Ceci n'est pas un Klingon: le polemiche su Star Trek Di


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FantasyMagazine
«Balrog»
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MessaggioInviato: Mar 10 Ott 2017 9:36 am    Oggetto: Ceci n'est pas un Klingon: le polemiche su Star Trek Di   

Ceci n'est pas un Klingon: le polemiche su Star Trek Discovery

Cosa c'entra René Magritte con i Klingon di Star Trek? Un approfondimento sulla percezione dell'arte e delle barriere mentali che noi stessi ci poniamo.



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Alain Voudi'
«Hobbit»
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MessaggioInviato: Mar 10 Ott 2017 9:36 am    Oggetto: Ceci n'est pas un Klingon: le polemiche su Star Trek Di   

Comprendo il ragionamento, ma non sono d'accordo.

Il pensiero, come hai giustamente osservato, non è direttamente trasmissibile: pertanto, se voglio condividere un'idea, sono costretto a rappresentarla mediante un mezzo condivisibile - immagini, suoni, forme, simboli.
È abbastanza naturale pensare che mezzi diversi trasmettano sfumature diverse di significato, ed evochino idee sottilmente diverse tra loro, forse diverse perfino da quella originale che si voleva condividere. L'Elrond-di-parole che avevo rappresentato nella mia testa leggendo prima Lo Hobbit e poi Il Signore degli Anelli differiva molto sensibilmente dall'Elrond-di-immagini rappresentato da Peter Jackson; non posso sapere come si fosse formata l'idea-Elrond nella testa del regista, o quanto questa idea si fosse modificata nel passaggio dal mezzo-parola al mezzo-immagine (se non altro per esigenze di casting), ma è evidente che le medesime parole di Tolkien abbiano evocato due idee diverse in me e Jackson - due interpretazioni che, nonostante la disparità di livello tra noi, sono altrettanto legittime, in quanto personali. Vivaiddio, lo scopo più alto dell'arte non è il semplice condividere, ma piuttosto l'ispirare: nella percezione dell'opera c'è spesso più del fruitore che dell'autore.
Ben venga dunque che due persone diverse interpretino diversamente il medesimo stimolo artistico: se la comunicazione è ambigua per necessità, è bene che l'arte sia ancora più ambigua, e per scelta.

Ma una cosa è l'interpretazione personale - e per una volta giustifico il malefico Gei-Gei, che per lo meno ha avuto la dignità di trasportarci in una realtà alternativa, e pertanto autorizzata a differire da quella nota - mentre ben altra cosa è il rispetto di una continuità che nessuno ti aveva imposto. Gli autori di Discovery non erano obbligati a scegliere per la propria storia quel preciso momento spaziotemporale nell'Universo Trekkiano, né a collocarla all'interno del suo canone. Ma una volta fatta questa scelta, allora è loro preciso dovere attenervisi - cosa sulla quale peraltro gli sceneggiatori continuano a insistere, sforzandosi di inventare giustificazioni per le proprie scelte narrative allo scopo di convincere gli estimatori del rispetto di quella continuità che, in piena autonomia e libertà artistica, gli autori hanno scelto per sé.
Ma scegliere una continuità significa anche rispettarne i canoni estetici, per quanto questi risultino datati o inadeguati: è lo stesso dilemma che hanno dovuto affrontare, con risultati ben differenti, gli autori di Star Wars che si sono costretti a disegnare per i prequel veicoli e attrezzature che apparissero meno sofisticate di quelle realizzate, con poco tempo e pochi mezzi, per l'originale di trent'anni prima: nessuno di loro si sarebbe mai permesso di aggiungere le corna a un Hutt!
Pertanto, caro autore, qui non è più questione di interpretazione artistica personale, alla Gei-Gei: se i Klingon "canonici" non erano ciò che volevi per la tua storia, allora potevi fare scelte differenti, senza violare l'iconografia della continuità nella quale hai volontariamente deciso di collocarti.

E poi, detto proprio tra noi, questi Klingon sono davvero brutti Smile
Manex
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MessaggioInviato: Mar 10 Ott 2017 14:14 pm    Oggetto:   

Noi stiamo qui a ragionare, poi magari a fine stagione viene buttata una bomba biologica che trasforma i Klingon in "creature troppo schifose"[...]"quella pelle d'un bianco nauseante e senza squame..."

Very Happy
Alain Voudi'
«Hobbit»
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MessaggioInviato: Mar 10 Ott 2017 17:07 pm    Oggetto:   

Manex ha scritto:
Noi stiamo qui a ragionare, poi magari a fine stagione viene buttata una bomba biologica che trasforma i Klingon in "creature troppo schifose"[...]"quella pelle d'un bianco nauseante e senza squame..."

