Il Mar Mediterraneo non c'è più. Si narra che un sortilegio lo abbia trasformato in un mare di nuvole. Ma è successo tanto tempo fa. Così tanto che molti pensano sia una leggenda. 

Quelle che erano la Repubbliche Marinare nello scenario proposto da Davide Morosinotto, sono diventate Le Repubbliche Aeronautiche, perché le navi volano, grazie a una sostanza alchemica, chiamata Albedo, a complessi meccanismi di vele e remi capaci di imbrigliare il vento e a stormi di Aironi (e altri volatili se è il caso), guidati con il canto dalle "Signore degli Aironi".

Almeno così si fa a Venezia, città dalle quali prende le mosse la vicenda. Ad Amalfi per esempio si usano i dirigibili al posto degli Aironi.

Il romanzo comincia a raccontare in parallelo due storie, aventi entrambe per protagonista Martin Faliero, un apprendista calafato, ossia uno di quegli alchimisti che rendono possibile il volo, miscelando le opportune sostanze.

Quando facciamo la conoscenza del giovane Martin, sappiamo che ha due fidati amici Lisa, apprendista signora degli Aironi e Renzo. Il padre di Martin è in prigione, al carcere dei Piombi, condannato per magia e pratica della stregoneria.

Scopriremo il recente passato di Martin, ossia gli eventi che hanno portato il padre in prigione e come ha conosciuto i suoi amici, in alcuni flashback, che si intervallano alla storia principale, nella quale il ragazzo ha come obiettivo liberare il genitore. In suo aiuto accorrerà un misterioso personaggio, Ezio Trimorte. Insieme a Trimorte verrà messo in atto un disperato piano di salvataggio, per effettuare il quale verrà rimesso a nuovo un battello, la Maravigia Nera.

Tante sono le domande che vengono poste al lettore: chi è il misterioso stregone arabo che sembra aver causato la rovina di Leone Faliero? Cosa c'entra in tutto questo il Grand Grimoire, il libro di magia nera che in copertina ha il serpente Uroboro? È veramente possibile invertire il sortilegio e riportare l'acqua nel Mar Mediterraneo?

Tra pericoli, agguati e colpi di scena, la vicenda arriverà al suo culmine. Tanti interrogativi troveranno risposta ma altri fronti verranno aperti, in quella che è la prima parte di un ciclo.

A fronte di uno scenario originale più che interessante, direi affascinante, la vicenda contiene molti elementi classici. 

È allo stesso tempo una storia di formazione e crescita, di amicizia e di avventura. La struttura narrativa è più che solida. Ben bilanciato è il ruolo dei personaggi, anche se chiaramente Martin è il protagonista ed è parecchio sotto i riflettori.

Pur tuttavia non sarà l'unico punto di vista sulla vicenda. Pur senza arrivare al narratore universale, l'autore sente in alcuni tratti l'esigenza di mostrare parti che Martin non vedrebbe, forse per non disorientare il giovane lettore a cui questo romanzo è rivolto.

È forse l'unica scelta che non condivido appieno, perché "telefona" almeno uno dei colpi di scena in modo ancora più plateale di quanto non fosse intuibile.

Forse è una questione di scelte e di gusti. Si preferisce essere sorpresi dagli eventi, oppure trovarsi nella situazione di saperne di più del protagonista, vivendo quindi nell'attesa del colpo di scena, cercando magari di avvisare il personaggio del pericolo incombente?

L'autore ha deciso per questa seconda strada. D'altra parte la ricerca del coinvolgimento del lettore è fondamentale ed è compito dell'autore decidere come attuarla. In questo Morosinotto mostra parecchia attenzione al proprio lettore, dando al racconto un ritmo incalzante, fatto di capitoli brevi ma densi di eventi. 

In ogni caso l'autore non è prigioniero di un rigido schema "show don't tell" e ricorre al raccontato in alcuni punti, sempre alla ricerca, forse, di evitare che il lettore possa fraintendere o non afferrare lo stato d'animo dei personaggi.

Alla tirata di somme il romanzo regge la lettura e interessa. Alcune scene poi sono più evocative e sono parecchio emozionanti. Parlo in particolare delle concitate battaglie aeree, ma anche del momento del varo delle Maravigia Nera, pieno di sense of wonder. Ammetto che mi piacerebbe molto vedere volare queste navi.

Tante vicende troveranno la loro chiusura nel romanzo, ma nuovi scenari di contro verranno aperti, come in una buona puntata pilota.

In ogni caso si tratta di un ciclo che si preannuncia interessante, da consigliare ai ragazzi.