti esclamativi o interrogativi vanno posti prima del segno di chiusura di parentesi, virgolette o trattino lungo (Con te non parlerò mai più! - urlò fuggendo per le scale), gli altri segni vanno posti dopo la parentesi chiusa: non vi parlerò a vuoto (se avrete la grazia di ascoltarmi), ma vi porterò prove tangibili della mia innocenza. Per le virgolette e il trattino la posizione degli altri segni interpuntivi è meno rigida e può dipendere ancora una volta da singole scelte editoriali.

http://www.accademiadellacrusca.it/faq/faq_risp.php?id=5534&ctg_id=93
erbetta
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MessaggioInviato: Mar 01 Feb 2011 13:36 pm    Oggetto:   

Grazie per la delucidazione, oh Mio Signore del Pan di Spagna!
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ringstorm
Giullare del Massacro
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MessaggioInviato: Mar 01 Feb 2011 14:45 pm    Oggetto:   

G.C. ha scritto:
...della crusca:
non so perchè, ma ogni volta che leggo "accademia della crusca mi vien da ridere... Embarassed )

Citazione:

(CUT) Per le virgolette e il trattino la posizione degli altri segni interpuntivi è meno rigida e può dipendere ancora una volta da singole scelte editoriali.

http://www.accademiadellacrusca.it/faq/faq_risp.php?id=5534&ctg_id=93

grazie della spiegazione.
io in effetti sapevo che questo:
-è morto lasciando soltanto una scatoletta per il gatto .-.
-davvero?- domandò pelibio.
non si poteva fare.
confermi o smentisci, così imparo qualcos'altro?
io preferisco sempre non usare i trattini proprio perchè mi generano confusione riguardo la punteggiatura. però ho letto che se metti la punteggiatura all'interno del trattino poi fuori non ci vuole. per esempio, se alla fine del dialogo c'è ! poi non si può mettere il . dopo il trattino.
es:
-ciao!-. disse tony.
o anche:
-ciao!-.
invece molti lo fanno: è un errore o no?
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Palin
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MessaggioInviato: Mar 01 Feb 2011 16:58 pm    Oggetto:   

Io di punteggiatura solitaria dopo il trattino non solo non ho mai letto, ma nemmeno visto su alcuna pubblicazione (seria).
TK7 should, of course, be named Neville – Neville and Luna, a match made in heaven.
ringstorm
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MessaggioInviato: Mar 01 Feb 2011 20:03 pm    Oggetto:   

Palin ha scritto:
Io di punteggiatura solitaria dopo il trattino non solo non ho mai letto, ma nemmeno visto su alcuna pubblicazione (seria).

già!
la trovo spesso nei racconti di altri utenti, il che a un certo punto, data la diffusione, mi confonde! Shocked

anyway, sto leggendo proprio ultimamente un romanzo degli anni '80 in cui talvolta ci scappa questa punteggiatura "solitaria", come la chiami tu. Razz

tra l'altro, nei dialoghi alla cui chiusura non segue una frase, io non ho mai visto neanche l'uso dei trattini. mi spiego meglio con un esempio:

-ciao.
-ciao- rispose tizio.

ecco, solitamente vedo questo uso della punteggiatura.
ma talvolta vedo anche:

-ciao.-
-ciao- rispose tizio.

è corretto pure così?
insomma, so' antipaticissimi 'sti trattini!!!! Evil or Very Mad
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Palin
Re sotto la montagna
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MessaggioInviato: Mar 01 Feb 2011 22:26 pm    Oggetto:   

Il trattino (tra l'altro quello medio, non il simbolo di sottrazione), non va mai chiuso a meno che non vada di seguito un altro pezzo della narrazione al di fuori del discorso diretto.

Spesso quando si vede il trattino in chiusura, è frutto di un trova e sostituisci con le virgolette alte o i caporali Wink
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ringstorm
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MessaggioInviato: Mar 01 Feb 2011 23:15 pm    Oggetto:   

ahhhh, sgamati! Wink

comunque io continuo a preferire i caporali, li adoro non danno mai adito a dubbi.
riguardo invece le virgolette, si usano quelle alte per i dialoghi, cioè queste "..." che stanno sul tastierino del numero 2?

ok siamo un poco Ot però sono cose che è sempre bene ripassare. Laughing
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Palin
Re sotto la montagna
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MessaggioInviato: Mer 02 Feb 2011 13:29 pm    Oggetto:   

ringstorm ha scritto:

riguardo invece le virgolette, si usano quelle alte per i dialoghi, cioè queste "..." che stanno sul tastierino del numero 2?


Per una prima stesura sì, poi andrebbero sostituite con queste “”. Sotto linux è facile digitarle, si usa ALTGR+v e ALTGR+b. Smile
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ringstorm
Giullare del Massacro
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MessaggioInviato: Mer 02 Feb 2011 17:24 pm    Oggetto:   

ma si possono anche selezionare con i tasti di scelta rapida di word office vero?

ehi, già che ci siamo ormai ne approfitto fino in fondo domandando:
come si imposta la "classica" cartella in word? Razz
(avevo fatto la domanda nella sezione per gli informatici in OT ma non ho avuto una risposta che mi abbia levato i dubbi.
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uljanka
Sua Luminosa Oscurità
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MessaggioInviato: Mer 02 Feb 2011 22:16 pm    Oggetto:   

Visto che qui si può parlare del più e del meno, Erbetta... non è che le tue ex vittime ora carnefici vogliono farsi un giro nel mio cupo sotterraneo su in Inghermanlandia? Ho giusto bisogno di due massacratori professionisti.

E ora... siori e siore... On topic
E io, che sono Tenebra, altro non posso vedere se non la Luce, e perciò sono la Luce.

Quando qualcuno dice 'io non credo nelle fate' da qualche parte una fata ride e prepara il suo fucile.
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