Very Happy

Very Happy
elibet6
«Hobbit»
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MessaggioInviato: Mer 11 Ott 2017 16:24 pm    Oggetto: Ceci n'est pas un Klingon: le polemiche su Star Trek Di   

Manex ha scritto:
Noi stiamo qui a ragionare, poi magari a fine stagione viene buttata una bomba biologica che trasforma i Klingon in "creature troppo schifose"[...]"quella pelle d'un bianco nauseante e senza squame..."


Alain Voudi' ha scritto:
Comprendo il ragionamento, ma non sono d'accordo.

Il pensiero, come hai giustamente osservato, non è direttamente trasmissibile: pertanto, se voglio condividere un'idea, sono costretto a rappresentarla mediante un mezzo condivisibile - immagini, suoni, forme, simboli.
È abbastanza naturale pensare che mezzi diversi trasmettano sfumature diverse di significato, ed evochino idee sottilmente diverse tra loro, forse diverse perfino da quella originale che si voleva condividere. L'Elrond-di-parole che avevo rappresentato nella mia testa leggendo prima Lo Hobbit e poi Il Signore degli Anelli differiva molto sensibilmente dall'Elrond-di-immagini rappresentato da Peter Jackson; non posso sapere come si fosse formata l'idea-Elrond nella testa del regista, o quanto questa idea si fosse modificata nel passaggio dal mezzo-parola al mezzo-immagine (se non altro per esigenze di casting), ma è evidente che le medesime parole di Tolkien abbiano evocato due idee diverse in me e Jackson - due interpretazioni che, nonostante la disparità di livello tra noi, sono altrettanto legittime, in quanto personali. Vivaiddio, lo scopo più alto dell'arte non è il semplice condividere, ma piuttosto l'ispirare: nella percezione dell'opera c'è spesso più del fruitore che dell'autore.
Ben venga dunque che due persone diverse interpretino diversamente il medesimo stimolo artistico: se la comunicazione è ambigua per necessità, è bene che l'arte sia ancora più ambigua, e per scelta.

Ma una cosa è l'interpretazione personale - e per una volta giustifico il malefico Gei-Gei, che per lo meno ha avuto la dignità di trasportarci in una realtà alternativa, e pertanto autorizzata a differire da quella nota - mentre ben altra cosa è il rispetto di una continuità che nessuno ti aveva imposto. Gli autori di Discovery non erano obbligati a scegliere per la propria storia quel preciso momento spaziotemporale nell'Universo Trekkiano, né a collocarla all'interno del suo canone. Ma una volta fatta questa scelta, allora è loro preciso dovere attenervisi - cosa sulla quale peraltro gli sceneggiatori continuano a insistere, sforzandosi di inventare giustificazioni per le proprie scelte narrative allo scopo di convincere gli estimatori del rispetto di quella continuità che, in piena autonomia e libertà artistica, gli autori hanno scelto per sé.
Ma scegliere una continuità significa anche rispettarne i canoni estetici, per quanto questi risultino datati o inadeguati: è lo stesso dilemma che hanno dovuto affrontare, con risultati ben differenti, gli autori di Star Wars che si sono costretti a disegnare per i prequel veicoli e attrezzature che apparissero meno sofisticate di quelle realizzate, con poco tempo e pochi mezzi, per l'originale di trent'anni prima: nessuno di loro si sarebbe mai permesso di aggiungere le corna a un Hutt!
Pertanto, caro autore, qui non è più questione di interpretazione artistica personale, alla Gei-Gei: se i Klingon "canonici" non erano ciò che volevi per la tua storia, allora potevi fare scelte differenti, senza violare l'iconografia della continuità nella quale hai volontariamente deciso di collocarti.

E poi, detto proprio tra noi, questi Klingon sono davvero brutti Smile


elibet6
«Hobbit»
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MessaggioInviato: Mer 11 Ott 2017 16:34 pm    Oggetto: Ceci n'est pas un Klingon: le polemiche su Star Trek Di   

Anche io rientro nella categoria di quelli che " pretendono" una "coerenza" descrittiva , in tutte le sfumature del termine, nella narrazione dell'universo  Trekkiano. 
Mi "piacciono"i Klingon di STD , ma li accetterei se fossero stati rappresentati così fin dall'inizio. Però , c'è sempre un però, sono passata sopra alla prima trasformazione , perché i primi erano proprio ridicoli. Quindi cerco di godermi lo show infastidita di più dalla tecnologia avanzata che avrebbe meravigliato Kirk. 

Omg! Mi è venuto in mente un pensiero orribile ! In futuro non cambieranno anche i Vulcaniani ??? Temo una rivoluzione terrestre !!!
Manex
«Apprendista Stregone»
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MessaggioInviato: Gio 12 Ott 2017 9:21 am    Oggetto: Re: Ceci n'est pas un Klingon: le polemiche su Star Trek Di   

elibet6 ha scritto:
Anche io rientro nella categoria di quelli che " pretendono" una "coerenza" descrittiva , in tutte le sfumature del termine, nella narrazione dell'universo  Trekkiano. 
Mi "piacciono"i Klingon di STD , ma li accetterei se fossero stati rappresentati così fin dall'inizio. Però , c'è sempre un però, sono passata sopra alla prima trasformazione , perché i primi erano proprio ridicoli. Quindi cerco di godermi lo show infastidita di più dalla tecnologia avanzata che avrebbe meravigliato Kirk. 

Omg! Mi è venuto in mente un pensiero orribile ! In futuro non cambieranno anche i Vulcaniani ??? Temo una rivoluzione terrestre !!!

Volendomi mantenere equidistante, mi chiedo se in caso di fattezze dei Klingon simili a quelle della TOS non ci sarebbero state critiche di segno opposto.
Personalmente non sarei stato disturbato da questa soluzione come in fondo non lo sono dal cambiamento.
In UK con Doctor Who hanno fatto minimi cambiamenti all'aspetto dei Dalek o dei Cyberman nelle nuove serie e sia i fan che il nuovo pubblico hanno gradito.
Penso che i produttori del nuovo Star Trek ritenessero che aveva bisogno di una maggiore frattura con il passato per interessare le nuove generazioni. Ognuno fa le sue considerazioni in relazione al prodotto che vuole vendere.
Io sono più interessato alle storie che li vedranno protagonisti e a come si evolvono e mi metto per ora nell'ordine di idee che se all'epoca avessero avuto più soldi e tempo anche i Klingon della classica sarebbero stati più alieni.
Ci sono altri aspetti che male si accordano con la Classica. Quello dei motori, che suppongo alla fine verranno abbandonati per la loro instabilità.
Vedremo se gli autori saranno capaci di raccordarsi, altrimenti sarà da considerarsi un reboot più che un prequel.


Ultima modifica di Manex il Gio 12 Ott 2017 11:00 am, modificato 2 volte in totale
Alain Voudi'
«Hobbit»
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MessaggioInviato: Gio 12 Ott 2017 10:14 am    Oggetto: Re: Ceci n'est pas un Klingon: le polemiche su Star Trek Di   

Manex ha scritto:
Ci sono altri aspetti che male si accordano con la Classica. Quello dei motori, che suppongo alla fine verranno abbandonati per la loro instabilità.

Sì, l'ho pensato anch'io, ma immagino che almeno per questo avranno già pronta una spiegazione ufficiale.
Tipo: alla fine della serie la Discovery andrà persa per sempre (con tutte le attrezzature e la documentazione, di cui nessuno aveva mai fatto un backup offline) durante l'ennesimo tentativo di salto, a causa della ribellione del macro-micro-coso (ultimo della sua razza) che li lascia in braghe di tela a metà del tragitto e si trasferisce con tutte le sue amiche spore in una realtà alternativa, in cerca di Gei-Gei e di Jar-Jar.
Questo spiegherebbe tutto. Smile
Manex
«Apprendista Stregone»
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Località: Milano
MessaggioInviato: Gio 12 Ott 2017 14:22 pm    Oggetto: Re: Ceci n'est pas un Klingon: le polemiche su Star Trek Di   

Alain Voudi' ha scritto:
Manex ha scritto:
Ci sono altri aspetti che male si accordano con la Classica. Quello dei motori, che suppongo alla fine verranno abbandonati per la loro instabilità.

Sì, l'ho pensato anch'io, ma immagino che almeno per questo avranno già pronta una spiegazione ufficiale.
Tipo: alla fine della serie la Discovery andrà persa per sempre (con tutte le attrezzature e la documentazione, di cui nessuno aveva mai fatto un backup offline) durante l'ennesimo tentativo di salto, a causa della ribellione del macro-micro-coso (ultimo della sua razza) che li lascia in braghe di tela a metà del tragitto e si trasferisce con tutte le sue amiche spore in una realtà alternativa, in cerca di Gei-Gei e di Jar-Jar.
Questo spiegherebbe tutto. Smile

A me il coso sembra un acaro della polvere ingigantito... Smile
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